Sara De Bellis

Mese: Febbraio 2023

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Il primo dei “4 Pranzi della Domenica”, dedicato al Maiale Nero Casertano, è stato di fatto un trionfo, dove l’indovinata sequenza di portate – ideata dallo Chef Piero Drago ed eseguito a 4 mani con la Sous Chef Giacoma Mineo – ha mostrato le splendide attitudini del regale suino.

Ma la storia di JACOPA è molto più suggestiva e ricca di aneddoti che vanno dal sacro al laico, passando per i “peccati di gola”.

JACOPA, ristorante bistrot dell’Hotel San Francesco, tra le quiete vie di Trastevere a Roma, non prende solo il nome dalla via in cui è ubicato (Via Jacopa de’ Settesoli, 7): la sua è una storia molto più suggestiva e ricca di aneddoti, curiosità e congiunzioni tra il mondo sacro e mondo laico.

Il suo titolo infatti rende omaggio a “Frate Jacopa”, ovvero Jacopa Frangipane, Signora dei tanti castelli e terre del Lazio dei Frangipane, la quale, rimasta vedova a soli 27 anni, diventò l’amministratrice delle molte proprietà del marito, fra cui la cittadina di Marino (RM).

Quando San Francesco arrivò a Roma, Donna Jacopa conobbe l’ordine attraverso la sua Parola, diventando da quel momento sua fedele seguace e fidata guida per le vie dell’Urbe. Da allora, Jacopa de’ Settesoli si convertì nella più valida collaboratrice del neonato movimento francescano nella città dei Papi, ottenendo importanti concessioni. Jacopa de’ Settesoli era talmente attiva e risoluta, da indurre Francesco a chiamarla affettuosamente Frate Jacopa e a sollevarla dalla clausura. Anzi, amava dire: “Aprite le porte e fatela entrare, perche per frate Jacopa non c’è da osservare il decreto della clausura relativo alle donne”.  

Secondo una tradizione poi, San Francesco nel 1221 fondò, ispirato proprio da Jacopa, l’ordine dei “Fratelli e Sorelle della Penitenza” o “Terzo Ordine” dedicato ai laici che, pur rimanendo a vivere nel mondo, desideravano condurre una vita cristiana di stile francescano.

Tra le tante abilità di Jacopa la cucina non era da meno. Cuoca sopraffina, proprio al desco della nobildonna romana, Francesco assaggiò quelli che sarebbero diventati il suo unico “peccato di gola”, ovvero certi biscotti “boni e profumosi”, di cui in Santo andava ghiotto.


Pasta di pane, miele, mandorle e mosto d’uva, i “mostaccioli” di Jacopa piacevano talmente tanto al Santo da averli desiderati anche in punto di morte. Così JACOPA, che affaccia sul cortile interno della Chiesa di San Francesco a Ripa diventa, grazie alla bella intuizione del proprietario Daniele Frontoni, simbolicamente e concretamente la “mensa” di Francesco.

Una “mensa” di charme, piacevolissima, elegante ed educata che, tra le sue linee essenziali e le tonalità della terra, non nicchia davanti al vigore dei sapori. Anzi.

Il primo dei “4 Pranzi della Domenica”, dedicato al Maiale Nero Casertano, è stato di fatto un trionfo, dove l’indovinata sequenza di portate – ideata dallo Chef Piero Drago ed eseguito a 4 mani con la Sous Chef Giacoma Mineo – ha mostrato le splendide attitudini del “regale suino”.

Tutto ha avuto inizio chips di cotenna soffiata, un Crunch accompagnato da una bollicina per dirsi “buon appetito”. Poi, subito, la prima rivelazione: una bruschetta di pane scuro travolta da una generosa effusione di “orecchie in umido marinate”, straordinarie per viscosità, consistenza e prodezza di pensiero applicato.


Poi la “Coppa di testa”, realizzata artigianalmente con inserti di scorza d’arancia e servita con le puntarelle (alle quali mancava un pò di personalità per tenere “testa alla testa”). I “Fagioli con le cotiche in coccio”, centrati e avvolgenti; poi Standing ovation per i “Fegatelli in rete e purea di albicocche”, un tocco di classe ad ingentilire il carattere del fegato reso ancora più strong da una non totale cottura.

Anche gli gnocchi, fatti in casa, ben morbidi e perfetti amici del palato, conditi con il sugo delle spuntature, creavano un nuovo incontro tra l’opulenza di un sugo di tradizione e la misura della sua presentazione.

Chiude il “Walzer del Casertano”, Salsiccia e Friarielli, immancabile quanto riuscito connubio, prima di scivolare nella dolcezza con un ironico Peppo Pig, un dolce a base di vaniglia, caramello, mascarpone e whisky ideato dal pastry chef Luca Andrea Ercoli. Il prossimo pranzo, fissato per il 26/03, sarà in onore del Quinto Quarto. I posti sono limitati. Vi consigliamo di prenotare!

JACOPA
Via Jacopa de’ Settesoli, 7
Roma (Trastevere)
065809075

Fotografie nel testo gentilmente concesse da Daniele Frontoni

In copertina: “Pane e Orecchie” / Sara De Bellis

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Pastry Bit Competition: la gara per conquistare il titolo di “Pastry Ambassador 2024” Molino Dallagiovanna. A sfidarsi, dall’1 al 3 marzo, presso il Grand Hotel Paradiso di Pontedilegno – Tonale (BS) saranno i 27 pasticceri selezionati tra i 135 candidati durante le 9 gare regionali effettuate da maggio a novembre 2022 in tutta Italia.

Al via le semifinali di Pastry Bit Competition, la gara rivolta ai professionisti della pasticceria, promossa da Molino Dallagiovanna e dal maestro Leonardo Di Carlo, pioniere della Pasticceria Scientifica, con Gambero Rosso in qualità di media partner.

A sfidarsi dall’1 al 3 marzo presso il Grand Hotel Paradiso di Pontedilegno – Tonale (BS) saranno i 27 pasticceri selezionati tra i 135 candidati durante le 9 gare regionali effettuate da maggio a novembre 2022 in tutta Italia. In palio l’ambìto titolo di “Dallagiovanna Pastry Ambassador 2024”, volto ufficiale del Molino per il settore pasticceria in Italia e nel mondo. A vincere sarà chi farà sentire più forte il suo “bit” e dimostrerà di saper combinare creatività e tecnica prestando, quindi, attenzione non solo al “cosa”, ma anche al “come”.

Dalle semifinali di Ponte di Legno, dove i pasticceri si confronteranno nella preparazione di un Cake, saranno in 9 a passare alla fase finale che si articolerà in due momenti: il primo il 5 giugno in Cast Alimenti, la Scuola di Cucina di cui Molino Dallagiovanna è partner da molti anni a sostegno della formazione e dell’eccellenza delle professioni, il secondo il 9 settembre presso la sede del Molino a Gragnano Trebbiense (PC).

 In Cast Alimenti i 9 pasticceri finalisti dovranno realizzare un dolce lievitato da colazione fritto e non sfogliato; al Molino l’ultima sfida consisterà nella valutazione del panettone.

La giuria, capitanata da Leonardo Di Carlo, testimonial della Pastry Bit Competiton, sarà composta da Maestri Pasticceri, blogger e giornalisti del settore, tra i quali rappresentanti del Gambero Rosso. I candidati verranno valutati sulla base dei seguenti criteri: ricetta dell’impasto, presentazione del piatto finale, assaggio e professionalità del candidato. Alla giuria tecnica, in occasione delle semifinali, si affiancherà una giuria popolare.
Presentatori d’eccezione delle 3 semifinali e della finale saranno i due chef e noti conduttori televisivi Andrea Mainardi e Daniele Persegani.

In occasione delle semifinali e della finale si affiancheranno Zanolli forni e RDS 100% Grandi Successi tra i partner di Pastry Bit Competition. Zanolli forni da 70 anni progetta e produce forni e macchine per pizzerie, pasticcerie e panifici; il tradizionale ingegno italiano e l’attenzione alle tecnologie più avanzate rendono Zanolli una garanzia del Made in Italy in Italia e all’estero, una tra le più affermate realtà del settore. RDS 100% Grandi Successi, Official Radio dell’evento, ha ideato un piano cross-mediale e multipiattaforma sui propri canali per fare da cassa di risonanza alle attività legate all’evento. Nei 3 giorni delle semifinali dalle ore 16,00 alle 18,00 saranno previsti dei momenti di musica e intrattenimento con i DJ set 100% Grandi Successi durante gli Après–ski presso Ombrello Tonale dove, al termine di ogni giornata, verranno annunciati i nomi dei qualificati alle finali. Altro partner che nelle semifinali affiancherà Molino Dallagiovanna è il Consorzio Pontedilegno – Tonale.

Ecco l’elenco completo dei semifinalisti:

Semifinale Nord – 1° marzo
Luca Borgioli della pasticceria “Zanzibar” di Firenze
Luca Rubicondo della Rubicondo Pasticceri di Solarolo (RA)
Dario Guglielmoni della pasticceria “Nova Atelier Dolce e Salato” di Vicenza
Matias Nicolas Kelm della pasticceria “Le Fronde – Ke Wines” di Refrontolo (TV)
Marco Salvotelli della pasticceria “Salvotelli” di Trento
Gianluca Bolzani della pasticceria “Bolzani” di Vicenza
Andrea Marzo della pasticceria “Gusto Lab Specialità siciliane” di Rivoli (TO)
Simone Gori pasticcere di Valerio Ricevimenti di Quarrata (PT)
Daniele Fiora della pasticceria “Peck” di Milano

Semifinale Centro – 2 marzo
Marco Selis dell’Argentario Golf & Wellness Resort di Porto Ercole (GR)
Giovanni Marco Carandino del Four Seasons Hotel di Firenze
Gabriele Giambastiani pasticcere presso il “T Hotel” di Cagliari
Valentina Meriziola della pasticceria Mulini a Vento di Terni
Carlo Spinola pasticcere presso “Hotel Stella Maris” di Villasimius (CA)
Nicola Valentino Rosato della pasticceria “Peter Pane” di Modena
Dalila Capretta del ristorante “Arca” di Alba Adriatica (TE)
Veronica Di Curzio della pasticceria “La Patisserie” di Roma
Alessandro Fiorucci della pasticceria “Pane e Salame F.lli Lattanzi” di Roma

Semifinale Sud – 3 marzo
Simone Caserta pasticcere del “Mine & Yours” di Lecce
Domenico Giove della pasticceria “La Patisserie Giove” di Ginosa (TA)
Serena Nardelli della pasticceria “Bis – Bar Pasticceria” di Martina Franca (TA)
Maurizio Messina della pasticceria “A Messina – Food and Beverage” di Messina
Salvatore Catapano pasticcere presso il “San Montano Resort & Spa” di Lacco Ameno – Isola d’Ischia (NA)
Alessandro Saccomando della pasticceria “Casa Mastroianni – Il Cantagalli” di Lamezia Terme (CZ)
Pasquale Bevilacqua della pasticceria “Mamma Grazia” di Nocera Superiore (SA)
Giuseppe Scavetto della pasticceria “Bar Sicilia” di Cammarata (AG)
Giovanna Casciani della pasticceria “Casciani Patisserie” di Vairano Patenora (CE)

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Il St. Hubertus di Norbert Niederkofler, il Noma di René Redzepi, El Bulli di Ferran Adrià. Tempi diversi, situazioni diverse, motivazioni molteplici. Segnali che inducono a pensare quanto il sistema dell’alta ristorazione vada ripensato. In questo complicato panorama c’è anche chi è capace di chiudere gli occhi davanti alla luce delle stelle, e cambia per (r)innovare.

Chiude oggi il ristorante tre stelle Michelin St. Hubertus dello chef Norbert Niederkofler. Poco tempo fa lo chef del Noma René Redzepi, Meta di pellegrinaggio per cuochi e facoltosi gourmand, annunciava al New York Times la volontà di trasformare il suo ristorante in un grande laboratorio di idee e piatti, perchè l’intera industria dell’alta cucina “semplicemente non funziona”. Lo aveva già dedotto Ferran Adrià, chef catalano ispiratore della cucina d’avanguardia, decidendo di chiudere il suo ristorante El Bulli di Roses, per sostituirlo con un accademia culinaria.

Situazioni diverse, tempi diversi, molteplici le motivazioni che vanno dai costi di gestione alla scarsità di personale, dalla sostenibilità dell’impresa stessa, agli affitti alle questioni umane ed etiche. Segnali che inducono a pensare quanto il sistema dell’alta ristorazione vada ripensato. Ma c’è anche chi è capace di chiudere gli occhi davanti alla luce delle stelle, e cambia per rinnovare.

3 Stelle Michelin e 1 Stella verde. Nonostante questo chiude oggi, come ad ogni fine stagione. Ma, stando a quanto trapelato, quando il St. Hubertus riaprirà, Niederkofler non sarà più operativo nella sua Cucina e, molto probabilmnete, anche le prestigiose stelle Michelin da lui conquistate si spegneranno sulla Montagna di San Cassiano.

Il ristorante, infatti, è ospitato all’interno dell’albergo Rosa Alpina, recentemente acquisito dal gruppo Aman che, entrato a fianco della famiglia Pizzinini, ha stabilito che l’intera struttura sarà oggetto di profondi lavori di ristrutturazione.

Lavori che dureranno circa un anno e mezzo, al termine dei quali, lo chef ideatore di “Cook the Mountain” rimarrà comunque all’interno del gruppo ma non sarà più ai fornelli.

Ci fermiamo per un anno e mezzo per lavori e dobbiamo ridefinire tutto il concetto della ristorazione. Il St. Hubertus cambierà, sarà più piccolo, con meno coperti, con un’altra formula forse più esclusiva. Norbert è con noi dal 1994 e quindi è della famiglia, farà parte del think tank del Rosa Alpina”.

Ursula Mahlknecht Pizzinini

Norbert Niederkofler, arrivato al Rosa Alpina nel 1994, è alla guida del ristorante gourmet St. Hubertus di San Cassiano, fin dal 1996. Nel cuore dell’Alta Badia, alla vista di prodigiose montagne, nel corso degli anni, lo chef ha progressivamente orientato la sua cucina verso una cucina di Montagna sempre più autentica con ingredienti locale e rigorosameten stagionali che riportano a tavola il carattere e la storia di questi luoghi eroici.

Non a caso, anche il nome del ristorante si rifà al Santo protettore dei cacciatori, Santo Hubertus.

Ottiene nel 2000 la prima stella Michelin, la seconda nel 2007. Il cambio di rotta nel 2011, anno in cui stagione e terriorio, coscienza e conoscienza diventano gli imperativi gastronomici. Poi, nel 2018, la terza. Nel 2020 la Stella Verde per la sostenibilità.

La ristorazione italiana da oggi perderà il St. Hubertus così come lo abbiamo conosciuto e le sue “quattro stelle”, tuttavia, secondo quanto dichiarato dallo chef stesso, Niederkofler metterà tutta la sua esperienza, conoscenza e visione a disposizione del nuovo gruppo.

Appoggio completamente la scelta di rivedere il concetto alla base della struttura e della cucina e, in quest’ottica, metto a disposizione la mia esperienza. In merito alle Stelle Michelin sarà solamente questa a definire le future possibili assegnazioni.

Da parte mia, posso garantire che farò tutto il possibile per confermarle”.

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Nato da una collaborazione tra Nacon, Cyanide Sudio e Guida Michelin Chef Life: a Restaurant Simulator“, disponibile dal 23 febbraio 2023, vuole mettere alla prova gli aspiranti ristoratori sfidando i massimi sistemi di attribuzione di qualità secondo i dettami “della Rossa”, indiscusso punto di riferimento della ristorazione di livello. Saranno l’ambizione, le scelte compite, le abilità nella gestione a fare la differenza e a permettere ai players di conquistare l’ambita “stella”.

Avviare un Ristorante è un’impresa difficile, non di certo un gioco, per quanto l’esperienza di gioco di Chef Life sia pensata per simulare una realtà attendebile e coinvolgere il più possibile il giocatore.

Perchè aprire un ristorante non ricade solo sulla capacità di cucinare. Si parla di una vera e propria azienda che, oltre a dover fatturare in positivo, deve soddisfare ogni giorno la propria clientela come se fosse il primo, e così come non accade in altri settori, è sottoposta al giudizio delle Guide, classifiche e leoni da tastiera.

Vista la complessità dell’impresa, molto più complessa di ciò che appare, essendo questo settore sempre più competitivo e avendo fatto fronte ad una crisi su più fronti che non era mai stata affrontata, chissà se “Chef Life: A Restaurant Simulator” diminuirà o potenzierà l’illusione della “facilità” della Ristorazione.

Capiamo insieme il gioco

L’inizio si concentra sull’acquisizione di familiarità con l’attività di ristorazione che prenderà una strada più o meno complessa a seconda delle intenzioni per il futuro del singolo giorcatore/ristoratore. Non ci sono elementi di fantasia, tutto è molto realistico. Non ci credete? Guardate il TRAILER.

Chef Life è nato grazie al duro lavoro di Nacon e Cyanide Studio – ha spiegato Clara Colucci – responsabile della comunicazione della Guida Michelin.

Noi abbiamo collaborato a una parte specifica del gioco legata ai nostri valori, alla nostra metodologia e ai nostri criteri specifici, per garantire la pertinenza dell’esperienza.

Chef Life: A Restaurant Simulator sarà disponibile su PlayStation®5, PlayStation®4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC il 23 febbraio 2023.

Gameplay: Cucina e Gestione Combinate

L’attrazione principale di Chef Life: A Restaurant Simulator è la combinazione di cucina e gestione del ristorante. Altri giochi di cucina come si concentrano esclusivamente sull’aspetto culinario, aggiungendo variazioni sul tema per mantenere l’interesse del giocatore.

Il Gioco inizia con gli ultimi ritocchi al nuovo ristorante, che aprirà il giorno successivo. È il primo passo su una strada lastricata di sfide da affrontare. Molti i passaggi dei quali tener conto: location, atmosfera, brigata e staff, fornitori, spesa, frigoriferi, celle e dispense, Haccp, Menu, linea, mise en place, postazioni. Poi c’è il servizio vero e proprio. Ma ogni scelta, ogni passaggio richiede tempo e visione.

La Spesa e la Cucina, i Suoni e la Presentazione del Piatto

La musica in sottofondo, i suoni della cucina in primo piano. Gran parte della giocabilità di Chef Life: A Restaurant Simulator è basata sull’aspetto più ludico ed estetico, ovvero sulla presentazione del cibo. Sebbene tutti i piatti abbiano una presentazione predefinita, si potrà personalizzare l’aspetto del singolo piatto dopo averne terminato la cottura. Questo è una delle dinamiche di controllo e libertà di esperessione creativa più interessanti e permetteranno al player di sentirsi protagonista, tenendo anche conto che il piatto influenzerà la valutazione finale del suo ristorante e dovrà rispettare tutti canoni de”la Rossa”.

Fin dalla sua nascita nel 1900, la guida Michelin ha sempre avuto il gusto dell’innovazione – continua Clara Colucci. È stato molto naturale per noi impegnarci in questi nuovi settori, soprattutto in un momento in cui la cucina è molto presente nelle case di tutti, grazie a programmi televisivi popolari come Top Chef, ad esempio.

Questa tendenza generale ha creato una splendida vicinanza tra chef e foodies, e abbiamo pensato che potesse essere interessante interagire direttamente con loro grazie a un mezzo come il videogioco. È un’occasione per vivere un’esperienza unica e originale.

Managment e Business

Questo è l’altro aspetto preminente del gioco e che rimarca la differenza con altri simulatori di ristoranti, ovvero il lato gestionale della proprietà di un ristorante. Quindi qualità e bellezza dei piatti sarà importante ma biosgnerà assicurarsi di avere le scorte per crearli e fondi a sufficienza per pagare tutte le spese.

Questo imporraà delle scelte, non per forza delle rinunce, ma sarà fondamentale considerare tutti gli aspetti a partire dal menu e dagli ingredienti che servono per realizzarlo. Lavoro che richiede pianificazione e ingegnosità.

E La Guida MICHELIN a Sopresa

In Chef Life, il giocatore deve garantire la qualità degli ingredienti e dei piatti serviti e la buona gestione del servizio, amministrando al contempo le proprie finanze per far prosperare il ristorante. Potrà inoltre decidere quale tipo di ristorante avviare: un ristorante bistrot o un ristorante gastronomico.

Dal sale agli ingredienti da aggiunge per migliorare un piatto, tutto fa punteggio, tutto serve per salire o scendere di livello.

La vera novità, oltre ad avere sulla locandina una Donna Chef a rappresentare il settore, consiste nel fatto che da un momento all’altro può entrare un ispettore della Guida Michelin in incognito, sedersi e ordinare, come nella realtà.

Nacon e Cyanide Studio hanno sapientemente integrato i nostri valori storici, i nostri metodi specifici e le nostre esigenze nel gameplay. Siamo grati di poter accompagnare gli appassionati di cucina nella loro vita quotidiana con strumenti innovativi

 Clara Colucci – responsabile della comunicazione della Guida Michelin.

I Riconoscimenti della Guida MICHELIN

La selezione da parte della Guida MICHELIN sarà il primo passo verso il raggiungimento della Stella o del Bib Gourmand: per riuscirci, il giocatore deve presentare una cucina di qualità, raggiungere un certo livello / punteggio nel gioco e, soprattutto, garantire la qualità dei piatti durante il servizio in modo che i clienti siano (sempre) soddisfatti.

Il premio ufficiale Bib Gourmand viene assegnato a chi sceglie di creare un ristorante a prezzi accessibili, pur garantendo un’alta qualità del cibo, proprio come nella vita reale. Anche la costanza della clientela è un criterio fondamentale per aggiudicarsi il premio.

Il giocatore può scegliere di puntare poi all’iconica Stella della Guida MICHELIN e diventare così un ristorante stellato. A tal fine, l’eccellenza della cucina del giocatore viene giudicata in base a diversi criteri, basati sugli stessi elementi di valutazione che costituiscono la famosa metodologia degli ispettori anonimi della Guida: la scelta dei prodotti, la padronanza delle tecniche culinarie, l’armonia dei sapori, l’espressione della personalità dello chef nel piatto e la coerenza della qualità dell’esperienza offerta.

Per rimanere il più possibile vicino alla realtà, Chef Life offrirà ai giocatori l’opportunità di ricevere una divisa ufficiale e una targa associata per ogni premio vinto. È un’opportunità di distinguersi ancora di più grazie all’eccellenza del locale e alla personalità della cucina.

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Domenica 26 Febbraio 2023 le cucine del Ristorante Jacopa daranno vita al menu ideato dallo Chef Piero Drago che elegge a protagonista il Maiale nero Casertano fino al dolce del Pastry Chef Luca Andrea Ercoli. Gli appuntamenti saranno quattro, tutti con sapori diversi. E, con la bella stagione i PRANZI DELLA DOMENICA torneranno sulla terrazza con vista su Roma.

Ristorante, Caffetteria e Cocktail Bar. Si chiama Jacopa, ed è il Ristorante moderno e minimal, all’interno e sulla terrazza del riservato Hotel di ciittà “San Francesco”, tra gli spazi nascosti del Rione Trastevere.

Piatti decisi con i sapori delle stagioni, che mitigano i sapori dalla terra a quelli del mare con grande attenzione per il mondo vegetale. Accompagnata da una selezione di vini naturali puliti senza inutili estremismi e cocktail ben eseguiti la tavola, qui si dichiara contemporanea e mai banali.

Quasta “non banalità” domenica 26 Febbraio viene celebrata attraverso una “verticale suina”: un sonoro inno alle carni del Maiale Nero Casertano, con un pranzo completamente immaginato in Suo onore.

Di statura non eccessiva, con ossatura fine e zampe robuste, mantello grigio ardesia, senza pelo, è un animale particolarmente pregiato, che regala agli uomini carni prelibate e viene allevato nelle Province di Caserta e Benevento. Censito da Ezio Marchi alla fine del 1800, il maiale di razza casertana era allora considerato la miglior specie presente in Italia, e veniva spesso impiegato dagli allevatori inglesi per incroci con le razze britanniche, al fine di migliorarne la qualità delle carni.

Ha una buona attitudine all’ingrasso e la sua caratteristica principale è la marezzatura delle carni, ossia la presenza di abbondante tessuto connettivo intramuscolare che rende le carni di questo maiale morbide e particolarmente gustose.


Vogliamo dedicare una giornata per celebrare la carne di Maiale nero Casertano – racconta Daniele Frontoni, owner di JACOPA – abbiamo pensato di sviluppare per l’occasione un menu a 8 portate, dall’antipasto al dolce.

La Verticale Suina di JACOPA

  • Chips di cotenna soffiata con bollicina in abbinamento
  • Insalata di coppa di testa e puntarelle
  • Fagioli con le cotiche
  • Fegatelli e albicocche secche
  • Orecchie marinate
  • Gnocchi con le spuntature
  • Salsiccia e Friarielli
  • Peppo Pig
    (vaniglia, caramello, mascarpone e whisky)
    Il costo è di €50 p.p.

Gli appuntamenti saranno quattro, tutti con sapori diversi. E, con la bella stagione i PRANZI DELLA DOMENICA torneranno sulla terrazza con vista su Roma. Queste le date: 26/02 Verticale Suina – 26/03 Quinto Quarto – 30/04 da definire / forse pesce – 28/05 Vegetariano.

I posti sono limitati, è possibile prenotare il proprio tavolo seguendo questo link o contattando o inviando un messaggio whatsapp al ristorante allo 06 5809075.

JACOPA
Via Jacopa de’ Settesoli, 7
Roma (Trastevere)
065809075

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Per festeggiare i primi cinque anni di Seu Pizza Illuminati, Valeria Zuppardo e Pier Daniele Seu, da lunedì 27 febbraio 2023 apriranno le porte della loro cucina a chef, pizzaioli e pasticceri. L’obiettivo? Condividere esperienze, creare contaminazioni gastronomiche e regalare un bel momento di divertimento a tutti coloro che vorranno partecipare.

Si chiama “Seu&Friends” e taglierà il nastro inaugurale del suo/Seu calendario di incontri il 27 febbraio 2023. E lo farà con Gianfranco Pascucci, uno dei più affinati interpreti della cucina di mare d’Italia, chef e patron del ristorante “Pascucci al Porticciolo” di Fiumicino, una stella Michelin.

Da una parte un Maestro Lievitista sempre carico di idee ed entusiasmo, coadiuvato dall’energica presenza di Valeria Zuppardo, compagna di vita e di lavoro, assieme animati da quel costante desiderio di crescita a fronte di un’affermato successo.

Dall’altra Gianfranco Pascucci – anche lui affiancato in sala dalla solida dolcezza della moglie Vanessa Melis – che porterà a Roma la sua cucina di personalità e sensibilità che va dalle tinte blu del mare, al verde della macchia mediterranea, passando per le scale di rosso di granchi e crostacei.

Alto e alveolato il cornicione della “Seu Pizza”: impasto leggero, cottura calibrata, grande fantasia, ironia e ricerca degli abbinamenti, che farà spazio nelle prossime settimane agli ospiti di “Seu&Friends”.

Festeggiano così i primi 5 anni il locale di via Bargoni, alle spalle di Viale Trastevere, con il suo stile di eccentrico e minimal tra divani di ecopelle, piani lucidi, banconi, poltroncine design e neon.

Festeggiano con uno scambio di idee tra grano e mare, con uno chef che è Re della duna, terra di mezzo tra acqua e vegetazione, genitrice di un ecosistema unico ricchissimo, da sempre per Pascucci musa ispiratrice di una cucina semplice quanto straordinaria.

Sulla Pizza o sul Ruotino (Wheely – con spinta crunchy e doppia cottura) di Pier Daniele Seu troveranno quindi spazio nuove sapidità marine e cariche iodate che pronte a far predere il largo al sapore.

L’obiettivo? Condividere esperienze, creare contaminazioni gastronomiche e regalare un bel momento di divertimento a tutti coloro che vorranno partecipare.


Gli altri appuntamenti ed i menù delle serate saranno comunicati sui canali social di Seu Pizza Illuminati e sul sito www.seupizza.com, dal quale nei prossimi giorni sarà possibile prenotare, quindi “Stay tuned”!

SEU ILLUMINATI – Via Angelo Bargoni, 10 – 18, 00153 Roma RM / Telefono: 06 588 3384

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Domenica 19 Febbraio dalle 12 a tarda sera, la prima edizione di SABOR BRASIL presso lo “Snodo Mandrione” vi permetterà di scoprire i sapori, i ritmi e i colori del Carnevale Salvador de Bahia anche attraverso i cibi rituali preparati per l’occasione dallo chef Paulo Aires di “Reserva restaurante y cocteles“. E poi ancora Spettacoli, Laboratori di teatro, Capoeira, Contest, Area giardino per giochi e molto altro.

Di pura ispirazione africana, il carnevale baiano è una celebrazione di gioia, colore e allegria. Un’atmosferna contagiosa e coinvolgente che stimola la partecipazione di tutti con ritmi e tamburi, canti, musica e danze.

La forza trainante delle celebrazioni è appunto un ritmo afro-brasiliano che ha reso Salvador de Bahia la capitale della musica baiana. Il 𝐂𝐚𝐫𝐧𝐞𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐁𝐚𝐢𝐚𝐧𝐨, è infatti conosciuto anche come Carnevale di Salvador da non confondere con quello di Rio, caratterizzato invece dalla presenza delle scuole di Samba.

Di sei giorni in tutto, inizia il giovedì, corre attraverso il martedì e termina il mercoledì delle ceneri. Alcuni eventi si verificano anche prima e dopo il carnevale che estende la sua durata complessiva a dodici giorni.

A Salvador de Bahia, la pista Campo Grande nella zona alta del Salvador, la pista Barra-Ondina e il quartiere Pelourinho sono gli epicentri delle feste in città. Ogni anno conta circa 2,5 milioni di persone (metà di loro sono visitatori) e la vera peculiarità, oltre i carri, del Carnevale di Bahia è il ritmo battente delle percussioni che risuona nella cassa toracica e ci riporta alle origini di Mamma Africa.


Domenica 19 Febbraio dalle 12 alle 23, Roma accoglie e festeggia la prima edizione di SABOR BRASIL presso lo “Snodo Mandrione”; occasione in cui sarà possibile scoprire i sapori, i ritmi e i colori del Carnevale di Bahia anche attraverso i cibi e piatti tradizionali della cucina brasiliana e bahiana – Pao di Queijo, Moqueca, Feijoada e Pudim – preparati dello chef Paulo Aires del Ristorante “Reserva restaurante y cocteles” e Drink Brasiliani a cura di Snodo Mandrione.



𝐆𝐋𝐈 𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐀𝐂𝐎𝐋𝐈

🔹 H 16:00 concerto di 𝐙𝐞̀ 𝐆𝐚𝐥𝐢̀𝐚 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐞𝐭𝐭𝐨 con brani del repertorio brasiliano di ogni stile e periodo storico, interpretate dalla voce e chitarra di Zé Galía in Trio, spettacolo al ritmo al samba alla musica coinvolgente brasiliano.
www.zegalia.com
🔹 H 17:30 concerto di 𝐆𝐫𝐨𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚 𝐅𝐞̀ (@everaldo_groove_da_fe) Specialista del ritmo e sperimentatore di differenti stili, Everaldo Groove da Fé è uno dei più versatili e brillanti percussionisti brasiliani presenti in Italia.
Ispirato ai ritmi della sua terra natale, Bahia, in questi anni ha contribuito a portare il suono e le percussioni brasiliane all’attenzione europea.
Circondato dalla musica fin da bambino, nel corso della sua carriera ha partecipato a concerti con grandi nomi della musica brasiliana e vari artisti della musica italiana.
Oggi, con il suo gruppo Groove da Fé, calca palcoscenici di teatri e festival, mostrando al mondo tutto il swing d’oltreoceano. Un swing originale, una moderna esplorazione del suono di Bahia e delle sue percussioni.
http://www.everaldosantafe.eu



𝐂𝐀𝐏𝐎𝐄𝐈𝐑𝐀

🔹 H14:00 𝙍𝙤𝙙𝙖 𝙙𝙞 𝘾𝙖𝙥𝙤𝙚𝙞𝙧𝙖
La 𝐫𝐨𝐝𝐚 𝐝𝐞 𝐂𝐚𝐩𝐨𝐞𝐢𝐫𝐚 è un rituale per mantenere viva la memoria ancestrale della cultura afrobrasiliana ed è costituita da un cerchio di persone che suonano, cantano e battono le mani a ritmo, mentre al suo interno due capoeiriste giocano, ovvero danzano, lottano e si movimentano in ascolto dei corpi e della musica, fino a un cenno del Mestre o della Mestra che decidono quando il dialogo corporeo è giunto al termine.
È un momento per celebrare la vita con gioia e allegria: uno spazio di condivisione e di costruzione identitaria e lo strumento guida è il berimbau, in mano al/alla Capoeirista con più esperienza.


La 𝐂𝐚𝐩𝐨𝐞𝐢𝐫𝐚 è una particolare forma d’arte di origine afroindio–brasiliana, nata con la deportazione in massa degli schiavi neri durante il colonialismo portoghese e caratterizzata dalla mescolanza di elementi espressivi e rituali fondamentali come la musica, il canto e l’armonia dei movimenti. Una mescolanza tale da renderla una lotta danzata unica nel suo genere, in quanto espressione culturale di un popolo sottomesso ad un Impero coloniale che accettò l’abolizionismo solo in ultima istanza, nel 1888.
Per questo motivo, la Capoeira non è soltanto una forma d’arte coreutica: è, sin dalle sue origini, una lotta di liberazione, un’arte marziale, un rituale culturale, un gioco d’arguzia, un dispositivo di conservazione e costruzione identitaria.
A cura di:
𝐏𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐤𝐚 (@professoressa_marika)
𝐈𝐧𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐨𝐫 𝐅𝐚𝐛𝐢𝐨 (@fabiosantoscamisas)


𝐓𝐄𝐀𝐓𝐑𝐎

H15:00 𝐋𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 ‘ 𝐂𝐚𝐫𝐧𝐞𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐀𝐟𝐫𝐨 𝐁𝐫𝐚𝐬𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 ‘a cura di 𝙂𝙧𝙪𝙥𝙥𝙤 𝙙𝙞 𝙏𝙚𝙖𝙩𝙧𝙤 𝙍𝙤𝙢𝙖 𝙉𝙚𝙜𝙧𝙖
Nel teatro-danza espressione corporea, movimento, musica e libertà creativa si uniscono in una perfetta combinazione producendo un risultato innovativo e di impatto.
Vi si innestano elementi della danza moderna, della danza libera, del mimo e del cabaret ed è molto spesso una forma di danza allegorica in cui si fa un forte utilizzo di simboli, di elementi di impatto visivo dovuti all’arte figurativa e ad un utilizzo di componenti musicali e verbali. Il teatro-danza consente attraverso l’impiego di nuovi linguaggi, di nuove tecniche e di nuove esplorazioni di sperimentazione, di incuriosire e creare interesse…
Basato su questi principi il gruppo di teatro Roma Negra propone un laboratorio di teatro danza aperto al pubblico.
Info e prenotazioni 3489830128


I𝐋 𝐂𝐎𝐍𝐓𝐄𝐒𝐓: Ore 15:00 e Ore 18:30 – due contest per grandi e piccini “la migliore maschera a tema Brasiliano”.
​​F𝐀𝐂𝐄 𝐏𝐀𝐈𝐍𝐓𝐈𝐍𝐆 & 𝐌𝐀𝐊𝐄 𝐔𝐏: Due truccatrici professionisti vi truccheranno per l’occasione. I𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐊𝐄𝐓: Piccolo Market a tema carnevale con alcuni stand brasiliani 𝐊𝐈𝐃𝐒 𝐋𝐀𝐁: Attività per bambini : letture, laboratorio a tema carnevale a cura di 𝐓𝐚𝐭𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐆𝐚𝐫𝐠𝐢𝐮𝐥𝐨 𝐈𝐧𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭 𝐔𝐬𝐛𝐨𝐫𝐧𝐞 𝐎𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐬𝐞𝐫, 𝐒𝐢𝐥𝐯𝐢𝐚 𝐈𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐧𝐞𝐫𝐬𝐡𝐢𝐩 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐔𝐬𝐛𝐨𝐫𝐧𝐞

𝐔𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞 e 𝐂𝐡𝐚𝐫𝐥𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐁𝐨𝐨𝐤𝐒𝐡𝐨𝐩𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐭𝐧𝐞𝐫𝐬𝐡𝐢𝐩 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐔𝐬𝐛𝐨𝐫𝐧𝐞 (laboratori creativi a partire da 3 anni)
🔹𝐋𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐚 𝐜𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐨𝐫𝐨
Lasciamoci travolgere dal ritmo e dai colori del Brasile e le sue foreste meravigliose. Serpenti, Giaguari, Falchi e Tartarughe ci porteranno alla scoperta di un mondo incantato, spiegandoci come si è formato.
Dopo la lettura potremo trasformarci tutti in uno, tra quelli che ci sono piaciuti di più, di questi bellissimi animali.
ùOrari lettura
dalle 12.00 alle 13.00 prima lettura.
dalle 14.00 alle 15.00 seconda lettura.
dalle 15.30 alle 16.30 terza lettura
dalle 17 alle 18.00 quarta lettura
per info e prenotazioni
Giorgia 3285886150
Età consigliata da 5 ai 10 anni
Tutti i laboratori richiedono un’offerta libera.


𝐀𝐑𝐄𝐀 𝐆𝐈𝐎𝐂𝐇𝐈

Area giochi per grandi e piccini con / Area Altalene / Area Verde / Biliardini / Pet Friendly / 1.500 MQ con posti a sedere e tavoli


DOVE E QUANDO :
ᏚNᏫᎠᏫ Estate
Via del Mandrione 63
H 12.00 alle 23.00


PER MAGGIORI INFORMAZIONI
+ 39 0692948551 / info@sartidelgusto.it / www.sartidelgusto.it
Ingresso riservato ai soci Associazione culturale Roma Città aperta affiliata Asso locali, E’ possibile fare la tessera, qualora non si abbia, online o all’ingresso della manifestazione Costo della tessera 3 euro a nucleo familiare durata 12 mesi.

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Non convenzionale, esperienziale ma soprattutto: originale. Nel 2023 l’obiettivo è stravolgere gli schemi rendendo unici anche i momenti intramontabili come quello della festa degli innamorati. San Valentino è da sempre l’occasione perfetta per celebrare l’amore, la bellezza dell’unione, il piacere di avere accanto chi ci rende felici e quale miglior momento per lasciarsi coinvolgere dalle proposte che ristoranti e pasticcerie del bel territorio laziale? Dalla Costa laziale ai Castelli Romani 10 mete per condividere un’esperienza di gusto.

NEMI

San Valentino: “a Nemi si accendono i cuori” con Neon Flow

L’amministrazione del comune di Nemi insieme al sindaco Alberto Bertucci ha organizzato una mostra gratuita a tema l’amore. Ad accendere la romantica mostra ci penserà Neon Flow con le sue creazioni luminose e un’opera famosa di Mako Shock ad aggiungere romanticismo.

Cuori, frasi romantiche e installazioni artistiche: tutti gli elementi che comporranno l’esposizione d’arte dedicata a tutti gli innamorati per S.Valentino 2023 fino a martedì 14 febbraio on la premiazione di un contest della migliore foto romantica taggando le pagine social del comune di Nemi, di Neon Flow, Matteo di Cola e Kill The publi. Al vincitore verrà regalata una installazione al Neon dedicata all’amore

Le coppie potranno visitare il centro storico, visitare lo storico “Terrazzo degli Innamorati”, mangiare in uno dei tipici locali del borgo o godere dell’esposizione nella splendida cornice di Nemi, e fare incetta delle “fragoline” famose in tutto il mondo. La giornata terminerà con la partecipazione dei due ad un laboratorio di cucina inerente alla preparazione di una marmellata di fragole che sigilla la voglia di coccole gastronomiche con Matteo Di Cola, food influencer.

FRASCATI

San Valentino sul Belvedere – Ristorante dal 1933

Il ristorante deve il suo nome allo splendido panorama che si può ammirare dalla balconata. È uno dei locali più conosciuti della provincia di Roma, grazie alla sua cucina gustosa, guidata dai fratelli Alain e Nelson Rosica, chef di lungo corso che vantano esperienze in ristoranti tra i più quotati al mondo, e alla meticolosa cura dei dettagli, della qualità e della freschezza dei cibi con twist multietnici e grande attenzione alla selezione dei vini.

Il Menu immaginato per San Valentino suona così: Amuse bouche e bollicina di Benvenuto; Terrina di carni bianche gratinata; Misticanza con mosto cotto; Raviolo di zucca arrosto, salsa di brasato di manzo, nocciole; Vitello scottato, salsa al melograno e mandorle tostate, purea di tuberi.   Potpourri di desserts: Cremoso al cioccolato fondente Venezuela, salsa al passion fruit, sfoglie alle nocciole, acqua, caffè / 45,00 € p/p Degustazione di vini in abbinamento 15,00 € p/p

Via Regina Margherita –
Frascati (Roma)
(+39) 06 9419004
staff@belvedere1933.com

CACCIANI – Amore & Storia a Frascati

Una lunga storia di tavole e cucina. Parliamo del ristorante Cacciani di Frascati, che ha compiuto da poco 100 anni e non smette festeggiare a tavola. Tre generazioni, oltre un milione e mezzo di ospiti e personaggi famosi attraverso epoche, mode ed eventi. Per San Valentino il Menu suona così.

Aperitivo di Benvenuto: concia di arista al fumo, zuvcchine alla scapece e menta, crostini alla provatura di pane al nero; Tonnarelli con i carciofi in tre cotture e piccola gricia; “in due davanti al camino” con manzo, salsiccetta artigianale, scamorzine e frittata rocchigiana; Dolce “Sweet Valentine”; caffè Mondi + abbinamento di Vini selezionati da Leopoldo Cacciani. € 120 a coppia

Info e prenotazioni – 06 942 0378 – info@cacciani.it – Via Armando Diaz 13, Frascati (Roma)

MARINO

5 sfumature di Rosso a “La Credenza” di Eleonora Masella

Chef Eleonora Masella ribattezza il suo menù “La Credenza in Love” e lo dedica agli innamorati. Accanto a lei, una giovanissima esordiente e “figlia d’arte”. Si chiama Rebecca Pasquino e porta in tavola, per la prima volta, la Rebecca’s Cake “il dolce che infiamma i cuori”.

La Credenza in Love non è solo un’iperbole di parole: la buona cucina è, infatti, elemento essenziale nel gioco della passione. È complicità, piacere, sintonia dei sensi e dei sentimenti.

Una proposta che si compone di sei portate, più il benvenuto della Chef. Una scatola dei desideri che si svela poco a poco: Parmigiana di melanzane croccanti su carpaccio di gamberi rossi, Capasanta e lardo con salsa ai mirtilli e piselli; Spaghetti viola, crema di Parmigiano e polvere di pistacchio; Maltagliati, burrata, pomodorini gialli, scampo e lime; Calamaro farcito su crema di pomodoro e finocchio, vongole e olive. E per chiudere, un dolce finale: la Rebecca’s Cake piacevolissima sorpresa.

In sala, impegnato ad accogliere gli ospiti e a selezionare le migliori etichette, ci sarà come sempre Daniele Collu. L’appuntamento per buongustai e appassionati è fissato a martedì 14 febbraio – ore 20 – al ristorante La Credenza di Marino Laziale (Roma) – Info e prenotazioni (posti limitati) 380.1391267.

APRILIA

Un San Valentino DIVINO con Il Cioccolato degli Dei

Che siano fiori, cuori, piccoli scrigni d’amore o inebrianti bottiglie di profumo, l’importante è che per San Valentino siano rigorosamente di cioccolato. A questo risponde Divino, cioccolateria bean to bar di Aprilia, in cui le preziose fave di cacao selezionate da Valerio Esposito vengono trasformate dalla creatività e sensibilità di sua moglie Jennifer in deliziosi pensieri d’amore. Quest’anno accanto alle immancabili praline assortite e forma di cuore e alla rosa in vaso realizzata interamente in cioccolato e totalmente commestibile, vaso compreso, una novità: una bottiglia di profumo a forma di cuore. Questa creazione è un dolce per due persone, composto da strati di pan di Spagna e ganache realizzate con diverse monorigini di cioccolato, decorato con foglia oro da gustare insieme. Un altro modo per testimoniare un sentimento il cuore realizzato come uno scrigno apribile da riempire, a seconda della misura scelta con una o cinque praline assortite.

Divino – Via dei Lauri, 57, Aprilia. Cell. 348-6960986.

ACILIA – OSTIA

Spiga D’Oro Bakery e i dolci per gli innamorati

Per questa romantica occasione il Forno oramai celebre a Roma: Bakey Spiga D’Oro si tinge di rosso e rosa per dedicare u dolce pensiero ai propri avventori. Infatti Bakery Spiga D’Oro ogni 14 febbraio sforna, letteralmente, dolci ideati per la festa degli innamorati: dai biscottini a forma di cuore, ai plumcake farciti al momento: tra le creme più golose e più scelte ricordiamo senza dubbio quella al pistacchio e la crema pasticcera.
Bakery Spiga D’Oro ha fatto molto parlare di sé durante il periodo delle feste natalizie grazie innanzitutto al meritatissimo primo premio per il miglior panettone tradizionale del Lazio presso l’evento blasonato del Palazzo Esposizioni Panettone Maximo. Già celeberrimo sui social, Bakery Spiga D’Oro trova un grande plauso nel giovanissimo pubblico grazie anche alla ormai collaudata collaborizione con il food influencer Matteo Di Cola.

Via Umberto Lilloni, 62, 00125 Roma RM Tel: 065211078. Email: spigadorobakery1995@gmail.com. spigadorobakery.it 

FIUMICINO

Valentino & Clementina

Proprio davanti alla “passerella” di Fiumicino c’è Clementina, Pizzeria di Luca Pezzetta e Jacopo Rocchi del Bar Pasticceria Rustichelli. Pezzetta gestisce diversi lieviti naturali e impasti, crea basi alte, basse e sempre nuove, lavora con idee sul pescato giornaliero che acquista all’asta del pesce di Fiumicino, direttamente dalle barche dei pescatori e/o attraverso un’intensa collaborazione con le aziende locali.

Per SanValentino Clementina ha organizzato un aperitivo speciale: martedì 14 febbraio, dalle 17:00 alle 18:30, sarà possibile festeggiare con 3 calici di vino in degustazione e 3 spicchi di pizza con crostacei fuori menu, ideati da Luca Pezzetta, al costo di 25€ e scivolare insieme nel sapore.

Pizzeria Clementina
Via della Torre Clementina, 158,
00054 Fiumicino (RM)
Telefono: 328 818 1651
www.pizzeriaclementina.it

FORMIA

Pucci&Manella: Pizza & Amore si condividono

Una serata all’insegna della condivisione e della passione è quella che Pietro Zannini, mastro pizzaiolo della pizzeria Pucci&Manella di Formia, e sua moglie Corolina Billinghurst hanno ideato per festeggiare un San Valentino fuori dai soliti stereotipi che connotano questa ricorrenza. Pietro conosce bene la potenza di questo prodotto, con il quale ha conquistato il cuore della sua compagna di vita. E se è vero che la pizza è l’essenza della felicità ecco allora un menu degustazione pensato per la serata, da condividere in allegria e spensieratezza. Bollicine a dare il benvenuto prima di lasciarsi tentare dalle sfiziosissime Montanarine con stracciata di bufala, gambero rosso di Mazzara, granella di pistacchi e zest di limone. Si prosegue con la degustazione di due pizze speciali: sapori intensi e freschi quelli della Caprese di Mare con tartare di tonno rosso, cubetti di mozzarella di bufala fresca, pepe rosa, erba cipollina che preparano il palato all’ Appassionata: ‘nduja di Bassiano piccante, fiordilatte, stracciata di bufala e fili di peperoncino. Premiato dalla guida della Gambero Rosso 2023 nella categoria Miglior Pizza Dolce, Pietro Zannini non poteva non dedicarne una a chiusura di questo speciale menu. Il Dolce degli innamorati è infatti una pizza dolce guarnita con mousse al cioccolato fondente, lamponi e crumble croccante.

Costo menu degustazione: euro 50,00 a coppia bevande escluse
Per informzioni: Pucci&Manella – SS7, 186 – 04023 Formia. Tel. 329 3393125. Pagina Facebook: www.facebook.com/pucciemanellapizzeria/

LATINA e Dintorni

Cena romantica tra vigne e natura: all’agriturismo “Seguire le Botti” il San Valentino è country chic


L’atmosfera accogliente di un agriturismo all’interno di un’azienda vitivinicola fa da sfondo a un’esperienza romantica e calda, che accoglierà gli ospiti in un’oasi felice dal mood country chic, nel cuore dell’Agro Pontino. Questi gli ingredienti della proposta di Seguire le Botti di Cantina Sant’Andrea, dove per la serata di San Valentino si potrà sperimentare un percorso gastronomico messo a punto dallo chef Pasquale Minciguerra che si apre con un Aperitivo di benvenuto con sei portate, tre fredde e tre calde, accompagnare da uno Spritz della casa. Si prosegue poi con il Cinghialetto del Circeo nel sottobosco, poi i primi – doppietta di Risotto ai carciofi di Sezze, mantuccia e salsa “cacio e ova” e Agnolotti farciti di pollo e patate al forno, serviti con il brodo delle patate e guarniti da croccantezza; Mangalica fondente, carote speziate, salsa di miele e senape. La dolce chiusura della cena è affidata al dessert Rosso di sera: una sinfonia di lampone rosa e cioccolato ruby che affida alla golosità e alla delicatezza in tinta la celebrazione dell’amore.


Per informazioni: Agriturismo Seguire Le Botti – Cantina Sant’Adrea – Strada del Renibbio, 1720, 04019 Borgo Vodice LT. Tel. 327 928 8739.

Un San Valentino Vistamare

Quale modo migliore per festeggiare San Valentino se non quello di fermare il tempo e tuffarsi in una favola? Regalarsi una cena dove il mare si tinge di tutti i colori del cielo facendo da sfondo alle isole pontine, in un luogo in cui tutto il rumore, lo stress e la quotidianità rimane fuori. Il Vistamare, ristorante finedining del Fogliano Hotel New Life di Latina, si prepara così ad accogliere gli ospiti di questa particolare serata con un romantico menu ispirato al territorio e alle sue eccellenze. Dopo una bollicina di benvenuto lo chef Giovanni D’Ecclesiis ha pensato a: Wafer di sesamo tartare di mazzancolla e alga nori, Tartelletta al pepe nero, porro e lenticchie soffiate, Macaron al wasabi, zenzero e soia e Capasanta, topinambur, cardoncelli e chorizo; Gambero rosso dei Cuori Ripieni; Risotto “d’Amare” con barbabietola, caprino e nocciole tostate; Branzino al trancio, panaché di verdure e beurre blanch al finocchietto. Il dolce? Come nelle favole, con cioccolato bianco, visciole di Sermoneta e pinoli. Per coloro che decideranno di regalarsi un San Valentino da sogno la possibilità di optare per tre diversi pacchetti soggiorno nelle stanze con vista sul mare del

Fogliano Hotel New Life – Pacchetti e costi:
Il Vistamare cena euro 80,00 bevande escluse p.p.
Soggiorno classic room: aperitivo di benvenuto in camera, prosecco&frutta fresca e cena romantica al Vistamare euro 280,00
Soggiorno in junior Suite: aperitivo di benvenuto in camera, prosecco&frutta fresca, cena romantica al Vistamare euro 380,00
Soggiorno Jacuzzi suite: aperitivo di benvenuto, coccole in Jacuzzi idromassaggio, selezione di finger food, prosecco& frutta fresca, cena romantica al Vistamare euro 480,00


Per informazioni: Hotel Fogliano – Piazzale G. Loffredo – Latina. Tel. 0773 273418. www.ilfoglianohotel.it

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L’amore è nell’aria, e Roma sa essere romantica oltre le aspettative. L’amore è nell’aria, e Roma sa essere romantica oltre le aspettative. Che i Vostri programmi di San Valentino prevedano festeggiamenti in coppia o con amici, il 14 febbraio non mancano esperienze indimeticabili da vivere, perchè la città offre una serie di opzioni tra cui godersi una cena d’atmosfera nei migliori Ristoranti della Capitale, Dolci con Sorpresa, Spettacoli e Musica dal Vivo, Spa e Aperitivi, Avventure di Coppia tra Voli privati e lanci in paracadute, scenografie da Film e Videomapping. Tutto a portata di click!

SAN VALENTINO STALLARE

Un San Valentino in chiave Pop con adrenalina annessa al Rome Cavalieri & la Cena a La PERGOLA*** di Heinz Beck

Spensieratezza, energia e quel pizzico di follia che hanno caratterizzato gli “sweet Sixties”, periodo che ha visto la nascita dell’hotel, che proprio quest’anno compie 60 anni. Per chi voglia stupire il proprio partner La Pergola di chef Heinz Beck, unico tre stelle Michelin della Capitale, è sempre una meta sicura. Chef Beck delizierà i propri ospiti con Capesante con cicoria rossa, crema di mandorla, salsa ai semi di chia e cavolo nero, Tortellini ripieni di broccoli selvatici con frutti di mare e bergamotto liofilizzato e il Dessert di San Valentino. Il tutto accompagnato dalla impareggiabile selezione di vini dalla cantina del ristorante che vanta oltre 70.000 bottiglie, e reso ancora più romantico dall’accompagnamento musicale dal vivo, degna colonna sonora alla vista ineguagliabile e alla delizia del gusto.

Anche un aperitivo al Tiepolo Bar romantico è sempre una buona idea tra note di Vodka, mirtilli e lamponi. Per una cena ispirata agli anni ’60 la scelta è invece il Ristorante Uliveto, che propone una serata in spensieratezza e allegria. Il menù dell’Executive Chef Fabio Boschero si declina in piatti tra cui la “Coquille St. Jacques su cremoso di Topinambur e tartufo con salsa Chardonnay” o il “Filetto alla Wellington e la sua salsa con sensazione di senape al miele, soffice di patate al burro erborinato”. E per concludere, il dessert di San Valentino “Baci di Passione”, dell’Executive Pastry Chef Dario Nuti, una delizia al cioccolato bianco e yogurt lime con frutti di bosco e litchi. Dopo cena, l’accompagnamento musicale saprà dare lo sprint ideale per un’allegra serata danzante.

Anche la Gran Spa Club coccola gli innamorati con la sua piscina interna, mentre, per un amore da brividi, c’è un’esperienza davvero avventurosa: le adrenaliniche attività proposte da Italy Adventure. Ovvero un coraggioso lancio in paracadute in tandem, con annesso reportage foto e video, per suggellare ad alta quota l’amore eterno, oppure un dolce volo sincronizzato di coppia , nel silenzio della natura e con cielo e il vento a fare da cornice ad un momento unico. E per i meno spericolati, che non vogliono però rinunciare al brivido dell’altezza, un volo privato in elicottero per osservare dall’alto la magnificenza della Città Eterna.

Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel
Via Alberto Cadlolo, 101 – 00136 Rome Italy
Tlf: +39 06 3509 1 – E-mail: ROMHI.GuestServices@waldorfastoria.com

RISTORANTE IL PAGLIACCIO** – PARALLELS EXPERIENCE

Due Stelle Michelin, membro di due prestigiose associazioni internazionali come Relais & Chateaux e Les Grandes Tables du Monde. Il Pagliaccio di Chef Anthony Genovese può vantare i più importanti riconoscimenti italiani e internazionali, ma sono l’anima del ristorante e la sua continua e inarrestabile evoluzione a garantire a ogni commensale un’esperienza autentica e memorabile. Il progetto ideato dal ristorante Il Pagliaccio per un’esperienza unica è Parallels Experience, “Un ristorante dentro un ristorante”. Chi sceglie Parallels Experience verrà condotto in una saletta privata, riservata ad un numero massimo di 6 ospiti, tutti intorno ad un tavolo. La saletta dedicata gode di assoluta riservatezza e di un servizio

con personale dedicato, che accompagnerà il cliente dall’inizio alla fine dell’esperienza. Sono stati appositamente realizzati calici, posate e tovaglioli, così come grande attenzione è stata rivolta allo studio delle ceramiche. Parallels Experience è un viaggio nel mondo del gusto comodamente seduti in un ambiente intimo e privato. È dinamismo, è coinvolgimento, è sperimentazione attiva. Riservare l’esperienza Parallels è semplice. È però necessario, nella sezione Prenotazioni, fare attenzione a distinguere tra le due diverse sezioni, Main Room (la sala principale del ristorante, dove rimangono fruibili i 4 classici percorsi: Circus, Orme, Terrae, Intermezzo) e Parallels Experience.

Ristorante Il Pagliaccio / Via dei Banchi Vecchi, 129a – 00186 Roma (RM) / info@ristoranteilpagliaccio.com / www.ristoranteilpagliaccio.com/ristorante/

ENOTECA LA TORRE – VILLA LAETITIA**

Nel panorama dell’alta ristorazione capitolina, in una location unica nel suo genere, il ristorante insignito di 2 Stelle Michelin, Enoteca la Torre a Villa Laetitia è la massima espressione di eleganza, professionalità ed alta cucina. La cucina dello chef Domenico Stile presenta piatti raffinati, colori esplosivi, tecniche all’avanguardia e sapori concreti. Sono la firma di questo giovane e talentuoso chef che ha trovato in Enoteca la Torre la sua

nuova casa, una casa accogliente con cui ha creato un connubio indissolubile. Per la cena di San Valentino, nella cucina dello chef Domenico Stile viene presentato un percorso di degustazione ideato per festeggiare il giorno degli innamorati, partendo da un calice di benvenuto di Champagne Ruinart Blanc de Blancs Brut.

MENU DI SAN VALENTINO: Benvenuto dello Chef; Ricciola, pompelmo rosa e zucca; Risotto alla rapa rossa, mela verde, arachidi e astice blu; Ravioli al cinghiale, mela annurca e fieno; Baccalà, verza, noci e cannella; Uovo, taleggio di bufala, tartufo nero ai sentori di sottobosco; Manzo alla Partenopea, radice di prezzemolo e pinoli, Finta castagna, kefir e mandarino, Dolce passione

250 euro a persona con calice di benvenuto / Per info e prenotazioni: 06 45668304 / Enoteca La Torre Villa Laetitia / Lungotevere delle Armi, 23 – 00195 Roma (RM)

San Valentino e un menu “al bacio” al Ristorante MOMA*

Cena a lume di candela nel segno dell’alta qualità gourmet per chi sceglierà di festeggiare San Valentino al Moma, ristorante capitolino, 1 stella Michelin, dei fratelli Gastone e Franco Pierini. Il ristorante, presente nel pieno centro della città eterna e vicino a via Veneto (strada che fu teatro della Dolce Vita tra gli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta), proporrà per la serata degli innamorati e per il giorno più romantico dell’anno un menu al bacio dal sapore stellato e dal giusto equilibrio in cucina, con piatti preparati dalla brigata capitanata dallo chef Andrea Pasqualucci. Al tavolo per due del locale guidato dallo chef stellato arriverà, tra le diverse e prime portate proposte come apertura del Valentine’s Day, Caviale Oscietra e panna acida, seguiranno Raviolini di baccalà e consommé di cipolla e Rigatoni, rapa rossa, Gorgonzola riserva e Pimpinella. Tra i secondi, Costina di manzo, fondo alle visciole e radicchio e per dolce Cake al cioccolato fondente, rosa canina e lampone.


Costo della serata: 180 euro a persona. È proposto un wine pairing con cinque calici al prezzo di 70 euro a persona
Per informazioni: Moma, via di San Basilio, 42, Roma. Tel: 06-42011798. Sito: www.ristorantemoma.it

INTERMEZZI GASTRONOMICI a Tema Amore

Dall’aperitivo alla cena: Terrazza Les Ètoiles

In occasione del 14 febbraio alla Terrazza Les Ètoiles, ristorante dell’Hotel Atlante Star di Roma, sita tra Borgo Pio e Prati, con una vista a 360 gradi sulla città, presenta l’innovativa formula dell’aperitivo studiata ad hoc per la ricorrenza più romantica di sempre, a partire dall’eslusivo drink “Golden Hour”, appositamente ideato per celebrare la vista spettacolare che la terrazza regala su San Pietro nell’ora migliore, quella dorata del tramonto, da condividere col proprio partener, insieme alle pietanze elaborate dallo chef William Anzidei: Roché di baccala, basilico e spuma alla pizzaiola, Tartare di salmone, fragola e vodka, Pata Negra, Focaccia Genovese, pomodorini, origano e olive, e per finire Cuore alla passione, cioccolato bianco e fava Tonka. Per chi invecce non volesse rinunciare al romantico rito della cena a due, il menu del 14 febbraio si apre con un benvenuto, lo speciale drink “Golden Hour”, per poi partire con il Calamaretto nero croccante e spuma alla marinara, seguite dalle Capesante, radicchio di Treviso e balsamico stravecchio; si passa poi al Fagottino, baccala e tartufo, che anticipa il Rombo ai pomodorini confi t e maggiorana, crema di topinambur. La chiusura è affidata al Cuore alla passione, cioccolato bianco e fava Tonka.

Costo aperitivo: euro 60 a persona
Costo cena: euro 150 a persona (vini esclusi)
Per Informazioni: Terrazza Les Étoiles – Hotel Atlante Star – Via dei Bastioni, 1, Roma. Tel. 06-686386. Sito: www.terrazzalesetoiles.com

Hotel Hassler sublima l’amore con l’afternoon tea e un mondo di cioccolata

Grande festa anche all’interno dell’iconico Hotel Hassler che per questo 2023 ha deciso di dedicare la giornata di San Valentino non solo alla celebrazione delle coppie, ma a una visione universale di amore. All’interno delle camere e delle suite, gli ospiti troveranno infatti un vero e proprio mondo di cioccolata, colpito dal dardo di Cupido. Una coccola golosa da assaporare negli eleganti alloggi dell’hotel.
Inoltre, negli incantevoli spazi del Salone Eva, gli ospiti, ma anche la clientela esterna, avranno la possibilità di trascorrere qualche ora di relax nel corso del pomeriggio per il San Valentino Afternoon Tea. L’executive chef Marcello Romano e la pastry chef Martina Emili hanno infatti ideato un menu, dolce e salato, da abbinare alle più esclusive miscele di tè. Si partirà dal Cuore di yogurt con lamponi e licis per poi passare alla Cheesecake al frutto della passione e alla torta Red Velvet. Per gli amanti del salato non mancheranno i Maritozzi con salmone affumicato e il Crostino di patate con crema piccante, o ancora il Croccante ai semi con pesce spada e burrata. L’Hassler Bar, inoltre, proporrà per l’occasione un drink esclusivo, Eros, a base di Chambord, purea fresca di lamponi, vodka e sweet & sour.

Costo: 32 euro a persona
Per informazioni: Piazza della Trinità dei Monti 6, Roma. Tel. Sito: https://www.hotelhasslerroma.com/it/home

Il San Valentino dolce/piccante de Il Marchese Roma

Questo salotto capitolino è uno dei luoghi ideali per celebrare l’amore così come l’unione tra cibo & mixology. Daniele Roppo, chef, per SV ha previsto per i clienti una coccola di fine pasto creata ad hoc. Un dolce al cioccolato aromatizzato al peperoncino con un cuore di lampone e cocco. Una monoporzione che renderà la parte conclusiva della cena del 14 febbraio ancora più romantica perché i piccioncini potranno condividerla con due cucchiaini per rendere più intima e speciale l’esperienza. Dolce piccante che unisce, insieme, i due aspetti fondamentali dell’amore.


Per informazioni: Il Marchese – Via Di Ripetta, 162, Roma. Tel. 06.90218872. Sito: www.ilmarcheseroma.it

Amore e Psiche: un dolce da condividere per celebrare l’amour da Madeleine – Salon De Gastronomie

Il bistrot in stile parigino del quartiere Prati di Roma, per il giorno più romantico dell’anno proporrà un dolce speciale, ideato e realizzato dalla pastry chef Francesca Minnella da assaporare insieme alla propria metà direttamente all’interno del locale, come dessert al termine di un pranzo o una cena indimenticabile grazie ai piatti dello chef Simone Maddaleni, o in versione take away. Si tratta di Amore e Psiche: un cuore scomposto in due tacos di pasta frolla. Una parte, Amore, sarà al gusto di lampone e peperoncino con mousse di cioccolato fondente. L’altra, Psiche, avrà un ripieno al passion fruit e mou salato con mousse al gusto di nocciola e vaniglia.

Per informazioni: Madeleine Salon De Gastronomie – Via Monte Santo, 64, Roma. Tel. 06-3728537. Sito: https://madeleinerome.com/it/

CENE DI SAPORE & D’ATMOSFERA

Cena romantica, SPA e soggiorno nelle scenografie da Cinema di Palazzo Montemartini, A Radisson Collection Hotel 

Una cena gourmet per festeggiare San Valentino in un set cinematografico. È questa la scenografia che lo chef Alessandro Tognacci ha immaginato per il menù per la speciale occasione che suona (dolcemente) così: tartare di tonno profumata agli agrumi, aria di olive taggiasche e composta di cipolle; baccalà in tempura nera, lampone e puntarelle; risotto alle bietoline, cozze e pomodorino giallo; trancio di ombrina, crema di patate e salsa alla cacciatora “Japanese style”; mousse al cioccolato fondente, arancia e peperoncino (€90 a persona escluse bevande).

Ma a Palazzo Montemartini sarà possibile coronare la serata d’amore con un soggiorno tra camere e suite, ognuna diversa dall’altra, tra le quali spicca la Skylight Suite che offre la possibilità di dormire sotto le stelle, grazie al suggestivo tetto di cristallo: la proposta include la prima colazione, fiori, fragole e champagne in camera, la Spa Caschera e il late check out (prezzo in base alla camera, suite o experience scelta).

Largo Giovanni Montemartini, 00185 Roma RM / Telefono06 45661

San Valentino da film: sui tetti della via della Dolce Vita al Flora Rooftop Terrace

Anche la splendida terrazza del Rome Marriott Grand Hotel Flora, circondata dalle bellezze della Città Eterna, si potrà celebrare la serata di San Valentino con un menu esclusivo ideato dallo chef Massimo Piccolo. Si partierà con la Tartara di tonno con crema di avocado al lime abbinata al Francacorta Primus, Franca Contea. Si passerà poi alle Mezze maniche al ragù di crostacei con crema di sedano rapa, accompagnata da un calice di Chardonnay Forchir. L’Ombrina in guazzzetto con patate novelle, abbinata al Sauvignon Forchir, lascerà dunque il posto al dessert: la Tartelletta con frutto della passione e lamponi di bosco servita con il Moscato Zagara Marchesi di Barolo.
Il costo del menu è di 85 euro a persona. Al termine della serata, al costo di 15 euro, sarà possibile assistere al dj set con drink incluso.

Per Informazioni: Flora Rooftop Terrace – Rome Marriott Grand Hotel Flora – Via Vittorio Veneto 191, Roma. Sito: https://www.marriott.it/hotels/travel/romdt-rome-marriott-grand-hotel-flora/

Note agrodolci e piccanti: è il San Valentino da Settimo – Roman Cuisine & Terrace del Sofitel Rome Villa Borghese

Nell’oasi urbana di Settimo, rooftop del Sofitel Rome Villa Borghese, lo chef Giuseppe D’Alessio ha ideato due menu per accompagnare la serata che magicamente scorrerà innanzi alla spettacolare vista sulla Capitale. Sapori mediterranei e un alternarsi di note agrodolci e piccanti è quello che troviamo nella prima proposta che si apre con un Tris di mare cotto e crudo seguito da Crudo di gamberi rossi, caviale di salmone, cetriolo agrodolce e gel all’arancia. Si prosegue con il Tortellone ripieno di astice, stracciatella di Bufala, peperoncino e ristretto di pomodoro e con il Filetto di rombo in pastella croccante, insalata di puntarelle, indivia e crescione con salsa agrodolce. Si chiude con la Passione piccante e cioccolato fondente, seguito da Coccole finali. Lo chef ha previsto, inoltre, un menu vegetariano altrettanto invitante.

Menu San Valentino: euro 120,00 bevande escluse. Prenotazione obbligatoria. Per informazioni: Settimo – Roman Cuisine & Terrace c/o Sofitel Rome Villa Borghese via Lombardia, 47, Roma. Tel. +39 06-478021. E-mail: h1312-re@sofitel.com

San Valentino all’Aleph Rome Hotel: Spa nel Caveau e Cena con VideoMapping

Per questa romantica occasione l’albergo si riempie di amore e lo fa con il linguaggio dei colori, scegliendo come filo conduttore del giorno degli innamorati il Magenta, simbolo di rinnovamento e colore primario in grado di trasmettere e generare amore, nonché di stimolare desideri ed emozioni.
Per le coppie amanti del benessere è il momento migliore dell’anno per godere insieme delle “Coccole Magenta” a Le Caveau by Gili Spa, il luogo ideale per celebrare il giorno degli innamorati tra il benessere e l’equilibrio psicofisico in un percorso indimenticabile che combina relax e bellezza, con un trattamento di coppia per la durata di 90 minuti con massaggio con oli agrumati e mandorle dolci, a seguire un trattamento liftante con prodotti vegani per purificare e rimpolpare la pelle. Poi hammam, una sauna e una comoda jacuzzi in esclusiva e coccole food and beverage, tra selezioni di frutta, the, tisane e bollicine.

Una cena romantica è il modo migliore per festeggiare l’amore eterno, e l’executive chef Carmine Buonanno ha ideato un menu speciale, per una serata raffinata e indimenticabile. Una declinazione di piatti ispirati all’amore e alla coppia, che prevede “Capasanta con velo di corallo magenta, spuma alle alghe e indivia arrosto”, il “Filetto di tonno
magenta, puntarelle, crema di ricotta e cialda al pistacchio” e per finire “La rivisitazione della ricotta e visciole”.
Se invece si vuole regalare alla propria dolce metà un’esperienza protesa tra il gusto e l’entertainment vale la pena di vivere l’esperienza “Le Petit Chef”, un innovativo spettacolo multisensoriale, che coinvolge l’ospite a tutto tondo, con immagini, suoni e sapori in un’atmosfera sognante e poetica.

Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton
Via di San Basilio, 15, Roma, 00187, Italia

San Valentino & le meraviglie dell’Eden

Due i menù dai nomi evocativi ideati dall’Executive Chef Fabio Ciervo, per festeggiare San Valentino presso Hotel Eden, albergo cinque stelle lusso di Dorchester Collection situato a Roma.

Il menù de Il Giardino Ristorante, incantevole oasi di tranquillità all’ultimo piano di Hotel Eden, prevede come antipasto per San Valentino Appuntamento al buio tra carpaccio di branzino e nocciola, a seguire, i Ravioli con cuore dizucca e scaglie di tartufo nero e, come secondo, il Polpo, hummus di melanzana al katsuobushi con il suo brodo e rapa rossa fermentata. Il dolce è Quando il cocco si innamora del mandarino e Caffè e piccola pasticceria. Il menù ha un costo di 180 euro a persona.

Il menù de La Terrazza, ristorante stellato di Hotel Eden, per San Valentino propone invece per iniziare il Benvenuto “Love is in the air” by Chef e il Primo appuntamento a Comacchio con rapa rossa. Come primo piatto, i Ravioli all’astice e dragoncello, mentre come secondo, La ventresca di tonno al carbone vegetale incontra il radicchio tardivo all’acqua di rose e il Petto d’anatra e arancia: un matrimonio da fare invidia. Per finire, in dolcezza, il Colpo di fulmine tra lampone e fava Tonka Caffè e piccola pasticceria.

Il menù ha un costo di 300 euro a persona. La ciliegina sulla torta è la vista panoramica che Hotel Eden offre sulla città più romanica del mondo, cornice ideale per un rendez-vous en tête à tête!

Hotel Eden
Via Ludovisi 49, 00187 Roma / Call:+39 06 478121

San Valentino come a Parigi a Le Carré Français

Un appuntamento culinario dall’inconfondibile sapore parisien, all’insegna della condivisione e dei sapori transalpini. Per la festa degli innamorati, Le Carré Français, ambasciata del gusto francese di Prati a Roma – fondata dal bretone Jildaz Mahé – propone un menu alla carta da poter degustare a scelta sia nello chalet al primo piano caratterizzato dalle calde atmosfere di montagna, sia nel bistrot tra décor e sapori all’insegna dell’esprit della Ville Lumière. La romantica proposta culinaria si apre con l’Amuse bouche a sorpresa di terra e di mare, un’ entrée di benvenuto, accompagnata da un flute di champagne per brindare a un amore spumeggiante; si prosegue con un piatto a scelta tra Tataki di tonno con salsa, sfoglia di sedano rapa e chips di fragole e Anatra su purea di barbabietola con croccante di bietolina, pere cotte nel vino bianco e polvere di cioccolata. Non manca la selezione di 4 formaggi e pane speciale che anticipa, come da tradizione tipica francese, il dolce. Un duo al gusto di pistacchio e vaniglia che richiama idealmente una coppia danzante sulle avvolgenti note di un’appassionata melodia. Costo a persona: 85 euro.

Le Carré Français / www.carrefrancais.it – Via Vittoria Colonna 30, Roma / Tel: 06 6476 0625 / costo a persona: 85 euro

San Valentino all’ Elegance Cafè Jazz Club – Cena e spettacolo


Un’esperienza unica e completa è quella proposta dall’Elegance Cafè Jazz Club, il locale di musica live con ristornate in zona Ostiense, che ogni sera allieta gli ospiti con un concerto diverso e un menu tutto da scoprire. Per San Valentino, la serata musicale è più romantica che mai con la formazione dei Métromusette, che proporranno un racconto musicale raffinato e brioso rievocando le magiche notti di Parigi, la città degli innamorati con un menu di Marco Roselli che trae spunto dalla tradizione gastronomica delle terre in cui il jazz è nato. Le contaminazioni di gusti si dispiegano in una danza di sapori a partire da una Ratatouille, per poi passare alla Battuta di manzo a la tartare, subito seguita da una Vichyssoise e julienne di seppia; Ravioli di ostrica, consommé di manzo e caviale e Cervo a la royale. Esiete anche una versione vegetariana. Entrambe le si concludono con Zabaione rabarbaro e cioccolato.


Costo cena più spettacolo: euro 110 per persona
Per informazioni: Elegance Cafè Jazz Club – Via Francesco Carletti, 5, Roma. Tel. 379-1360278. Sito: www.elegancecafe.it

Carne e Passione Rovente

San Valentino ROVENTE, con un percorso di degustazione che si apre con un benvenuto di Essenza di ribollita con cocktail Cupido. A seguire Tris di cannoli (barbabietola con mousse al tonno del chianti, di carote con fake paté di cervo, di patate con fagianella sauce), Nigiri di Vieja e Mini bun al pomodoro con roast-beef di struzzo. Come primo piatto Quadrotto di pasta fresca all’uovo con ripieno di ragù alla genovese, spuma di bufala, polvere di carota e crispy di pomodoro. Per secondo Manzo all’olio ossia manzo brasato in assoluto di olio d’oliva e coperto da polvere di plancton. Il piatto viene guarnito con cialda di mais rosso, crema di capperi e juice lie al porto, un secondo di carne creativo e insolito, perfetto per provare l’altra anima di Rovente quella che fa della ricerca il suo motore principale. Si conclude la cena in dolcezza con Love pasticcere, mini pasticceria a tema.

Costo: 70 euro a persona con pane servito con burro francese, l’acqua e il caffè / Per informazioni: Rovente – Osteria con Brace Via dei Salentini, 12, Roma. Tel: 06-490408. Sito: www.roventeosteria.it

PASTICCERIE

CASA MANFREDI: Torta e Musica

Pasticceria e caffetteria, Casa Manfredi è il punto di riferimento di viale Aventino a Roma in materia di dolce. Qui il vero must sono i croissant della pastry-chef Giorgia Proia, propone anche con farciture salate. E poi le torte, le monoporzioni e, durante le Feste, i grandi lievitati. Per tutti i giorni invece golose colazione e aperitivi, nonché grande attenzione al caffè, con miscele pregiate Lavazza in esclusiva.

Ma non tutti i giorni sono uguali, così, per San Valentino, Giorgia Proia opta per dolci da gustare mentre si è all’ascolto di una playlist super-romantica disponibile su Spotify con QR code su ogni confezione d’acquisto delle iconiche cheesecake al passion fruit o ai tre cioccolati, entrambe a forma di cuore, così come la torta ai 3 cioccolati e banana, in versione special edition 2023. Tutte le torte sono disponibili anche in monoporzione, insieme ai cioccolatini a forma di cuore da inserire anche in romantiche box con l’aggiunta di una bottiglia di champagne. (Prezzi: dai 6 € delle monoporzioni ai 40 € delle torte più grandi)

Casa Manfredi, viale Aventino 91/93 – Roma

WALTER MUSCO PASTICCERIA 

L’Amore è di tutti. Così come San Valentino e la necessità di amore, puro e sincero, che diventa un bisogno sempre più urgente in questi anni complessi. 

Per celebrare ogni forma di passione e sentimento Walter Musco, pasticceria di alta gamma, ha deciso di produrre due differenti dolci in monoporzione traducendo concetti artistici ed estetici in forma “dolce”. Il primo, il classico cuore di San Valentino, è una pralina pensata per due persone con una ganache al cioccolato fondente Macaè 62% Valrhona, caramello mou e perle croccanti.

Il secondo, “Heart”, è una monoporzione dedicata all’amore privo di differenza di genere. “Heart” è composta da una mousse al caramello salato, ha un cuore di cremoso al cioccolato Kalingo 65% Valrhona e Bourbon, un biscotto morbido ed una base croccante al cioccolato fondente e arachidi. 

Entrambe le preparazioni sono prodotte in edizione limitata e sono personalizzabili su richiesta. La vendita sarà effettuata in esclusiva in pasticceria.

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Per molti è l’alimento del futuro. Per altri un insulto alla cucina italiana. La questione è infatti molto controversa, antropologica e sospesa tra ottica nazionale e visione globale. Perchè di grilli domestici se ne possono allevare in enormi quantità, senza antibiotiotici e con un impatto ambientale minimo a fronte di elevati valori nutrizionali. Ma l’Italia sarà pronta “all’invasione dei grilli” o preferirà piuttosto”saltare” il pasto?

Oltre i preconcetti, abbiamo studiato e ne abbiamo parlato con Andrea Pasqualucci, Executive Chef del Moma – Ristorante 1 Stella Michelin di Roma e Luca Capannelli, fondatore, assieme alla Moglie, del Pastificio Artigianale Lagano – La Pasta di Roma. Approfondiamo insieme.

Dicono sappia di nocciola, che sia super proteica, senza glutine e priva di carboidrati, che abbia un colore più scuro di quella “ufficiale” (più simile a quella integrale), che sia ricca di ricca di fibre, minerali, vitamina B12 e di acidi grassi omega 3. Parliamo della Pasta di Grilli. O meglio, della Pasta prodotta con farina di grillo domestico, che alimenta polemiche di ogni sorta tra puristi della cucina italiana e sostenitori dalle ampie vedute che non disdegnano l’introduzione nelle ricette di quelli vengono definiti (in modo piuttosto fiabesco) i Novel Food.

Cosa succederà allora quando tra poche settimane troveremo al supermercato i primi spaghetti “made in Italy” prodotti e commercializzati dall’azienda torinese Italian Cricket Farm di Scalenghe (Torino), che è stata la prima azienda ad ottenere l’autorizzazione per la vendita di alimenti a base d’insetti destinati al consumo umano? Si perchè il “via libera” verrà esteso ai ristoranti, bar e bistrot e la “pasta di grilli”, oltre che sugli scaffali, potrà albergare anche nei menù.

Abbiamo quindi chiesto a Andrea Pasqualucci, Executive Chef del Moma - Ristorante 1 Stella Michelin di Roma – cosa ne pensasse.

Chef Pasqualucci, tu che sei autore di una cucina che fa di ricerca, prodotto, stagione e territorio i colori primi per esprimere la tua sensibilità gastronomica nel piatto, qual è la tua riflessione sulla Pasta prodotta con Farina di Grilli?

Credo che il limite, la resistenza a questi alimenti, sia prima di tutto culturale. Noi, da questa parte del mondo, non mangiamo insetti. La questione è soprattutto di mentalità europea. Ma va anche detto che mangiamo davvero tutto degli animali, quinto quarto in primis, essere così categorici non dovremmo.

Tra l’altro, oltre alla specie animali, non dimentichiamoci mai che ci nutriamo male in generale. Che gli allevamenti e l’agricoltura sono brutali, intensivi, e che, ancora prima di criticare l’introduzione o meno di insetti nella cucina, bisognerebbe pensare in modo più attento alla vera qualità degli alimenti che scegliamo di portare in tavola.

La Pasta di Grilli ti incuriosisce? La introdurresti nel tuo menu, magari affiancata ad una proposta più classica?

Non mi incuriosice particolarmente, ma la proverò lo stesso. Ancora non mi sono posto il problema di introdula o meno nel menù, ma la questione sarà molto semplice. Se dovesse offrire soluzioni interessanti a livello di sapore, che è l’unico principio egemone in cucina, potrei prendere in considerazione questa opportunità.

Per molti questo è il cibo del futuro. Perchè se ne possono allevare in enormi quantità, l’impatto ambientale è minimo rispetto ad altri animali come bovini e maiali, il contenuto proteico è altissimo e non si usano antibiotici per farli crescere. Ciò nonostante una ricerca condotta da Coldiretti ha registrato che il 54% degli italiani sono contrari agli insetti a tavola, il 24% indifferenti, il 16% favorevoli, mentre il 6% non risponde.

Tra le tante prese di posizione, e in vista della pasta ad hoc di Italian Cricket Farm con fatta con “100% di grillo domestico italiano”, abbiamo chiesto a Luca Capannelli, fondatore assieme alla Moglie di Pasta Lagano – giovane pastificio artigianale e di qualità a Roma – di esternare il proprio pensiero in materia.

La nostra cultura gastronomica rifiuta il pensiero di utilizzare insetti. L’apertura dalla Comunità Europea a cibi fino ad oggi considerati esotici, hanno uno scopo ben preciso, la sostenibilità ambientale in primis e l’opportunità di poter sfamare il maggior numero di persone possibile ad un basso costo. È il futuro.

Che sia un bene o un male lo scopriremo presto. Alcune aziende neonate già hanno in catalogo biscotti e altri prodotti con farine di grilli, e altre ne seguiranno.

Nell’immediato non avremo sconvolgimenti nella produzione nostrana di pasta e pane, dovremo abituarci a convivere con questi nuovi ingredienti. Probabilmente avranno lo stesso impatto che hanno avuto a loro tempo patate, pomodori e peperoncino, ora di uso comune.

Pensi di introdurre un giorno la “Farina di Grilli” nella Produzione di Pasta Lagano?

L’interesse c’è sempre. Nel nostro piccolo abbiamo sperimentato diverse tipologie di farine, dalla canapa alle super integrali o ai ceci. Per curiosità magari potremo fare una produzione con i grilli. Ma dubito che faremo mai una linea del genere, la pasta in Italia è soprattutto tradizione.

Facendo un passo indietro, sappiate che i prodotti in questione, ottenuti dalla specie Acheta domesticus, potranno essere commercializzati, come si legge sulla Gazzetta ufficiale dell’UE, “per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, datato 24 gennaio 2023, solo dalla società Cricket One Co. Ltd” a meno che “un richiedente successivo ottenga un’autorizzazione” dopo l’iter previsto dalle norme. Così come ha richiesto (e ottenuto) l’azienda torinese Italian Cricket Farm.

Nel regolamento UE vengono anche elencati gli alimenti in cui sarà possibile trovare la farina di grillo. L’ingrediente potrà essere infatti utilizzato non solo nella pasta, ma nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita. Ma anche nelle salse, nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere. Farina di grillo anche nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne.

Attenzione alle etichette dunque, perchè nei prossimi mesi sullo scaffale potrete trovare proprio accanto ai prodotti ai quali siamo abituati, alimenti ottenuti con polvere di grillo domestico. Sapremo riconoscerli? Ivan Albano, AD della società torinese, ha chiarito al Corriere della Sera Torino:

Il nostro brand sarà ben riconoscibile. Perché la nostra pasta costa 4 volte quella che troviamo nei supermercati. E la farina circa 30 euro al chilo. Il nostro, piaccia o no ai puristi, è un prodotto ecologico ad alta gamma per contenuto e purezza proteica, adatto alle diete degli sportivi, decisamente migliore rispetto alle farine tradizionali. Pertanto lo vogliamo comunicare e farlo pagare quanto davvero vale.

Un prodotto ben riconoscibile quindi e con un’ etichetta chiara per tutti i consumatori. Con il via libera di Bruxelles al consumo umano di polveri di grillo investiremo in una nuova linea produttiva. Il settore sta esplodendo di richieste.

La farina di grillo è per natura eco-sostenibile: basti pensare che bastano 1,7 kg di mangime per produrre un chilo di grilli, mentre per ottenere un chilo di carne di bovino ne servono ben dieci. Tale sistema aiuterà a contrastare la fame nel mondo: gli insetti sono infatti ricchi di proteine, vitamine e minerali. Inoltre, consumare Grilli aiuterà a mitigare l’inquinamento.

Come fanno notare Van Huis e colleghi, il bestiame occupa il 60% dei terreni agricoli mondiali e genera il 20% di tutti i gas serra del pianeta. Diversamente, l’allevamento d’insetti produrrebbe meno gas serra: 10 volte meno metano, 300 volte meno protossido d’azoto.

Secondo Albano e i suoi collaboratori, che oggi sono una decina, è arrivato il momento di abbattere «il muro di ignoranza» che è stato eretto sul consumo di grilli e larve. Anche perchè la richiesta sembra sia nettamente superiore all’offerta. Italian Cricket Farm ha infatti stretto accordi con diverse multinazionali all’estero soprattutto per integratori destinati agli sportivi perchè il mercato degli insetti commestibili nel piatto o nello Shaker oggi vale quasi un miliardo di euro nel mondo. Anzi, secondo una ricerca di Dealroom pubblicata su Bloomberg, si tratterà di un business dirompente che supererà i 4,1 miliardi di dollari entro il 2025. Saremo pronti all’invasione dei grilli? Questo non lo sappiamo, sappiamo solo che torneremo a parlarne.

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