A Configno si conserva, a Ponza si celebra, in Irpinia si pensa. Da una festa comunitaria a un’isola viva con la sua cultura, fino a un festival che interroga il futuro del cibo: la forza di questi tre eventi di terra e mare, è il cibo come cultura viva, forma d’accoglienza e dialogo culturale. Un fine agosto da vivere non solo con gusto, ma con consapevolezza e irreversibile meraviglia.
La cucina del Giardino di Pietra, il ristorante fine dining guidato dallo chef Giuseppe Bonaccorso nelle preziose stanze del Castello San Marco (CT), è in ascolto. Parla la lingua della stagionalità, della cura e del territorio. Le materie prime sono di ricerca, mentre quelle vegetali provengono dall’orto biologico del Castello, dal frutteto e dall’uliveto della famiglia Murabito. I piatti sono narrazioni silenziose, capaci di far risuonare la voce della terra senza bisogno di artifici. Tra tutti la rilettura del “Macco di Fave” colpisce per contenuti ed eleganza.
Castello San Marco tra mare, Etna e nobile memoria di Sicilia
Ci sono luoghi che non si raccontano. Si vivono. Castello di San Marco, a Calatabiano, ai piedi dell’Etna catanese, è uno di questi. Un tempo prestigiosa residenza del principe di Palagonia, risalente al tardo Seicento (1689), oggi questa dimora storica si è trasformata in uno charming hotel di pregio ed emozioni miste. La struttura conserva intatto il fascino e lo spirito di un’epoca passata, immersa tra agrumeti dal profumo inconfondibile, generosità mediterranee e antichi muri di pietra lavica. Qui l’essere si perde e si ritrova in un’isola nell’isola, circondato dalle grandezze della terra, che spaziano dalla maestosità dell’Etna all’azzurro intenso del Mar Ionio.
Accolti dalla famiglia Murabito, custodi di questa dimora dal 1971, si entra in una dimensione che coniuga ospitalità autentica, benessere e bellezza naturale, tra la famosa Taormina e le suggestioni della Sicilia più vera.
Un viaggio nel cuore del vino etneo
All’interno del resort vive uno dei palmenti più antichi dell’Etna – struttura in pietra, tipica delle aree vitivinicole del Mediterraneo (e in particolare della Sicilia e dell’Etna), utilizzata tradizionalmente per la pigiatura dell’uva e la produzione del vino – risalente al 1892. È qui, nel cuore di pietra e mosto, che prende forma il wine & cocktail bar del Castello: un tempio laico dedicato ai terroir vulcanici e al dialogo tra cultura del vino, miscelazione d’autore, arte dell’accoglienza e brividi a fio di pelle. Castello San Marco è anche tappa della Strada del Vino dell’Etna, a testimoniare la sua vocazione all’enoturismo di qualità.
La Famiglia MurabitoL’ETNAL’antico PalmentoLa piscina tra palme, colonne e agrumi
29 camere, un giardino, una Spa d’autore e una Piscina tra gli agrumi
Gli antichi casolari annessi al Castello si sono oggi trasformati in 29 camere indipendenti immerse nel verde, dove ogni pietra racconta. A pochi passi, tra gli edifici seicenteschi, trova spazio la Spa ricavata nei granai seicenteschi: una coccola moderna nel cuore storico della residenza, ideale rifugio di benessere. E poi la piscina contornata dagli alberi di agrumi, il bar-bistrot, il lido privato a 60 metri che si raggiunge attraversando una zona intatta di Macchia Mediterranea dalla quale appare la linea decisa dell’orizzonte marino.
Giardino di Pietra: il Fine dining etneo, green ed elegante.
Tra gli agrumi, essenze del Castello e stanze rinate da sapienti restyling, nasce Giardino di Pietra, il ristorante fine dining del Castello che omaggia l’anima più autentica della cucina siciliana con una visione contemporanea. Lo guida dal 2005 lo chef Giuseppe Bonaccorso, interprete sensibile della memoria gastronomica etnea e parte integrante della grande e bella Famiglia Murabito. Le sue creazioni parlano di stagionalità, sostenibilità, sapienza agricola e riletture creative che poggiano sui tanti ingredienti vegetali che arrivano direttamente dall’orto biologico del Castello, dal frutteto e dall’uliveto di proprietà.
La Location e la nuova luce del Castello San Marco
La nuova sala interna di Giardino di Pietra è molto più di uno spazio rinnovato: è un luogo che accoglie con eleganza e calore silenzioso, frutto di un sapiente intervento di restauro firmato dall’architetto Lucia Papa. Qui ogni materiale è scelto per dialogare con il tempo: pietra, legno, mosaico, luce morbida, toni naturali e dettagli contemporanei si intrecciano con l’anima antica del Castello.
A scandire lo spazio, tre le nicchie affrescate dal maestro Salvatore Pluchino: figure sacre, sospese e vibranti, che raccontano con grazia la spiritualità e l’estetica della grande tradizione iconografica italiana divendendo i custodi silenziosi di un’atmosfera rarefatta, intima, che profuma di storia, arte e devozione alla bellezza.
Essenza di Primavera: Il Macco di fave diventa un piatto da Re
Maggio è il mese in cui la Sicilia si trasforma: il profumo degli agrumi in fiore si fonde all’aria tiepida del mare e la luce del sud accende giardini, pietre e tramonti. È un tempo di passaggio, tra la dolce primavera e l’estate che bussa. Ed è proprio in questo tempo sospeso che un luogo come Castello San Marco, a Calatabiano, diventa teatro di una bellezza compiuta, dove natura, storia e cucina si incontrano. Con Essenza di Primavera, lo chef Giuseppe Bonaccorso reinterpreta uno dei piatti più identitari della cucina siciliana: il macco di fave. Ma lo fa con leggerezza, ascolto e poesia.
Nel piatto, una mousse vellutata di fave e finocchietto selvatico racchiude un cuore cremoso di piselli freschi, in un gioco armonico di consistenze e nuance vegetali. A completare il quadro, la cialda croccante di costolina siciliana: rustica, sapida, evocativa. Il gusto della terra e del fuoco, la memoria di una Sicilia contadina, restituita con eleganza contemporanea.
Totalmente green, questo piatto nasce dal desiderio di uno chef che non cucina solo per nutrire, ma per accogliere, rispettare, esprimere. Perché – come dice Bonaccorso – “la mia cucina si fonda sull’ascolto, sulla cura e sul rispetto per chi si siede a tavola”.
Ed è proprio questo il cuore di Essenza di Primavera: un abbraccio verde e profumato che parla di stagionalità, consapevolezza e bellezza etica. Un piatto che non si limita a raccontare la primavera, ma la onora. Con delicatezza. Con carattere. Con amore per la propria terra.
Essenza di PrimaveraChef Giuseppe Bonaccorso
Vini e visioni
La carta dei vini – curata con passione da Mario Cutroneo, FB manager – è un inno alla Sicilia, con oltre 300 etichette che raccontano i mille volti dell’Etna, accanto a referenze internazionali selezionate con rigore. Qui ogni piatto ha un’anima, ogni bicchiere una storia.
Salvatore Pluchino
Esperienza, emozione, esclusività
Castello di San Marco e Giardino di Pietra sono molto più di un resort e un ristorante: sono un progetto di bellezza consapevole e Sicilia autentica (così come recita il payoff ufficiale) che mette al centro il valore del territorio, il rispetto per la storia e una visione dell’ospitalità fatta di umanità, radici e futuro.
Che siate viaggiatori, enonauti o sognatori: qui, ogni passo diventa scoperta. E ogni scoperta, un ricordo indelebile, così come la loro Colazione nell’antica bottaia; un racconto che proseguirà sulle attese pagine di Colazioni da Collezione. A presto.
Chef Giuseppe Bonaccorso Giardino di Pietra – Castello San Marco
Marche, una e tante. Per raccontare la molteplicità di una regione al plurale, Linfa – Azienda Speciale della Camera di Commercio delle Marche – e Gambero Rosso Tv siglano assieme la prima serie dedicata alle “Storie di Cucina Marchigiana”. Sarà lo chef Daniele Citeroni Maurizi, offidano doc, il “cicerone d’eccezione” delle cinque puntate pensate per svelare le caratteristiche delle cinque province marchigiane in cinque stili di cucina, attraverso un pot-pourri di luoghi iconici e aneddoti storici, produttori virtuosi e produzioni tipiche, piatti iconici e cucine identificative di questa piccola grande porzione d’Italia.
Il ristorante stellato President di Pompei, saldamente guidato dallo chef Paolo Gramaglia, presenta “Auguri Sotto Le Stelle“. Un evento in tre tappe – Roma, Milano, Napoli – organizzato da Fedegroup e Starhotels, che vuole celebrare le festività in arrivo con tre cene che mettono al centro tavola il calore della convivialità e l’autenticità dei sapori.
Il periodo natalizio in arrivo è il momento ideale dell’anno gastronomico per celebrare e condividere benessere a tavola. Convivialità e scoperta saranno proprio i temi al centro di “Auguri Sotto Le Stelle“, evento in tre cene/tappe che si prefigge di offrire, in un contesto ogni volta suggestivo, di divulgare la cultura gastronomica italiana, tecniche di cucina e gioia per il palato. I dettagli del servizio, studiati per creare un’atmosfera calda e accogliente, favoriranno interazioni tra ospiti e chef, rendendo ogni serata un’esperienza da vivere insieme, ricordare e raccontare.
“Auguri sotto le stelle”: il primo appuntamento a Roma
Il 3 dicembre, presso l’elegante The Dome Restaurant situato all’interno del prestigioso Starhotels Michelangelo di Roma, prenderà il via l’evento inaugurale di “Auguri Sotto Le Stelle”. Questa location esclusiva, celebre per l’incredibile vista panoramica sullo spettacolare Cupola di San Pietro, offre un’atmosfera affascinante e suggestiva, ideale per dare inizio a un’esperienza culinaria davvero straordinaria in clima di feste. Lo chef di fama internazionale Paolo Gramaglia, noto per la sua abilità nel combinare ingredienti di alta qualità con tecniche gastronomiche all’avanguardia, unirà le sue forze con l’executive chef di Fedegroup, Raimo Chiacchiera, per creare qualcosa di veramente speciale.
Prossime tappe: Milano e Napoli
Dopo Roma, l’iniziativa proseguirà a gennaio con eventi programmati nelle città di Milano e Napoli. Gli appuntamenti si svolgeranno rispettivamente allo Starhotels E.c.h.o. di Milano e allo Starhotels Terminus di Napoli. Questi eventi promettono di replicare il successo romano, proponendo un unicum gastronomico che riflette le tradizioni culinarie locali attraverso reinterpretazioni contemporanee.
I piatti, pensati per il periodo natalizio, saranno caratterizzati da ingredienti freschi e di stagione, esaltando la convivialità tipica delle festività.
“Abbiamo scelto un menù fatto di piatti unici che raccontano la storia di un incontro sublime tra sapori autentici del territorio e creatività“, sottolinea Paolo Gramaglia, “il menù, studiato nei minimi dettagli, sarà un viaggio sensoriale che inviterà gli ospiti a scoprire abbinamenti inaspettati e combinazioni di sapori che esplorano l’identità culinaria italiana, con grande attenzione alla qualità.”
Chef Paolo Gramaglia
Per prenotare: Michelangelo
The Dome Restaurant – Via della Stazione di San Pietro, 14 00165 Roma Italia michelangelo.rm@starhotels.it T:+39 06 398739 F:+39 06 632359
Dal 31 ottobre al 3 novembre 2024, Orbetello (GR) ospiterà “Gustatus”: quattro giorni dedicati alla cultura locale con degustazioni enogastronomiche, sport e competizioni, musica e spettacoli dal vivo, tradizioni folcloristiche e performance diffuse nella “piccola Venezia maremmana”.
Nuove date per la Scuola di Mammaròssa: da Ottobre a Dicembre ’24, sempre di martedì, lezioni di Cucina e Panificazione di un nutrito calendario orchestrato dai “Franciosi & Friends” nell’Osteria contemporanea tutta vocata alla condivisione di territorio, idee e passioni.
Il prossimo 18 ottobre gli Chef Carlotta Delicato e Daniele Auricchio, nelle sale di Radici, Ristorante fine dining di Borgo La Chiaracia, saranno portagonisti di un originale menu costruito insieme “OLTRE I CONFINI” di stile e pensiero, territori e sapori.
Commenti recenti