Sara De Bellis

Mese: Maggio 2022

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La Puglia in Primavera è meravigliosa. Il “lungo ponte” del 2 giugno offre la possibilità conoscere nuove terre godendo di insospettabili ricchezze. Conversano, in provincia di Bari, è un luogo strategico per nutrirsi di bellezze e bontà pugliesi. Fino al 5 (e oltre) la città sarà un “Borgo in Fiore” con un programma ricco di attività per innamorarsi ancora di più di questa terra.

Un viaggio nel viaggio nella storia di questo tratto di Italia, attraverso attività che coinvolgono gli abitanti del borgo pensate e realizzate dall’associazione culturale SensAzioni del Sud con la collaborazione dell’Assessore alla cultura Katia Sportelli nell’ambito di Borgo in Fiore, il contenitore di eventi ideato dal Comune di Conversano e realizzato con il supporto del GAL Sud-Est Barese.

Imponenti ulivi, scorci e grandi panorami, vicoli, strade lastricate, castelli, conventi e nuovi spazi per l’arte. Un’esperienza intensa, appagante, stimolante per tornare a casa più ricchi e innamorati della Puglia.

Chi vuole avrà la possibilità di non sentirsi un turista, ma un “abitante a tempo determinato”; avrà occasione di sentirsi parte attiva di una terra ricca e antica, accompagnando il viaggio alle bontà della tavola percorrendo vie di arte, architettura e storia.

BORGO IN FIORE & il Festival delle Luci

Ritorna nella splendida cornice di Conversano, Città d’Arte nel cuore del sud est barese l’innovativo contenitore culturale di Borgo in Fiore, ideato dall’Amministrazione Comunale. Un format che unisce natura, artigianato, musica, design attraverso decine di iniziative che accompagnano la nuova stagione. Borgo in Fiore si svolge in collaborazione con fioristi, vivaisti, artisti locali, artigiani e associazioni e punta a far conoscere al pubblico gli angoli più suggestivi del
Centro Storico di Conversano attraverso la creazione di percorsi d’arte e decorazioni floreali su finestre, balconi, portoni.

Il Programma dal 1 al 5 giugno 2022

A partire dal Lumen Spring Festival, che è sempre accessibile, senza limiti di orari fino al 5 giugno, il Festival della Luce è un percorso itinerante nel centro storico e in villa Garibaldi fra installazioni luminose e creature fantastiche.

Dal 1 al 5 giugno la città di Conversano della mostra finale dei tre contest fotografici “Foto in Fiore”, “Balconi in fiore” e “Vetrine in fiore” a cura della Pro Loco di Conversano, e proprio il 2 giugno l’evento “Fashion on the Road”, shooting fotografici nel centro storico ispirati alla moda contemporanea a cura dell’Associazione Four Seasons.

Inoltre, il 3 giugno la Società Astronomica Pugliese presenterà nella Sala Convegni del Castello di Conversano la Conferenza sul tema astronomico. Il 4 giugno appuntamento invece con la natura e precisamente con l’evento “Tra natura e cultura, giornate di primavera”, in un itinerario che permetterà la scoperta di antiche cisterne di Terra Rossa passando per la Chiesa di Santa Caterina e tante strade rurali. L’escursione naturalistica è a cura dell’Associazione Natura Viva con la collaborazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Si svolgeranno invece dal 1 al 3 giugno i Laboratori di lettura creativa del I Circolo Didattico G. Falcone, dalle ore 9.00 alle 11.00 nel Chiostro di San Benedetto.

Inoltre, dal 2 al 5 giugno il centro storico farà da cornice alla Festa della Ciliegia, che prevede un ricco programma di iniziative in onore dell’oro rosso della città. Una festa che si rinnova grazie all’impegno congiunto delle associazioni Sapori in Conversano con i suoi associati Acli, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, FederAgrie e con l’associazione Kruger.

E il 5 giugno da non perdere “Castiglione nel medioevo”, la rievocazione storica proposta dall’Associazione SensAzioni del Sud e del Gruppo Storico Città di Conversano dalle ore 10.00 presso la Torre di Castiglione.

Sempre il 5 giugno, infine, ricordiamo gli appuntamenti con “I tour nella città dei Conti, Conversano tra storie e leggende”, la visita guidata dalle ore 18.00 nel centro storico cittadino a cura dell’Associazione Sud Est nel Cuore; e l’iniziativa di azione ambientale “Ripuliamo Conversano” in centro città, contrada Boschetto e sc Montecarretto curata da Mod Events.

Per approfondimenti sul Lumen Spring Festival clicca Qui!

Le Ciliegie di Conversano e la Festa della Ciliegia – 18esima edizione – dal 2 al 5 giugno a cura dell’Ass. Kruger

Patrimonio di Conversano e della Puglia intera, sono l’oro rosso di Puglia. Fanno capo proprio alla città di Conversano, differenti varietà di ciliegia che abbelliscono i terreni di questo tratto di costa italiana, fra cui la Bigarreaux, la Giorgia e la celebre Ferrovia. Quest’ultima, autoctona viene detta Ferrovia perché i primi alberi attecchirono vicino alle rotaie. Dall’aspetto grosso e di colore scuro, è solitamente la più richiesta ed è tipicamente locale, a differenza delle prime due tipologie che sono di altra provenienza.

Polpa dura e croccante, peduncolo lungo di un verde intenso, la ciliegia Ferrovia oltre alla sua bontà, vanta anche proprietà depurative ed energetiche: questo frutto è, infatti, ricco di vitamine ed è consigliato nella dieta mediterranea. Soda e resistente, si conserva per molti giorni e la sua produzione abbraccia anche i comuni del sud barese, fra cui Turi, Sammichele, Putignano, Noci, Casamassima, Gioia del Colle e Acquaviva delle Fonti.

Il tappeto di Rose all’uncinetto

Un tappeto da record, realizzato in tempi da record dalla Fondazione di Comunità d’Arte “Fili D’Arte”. 6.000 rose in tutto, declinate in 3 diverse tonalità del rosso, nel rosa, nel fucsia e nel viola, circondate da altrettante foglie e posizionata lungo il viale alberato all’interno del Parco comunale. Ogni elemento è stato realizzato all’uncinetto con punto alto e punto basso, cucito e poi fissato, tramite fascette di plastica, ad un’anima realizzata con una rete metallica. Rose in apparenza uguali, ma in realtà così diverse. Perché dietro ogni punto c’è una manualità differente, una diversa sensibilità.

Conversano – Cosa Vedere

Il Castello di Conversano, simbolo della Città, è di origine normanna. All’interno i grandi saloni e la sala nuziale del Conte Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona, detto Guercio di Puglia e la bellissima pinacoteca “Paolo Finoglio” con il ciclo pittorico della Gerusalemme Liberata; il Convento di San Benedetto di Conversano, con chiostro medievale e un cortile porticato del XVII secolo, che ospita dei reperti archeologici nella sede del museo civico. La cattedrale romanica di Santa Maria Assunta; il Polo Museale “MuseCo” e il Museo Archeologico, con i reperti e corredi provenienti dall’antica Norba, la Chiesa e il Monastero di S.S. Cosma e Damiano.

La Biblioteca

La Biblioteca ha sede nei locali storici e monumentali di un’ala dell’ex monastero medioevale di San Benedetto, in via San Benedetto n. 18 a Conversano, sede della Fondazione.

Il materiale a disposizione degli appassionati di lettura e cultura proviene da donazioni o depositi di studiosi e bibliofili, nonché di personalità rilevanti per la storia civile e sociale della nostra Regione nel Novecento.

Oltre alla grande bellezza distensiva del luogo, tante sono le attività dei “Granai del sapere”. Tra queste Lectorinfabula european cultural festival, che ha dato vita all’esperienza di Lector in Tavola, uno spazio di riflessione intorno al cibo inteso come nutrimento per il corpo e lo spirito. Utilizzare la convivialità dell’incontrarsi a tavola per discutere, comprendere le ragioni e i significati della parola “cibo”.

Per maggiori informazioni su come arrivare, dove dormire, attività all’aria aperta e percorsi in bicicletta Comune di Conversano | GALSEB | TEO VIAGGI

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A Roma, un vero e proprio unicum nel patrimonio culturale gastronomico del mondo: si chiama GARUM, Biblioteca e Museo della Cucina. Ad oggi, è la più importante, eclettica e rara collezione privata di arti e letterature culinarie esistenti in Italia che si offre, gratuitamente, al pubblico. Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16, si può attingere a piene mani a immensi bacini di conoscenza perchè come dice il Mecenate Rossano Boscolo (in copertina) la “Cultura si deve donare”.

A Roma, ai piedi del Palatino, sugli argini di terra del Circo Massimo, un palazzo di grande fascino, custode di segreti e storie di Roma antica. Proprio in questa area si ritiene infatti che fosse ubicato il Lupercale, la grotta in cui Romolo e Remo vennero allattati dalla celebre Lupa: qui sono state nutrite le radici di un popolo che ha plasmato la storia e la cultura del mondo.

Con la sua facciata iconica a foggia di sipario teatrale e quella mano in gesso che svetta sul tetto con l’indice puntato verso il cielo, chiamata dai romani “la mano di Cicerone”, questo palazzo di Roma ospita oggi il Boscolo Circo Massimo, location di Charme per soggiorni, cerimonie, feste, matrimoni, meeting, sfilate di moda, e custodisce al suo interno una collezione privata d’arte gastronomica, costituita da opere letterarie e oggetti acquisiti con cura meticolosa nel corso degli anni da Rossano Boscolo, di elevato valore affettivo, simbolico e storico, messi ora gratuitamente a disposizione del pubblico di appassionati e cultori del genere.

Credo sia importante andare a scoprire ciò che è stato fatto prima di noi, è importante studiare ciò che è venuto prima perché altrimenti non abbiamo un solco da seguire. Invece i solchi ci sono e dobbiamo seguirli, poi ci sono le modifiche, gli aggiornamenti, l’evoluzione, ma bisogna sempre ricordarsi la storia, la tradizione e i suoi preziosi insegnamenti.

Io ho cominciato con lo studio, tutto quello che ho comprato all’inizio era per studiare, perchè mi piaceva la storia della cucina e potevo solo studiare ciò che che era stato fatto prima di me.

Poi mi sono appassionato ai libri antichi, colmi di nozioni importanti, fino ad arrivare a 3500 volumi. E, quando si colleziona si ha il piacere di far vedere.

Io ho avuto tanto dalla vita, e quando si ha ricevuto tanto dalla vita bisogna essere in grado di donare, di restituire qualcosa indietro, se no non ha senso. Non si può essere egoisti e portare tutto con sé fino in fondo.

Quindi ho pensato che era arrivato il momento di dare agli altri ciò che io ho avuto la fortuna di acquisire nel corso di questa vita.

Una raccolta preziosa che si offre al pubblico, resa viva dalla quarantennale e inossidabile passione di Rossano Boscolo. Pasticcere di fama internazionale, chef, e collezionista di antichi e preziosi libri di ricette, Boscolo è anche il fondatore della Campus Étoile Accademy (ve ne avevamo parlato qui), considerata la Bocconi della Pasticceria e madre di tutte le scuole. Nel corso degli anni ha infatti “sfornato” più di 20.000 cuochi, molti dei quali pluri-stellati.

Nel Museo due piani di meraviglie. Dietro le vetrine le più varie strumentazioni che nel corso dei secoli sono state utilizzate in Alta cucina, in Pasticceria, in Cioccolateria, in Gelateria, nella Panificazione e nelle Cucine domestiche.

Dagli stampi barocchi per il gelato di primo Seicento alle cucine a gas degli anni Cinquanta del secolo scorso; dalle bellissime mezzine toscane ottocentesche alle contemporanee macchine per la pasta passando per le pentole di design del secondo Novecento. Non mancano inoltre vere e proprie chicche come il primo gioco di cucina per bambini, prodotto a Ravensburg nel 1898, o come le semplici e fascinose scodelle da desco conventuale.

Il GARUM

Il GARUM, al piano inferiore, mette in mostra le più varie strumentazioni che nel corso dei secoli si sono utilizzate in cucina mentre la Biblioteca, al piano superiore, offre un percorso didattico guidato all’interno della grande Storia della cucina con curiosità, notizie “gustose”, ricette e parole tratte dalle stesse innumerevoli rarità bibliografiche esposte: dal Platina alle prime edizioni dello Scappi e dell’Artusi; dal Menon a Careme, ed Escoffier, con un’attenzione particolare ai testi popolari e di utilizzo domestico che hanno abitato nel corso dei secoli, ed abitano tuttora, le nostre cucine.

IL MUSEO

Libri antichi e strumenti che hanno fatto la storia della Gastronomia. Uno straordinario viaggio nella storia della Gastronomia dal Quattrocento ai nostri giorni.

Qui sono in mostra le più varie strumentazioni che nel corso dei secoli sono state utilizzate nell’Alta cucina, in Pasticceria, in Cioccolateria, in Gelateria, nella Panificazione e nelle Cucine domestiche. Rarissimi pezzi da collezione e strumentazioni che spaziano dagli stampi barocchi per il gelato di primo Seicento alle cucine a gas degli anni Cinquanta del secolo scorso; dalle bellissime mezzine toscane ottocentesche alle contemporanee macchine per la pasta fino alle pentole di design del secondo Novecento. Non mancano inoltre vere e proprie chicche come il primo gioco di cucina per bambini, prodotto a Ravensburg nel 1898, le semplici e fascinose scodelle da desco conventuale o i primi stampi da Charlotte delle cucine Reali inglesi.

LA BIBLIOTECA

Il secondo piano ospita una delle più incredibili raccolte di libri antichi di cucina e gastronomia esistenti in Europa.

Una collezione che sfiora le 3.500 unità bibliografiche.
La Biblioteca occupa l’intero piano superiore dell’edificio ed offre un percorso didattico guidato all’interno della grande Storia della cucina con curiosità, notizie “gustose”, ricette e parole tratte dalle stesse innumerevoli rarità bibliografiche esposte: i libri che hanno fondato il gusto, le conoscenze e le tecniche della Gastronomia mondiale!

Abbiamo catalogato tutto il materiale, abbiamo scansionato tutti i libri, abbiamo fatto un sito consultabile per approfondire le tematiche. E tutto è totalmente gratuito.

Tutto in un posto meraviglioso, nel cuore della storia romana, nel Palatino, al Circo Massimo, dove siamo felici di ricevere persone. Un luogo meraviglioso dove poter spiegare loro tutto ciò che sappiamo sull’argomento. Noi siamo qui, a disposizione, per far capire loro la storia della Gastronomia Mondiale.

La collezione esposta contiene praticamente tutti i più importanti testi di Gastronomia stampati dal Quattrocento ad oggi, la gran parte dei quali in prima edizione. Qualche esempio? Lo Scappi del 1570, Il Rossetti del 1584, la mitica Art de Bien Traiter del 1674 (conosciuta in sole tre copie al mondo), La Chapelle del 1742, l’Appert del 1810, la prima leggendaria edizione dell’Artusi del 1891, apparentemente sopravvissuta in soli 4 esemplari non facilmente consultabili.

Vi invitiamo a visitare GARUM per rimanere affascinati dalla varietà e dalla quantità dei suoi materiali in mostra in uno dei palazzi più iconici e misteriosi di Roma, che, come ulteriore omaggio alla storia, prende il nome dalla salsa di pesce fermentato di cui gli antichi romani andavano ghiotti.

A breve presso il Garum, Biblioteca e Museo della Cucina sarà possibile non soltanto scoprire la storia della Gastronomia, ma anche gustarla.

Infatti, in collaborazione con Boscolo Circo Massimo Events. esisterà la possibilità di vivere un’inedita esperienza gastro-storica all’interno del BiblioMuseo e sperimentare il gusto delle Ricette Storiche. Maggiori Info QUI.

GARUM, Biblioteca e Museo della Cucina

Via dei Cerchi, 87
00186 | Roma | SITO |+39.391.38.46.470

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Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma (Via delle Fornaci 10 – zona Ponte Milvio), saranno oltre 90 le Pizze in degustazione nelle 14 case dedicate ai maestri pizzaioli italiani che presenteranno tutte le tradizioni della pizza: napoletana, all’italiana, romana, contemporanea, fritta, al taglio e senza glutine; supplì e frittatine di pasta firmate dal pastificio Gerardo di Nola incluse.


Oltre alle bontà “di casa” ci saranno anche Laboratori per grandi e bambini, Contest per Pizzaioli alla ribalta, Workshop ed Eventi nell’evento che arricchiranno di contenuto l’imponente Manifestazione capitolina dedicata alla parola italiana da mangiare più famosa nel mondo. Di seguito tutte le info sui Laboratori sulla varietà degli impasti, i Kids Lab, la Evo School con Pane&Olio e il Contest Stand Up Pizza. Non mancate!

La Città della Pizza sarà per tutti gli appassionati anche un’occasione straordinaria per carpire i segreti dei migliori maestri pizzaioli d’Italia. Grazie ai laboratori infatti, i pizza lover potranno seguire in prima persona, i preziosi consigli dei professionisti da mettere in pratica. 

Tra i tanti in calendario, “I Topping della pizza” che vedrà salire in cattedra Petra Antolini (Settimo Cielo), regina degli impasti, ma soprattutto dell’utilizzo delle materie prime sulla pizza; “La Pizza nel ruoto” con Alessio Mattaccini (Spiazzo) che racconterà un rito antico, una piccola meraviglia della tradizione domestica; “La pizza alla romana” spiegata da Andrea Renzi (La Mangiatoia).

“Un’offerta convegnistica e didattica – sottolinea Emiliano De Venuti, CEO di Vinòforum e ideatore de La Città della Pizza – quanto mai ricca e varia. La manifestazione infatti rimane a tutti gli effetti un momento essenziale di incontro per gli addetti ai lavori, che i questi due giorni trovano la nostra iniziativa un ideale palcoscenico di confronto.” 

Uno spazio importante sarà poi quello dato al Pane&Olio, due preziosi e antichi totem alimentari del territorio italiano. Oltre ai corsi sull’olio extravergine di oliva tenuti negli spazi dalla Fondazione Evoo School (ne abbiamo parlato qui), ci saranno tre laboratori dedicati ai più piccoli in cui grandi maestri panificatori si alterneranno parlando di pane, ma anche di cibo buono e merenda sana. I maestri panificatori coinvolti sono Federico Massimo Stocchi (Il forno degli amici), Francesco Arnesano (Lievito, pizza, pane).

Sempre per i bambini dai 5 ai 12 anni, i Kids Lab organizzati da AVPN – Associazione Verace Pizza Napoletana in collaborazione con Ooni – Forni per Pizza. Il programma è quello di dedicare 2 giorni ad insegnare ad impastare, ammaccare, stendere l’impasto in un percorso alla scoperta della vera pizza napoletana. Tutti gli incontri sono gratuiti e prenotabili in loco fino a esaurimento posti.

STAND UP PIZZA – IL CONTEST

Dopo il successo delle precedenti edizioni e grazie alla collaborazione di Luciana Squadrilli, si inaugura il nuovo palcoscenico riservato ai pizzaioli emergenti: Stand Up Pizza, il contest al quale partecipano nuovi talenti e artigiani esperti per farsi conoscere e presentare il proprio modo di intendere la pizza.

Tutti i concorrenti dovranno realizzare, “live”, una pizza con i prodotti della dispensa messa a disposizione dall’organizzazione e dai partner de La Città della Pizza, spiegando il tipo di impasto proposto e l’utilizzo degli ingredienti. La sfida prevede inoltre l’uso obbligatorio di un ingrediente a sorpresa, svelato sul momento.

A giudicare le ricette dei pizzaioli sarà una competente giuria di addetti ai lavori, composta da noti pizzaioli, chef e giornalisti.

Il vincitore di Stand Up Pizza entrerà di diritto con la sua “casa” nella prossima edizione de La Città della Pizza Roma e riceverà una fornitura di prodotti messa a disposizione dai partner.

COLPO D’OCCHIO – LA CITTÀ DELLA PIZZA ROMA 2022
LOCATION: Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, Roma.
GIORNI E ORARI DI APERTURA:
Sabato 28 maggio dalle ore 11 alle ore 24
Domenica 29 maggio dalle ore 11 alle ore 22.
Ingresso gratuito.
Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

Immagine di copertina AVPN

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Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma (Via delle Fornaci 10 – zona Ponte Milvio), saranno oltre 90 le Pizze in degustazione nelle 14 case dedicate ai maestri pizzaioli italiani che presenteranno tutte le tradizioni della pizza: napoletana, all’italiana, romana, contemporanea, fritta, al taglio e senza glutine; supplì e frittatine di pasta firmate dal pastificio Gerardo di Nola incluse.


Oltre alle bontà “di casa” ci saranno anche Workshop, Laboratori, Contest ed Eventi nell’evento che arricchiranno di contenuto l’imponente Manifestazione capitolina dedicata alla parola italiana da mangiare più famosa nel mondo. Di seguito tutte le info sui WORKSHOP dedicati alla PIZZA sui temi di attualità e business.

La pizza è un mondo vasto, sempre più ampio e concorrenziale. Aprire una pizzeria può essere un’idea di business vincente, a condizione che ogni dettaglio venga studiato con cura come scelta della materia prima e del locale, la formazione del personale di banco, forno e sala, la cordialità, lo stile e l’arredo del locale: tutte componenti concorrono alla realizzazione di un’attività di successo oltre alla ricerca della propria identità di pizza e cifra stilistica da sfornare.

Molti gli argomenti sotto i riflettori de La Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma, a cominciare dai workshop che parleranno di attualità, di business e di avanguardia nel mondo della pizza.

Apriranno le danze sul tema, Pier Daniele Seu (Seu Illuminati) e Alessandro Condurro (Antica Pizzeria Da Michele) con “Le nuove sfide della pizza”, in cui si discute di tutte quelle difficoltà imprenditoriali – dal caro-bollette, alla complessità di reperimento del personale – che rendono complicata la ripartenza.

Nel “Piacere della carne” si parlerà con Marco Manzi (Pizzeria Giotto) e Jacopo Mercuro (180gr) di come la carne è sempre più spesso protagonista sulla pizza e quale è il modo migliore per utilizzarla.

A chiudere i workshop di sabato 28 maggio sarà “Se la pizza la fa lo chef” in cui Michele Leo racconterà come gli chef sempre più spesso portano la pizza in cucina e la inseriscono in menu, ideando anche format che mettono in collegamento forni e fornelli.

Domenica 29 maggio sarà il turno di “Come il cacio sulla pizza” e di come il formaggio – tra provocazione e ricerca – si conferma sempre più un ingrediente fondamentale per la pizza. Se ne parlerà con Ivano Veccia (Qvinto) e Peppe Iaconelli.

Si continuerà con “Pizza Girls” un incontro dedicato alle donne in pizzeria che vedrà la partecipazione di Roberta Esposito (La Contrada), Francesca Calvi (Pizza 360gradi), Nausica Ronca (Nonna Nannina) e Federica Mignacca.

Si chiude con “Dal vino alla pizza: lieviti selezionati vs selvaggi” che racconterà di come la gestione dei lieviti è uno dei temi tipici che seguono il rinascimento della pizza in Italia da 10anni a questa parte, interviene Carlo Di Cristo (Foorn).

COLPO D’OCCHIO – LA CITTÀ DELLA PIZZA ROMA 2022
LOCATION: Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, Roma.
GIORNI E ORARI DI APERTURA:
Sabato 28 maggio dalle ore 11 alle ore 24
Domenica 29 maggio dalle ore 11 alle ore 22.
Ingresso gratuito.
Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

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Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma (Via delle Fornaci 10 – zona Ponte Milvio), saranno oltre 90 le Pizze in degustazione nelle 14 case dedicate ai maestri pizzaioli italiani che presenteranno tutte le tradizioni della pizza: napoletana, all’italiana, romana, contemporanea, fritta, al taglio e senza glutine; supplì e frittatine di pasta firmate dal pastificio Gerardo di Nola incluse.

Oltre alle bontà “di casa” ci saranno anche Workshop, Laboratori, Contest ed Eventi nell’evento che arricchiranno di contenuto l’imponente Manifestazione capitolina dedicata alla parola italiana da mangiare più famosa nel mondo. Di seguito tutte le info sulle serate di primavera all’insegna di PIZZA&CHAMPAGNE con RUINART.

Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma, gli appassionati di esperienze uniche e lieviti, sia da bere sia da mangiare, ci saranno i pranzi e le cene en plein air, durante le quali grandi pizzaioli d’Italia proporranno le loro pizze in abbinamento allo Champagne e alle dimensioni briose di Ruinart Rosé.

Il progetto Pizza&Champagne – realizzato in collaborazione con Molino Magri azienda mantovana a conduzione familiare da 5 generazioni vocata alla qualità e all’innovazione – prevede due pranzi e due cene, che vedranno protagonisti quattro grandi maestri pizzaioli italiani ognuno dei quali presenterà un menu speciale che accompagnerà gli ospiti in un percorso alla scoperta delle massime espressioni della pizza.

Il Palinsesto delle serate di Pizza&Champagne

Sabato 28 maggio, tra le altre, Marco Quintili proporrà la sua “Gricia in fiamme” (provola affumicata, pecorino romano, pepe cuvée, guanciale di maialino nero); mentre Giancarlo Casa la “Pizza Maggiolina” (crema di fave, primo sale della campagna romana, fave, ciauscolo e scaglie di pecorino romano). Domenica 29 maggio sarà la volta di Stefano Miozzo che allieterà gli ospiti con la “Ribelle” (Mozzarella di Bufala DOP, insalatina, filetto di salmone fumé, stracciatella, semi di sesamo tostati e perle di agro lampone); invece il sardo Cristian Tolu proporrà “Insularità” (Coulis di piselli, tartare di gambero marinato con lime zenzero e menta, stracciatella, granella di pistacchio e bisque di gambero).

Le esperienze gastronomiche saranno rese ancora più esclusive dagli abbinamenti con lo Champagne Rosé firmato Ruinart. L’eleganza, la raffinatezza e il colore delicato dai riflessi leggermente aranciati caratterizzano Ruinart Rosé. Un intrigante connubio tra rotondità golosa e piacevole freschezza, sublime espressione delle principali anime dello Champagne (Chardonnay e Pinot Noir).

“Intrigante, esotico, audace e inaspettato: è questo ciò che caratterizza lo Champagne Ruinart Rosé che, pensato in abbinamento alla pizza gourmet, la massima espressione italiana dello street food di alta qualità, è in grado di invitare gli ospiti a intraprendere un indimenticabile viaggio nel gusto”, racconta Silvia Rossetto, Senior Brand Manager Ruinart.

Una storia centenaria di eccellenza e savoir-faire con un costante impegno nel promuovere un art de vivre consapevole. L’impegno della Maison Ruinart nel preservare la natura e il savoir-faire si evince nel nuovo e rivoluzionario packaging “second skin”, completamente ecologico , nell’ottica di una sostenibilità che accompagna ogni fase di lavorazione del prodotto, dalla vigna alla bottiglia.

Attenzione, i posti per PIZZA&CHAMPAGNE sono limitati e prenotabili esclusivamente sulla sezione del sito www.lacittadellapizza.it cliccando QUI.

COLPO D’OCCHIO – LA CITTÀ DELLA PIZZA ROMA 2022
LOCATION: Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, Roma.
GIORNI E ORARI DI APERTURA:
Sabato 28 maggio dalle ore 11 alle ore 24
Domenica 29 maggio dalle ore 11 alle ore 22.
Ingresso gratuito.
Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

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Il 28 e 29 Maggio, al Parco di Tor di Quinto (Via delle Fornaci 10 – zona Ponte Milvio), saranno ben 60 i Maestri Pizzaioli Italiani presenti e oltre 90 le Pizze in degustazione assieme a Corsi, Laboratori ed Eventi Speciali che arricchiranno di contenuto l’imponente Manifestazione capitolina dedicata alla parola italiana da mangiare più famosa nel mondo.

Più che una Città della Pizza sarà un Parco della Pizza quello che verrà allestito in grande stile per l’attesa Edizione 2022 a Tor di Quinto.

A pochi passi da Ponte Milvio, con il suo suggestivo laghetto e 12.000 mq di verde troveranno spazio, sabato 28 a domenica 29 maggio, una numerosa rappresentanza dei migliori pizzaioli nazionali condirà due giorni interamente dedicati all’icona italiana da mangiare più famosa nel mondo.

“La Città della Pizza 2022 sarà un grande parco giochi dedicato alla pizza in tutte le sue sfaccettature. – dichiara Emiliano De Venuti, ideatore de La Città della Pizza e CEO di Vinòforum – Siamo entusiasti di riaprire le porte di questa magica “città” in un nuovo spazio immerso nel verde e al centro di Roma. Non vediamo l’ora di accogliere pizzaioli e appassionati, perché ora più che mai la pizza, oltre ad essere un prodotto iconico, è un vettore di cultura, tradizioni e ricerca. Perfettamente in linea con i nostri format da sempre in grado di coniugare l’aspetto intrattenimento a momenti educativi e di formazione.’’


Nel grande Parco saranno 14 quest’anno le ‘’case’’ de La Città della Pizza che ospiteranno un turn over di oltre 28 maestri pizzaioli provenienti da tutta la Penisola. Nuovi e noti volti volti che fianco a fianco proporranno le proprie specialità di pizza in diverse categorie “Napoletana”, “All’italiana”, “A degustazione”, “Romana”, “Al taglio”, “Fritta” e “Senza Glutine” per un totale di quasi 90 pizze e fritti differenti che faranno la gioia delle migliaia di pizza lovers.

Anche in questa edizione non mancheranno i “Fritti all’italiana” rappresentati dall’immancabile supplì romano e dall’iconica frittatina di pasta napoletana firmata dal Pastificio artigianale Gerardo di Nola.

Ma La Città della Pizza 2022, sarà anche ricca di laboratori per appassionati, workshop per operatori e attività che coinvolgeranno decine e decine di grandi maestri pizzaioli. Immancabili i laboratori per i bambini firmati da AVPN – Associazione Verace Pizza Napoletana in collaborazione con OONI, i forni dedicati ai pizzalovers, di cui Vi parleremo più avanti.


Tutti gli appuntamenti avranno accesso gratuito e saranno prenotabili direttamente all'interno dell’evento.


Per gli appassionati di lieviti, bollicine e esperienze uniche, ci saranno i pranzi e le cene en plein air, durante le quali grandi pizzaioli proporranno le loro pizze in abbinamento allo Champagne Ruinart Rosé.

Il progetto Pizza&Champagne, realizzato con la collaborazione di Molino Magri e accompagnerà gli ospiti in un percorso alla scoperta delle massime espressioni della pizza. Attenzione, i posti sono limitati e prenotabili esclusivamente sulla sezione del sito www.lacittadellapizza.it cliccando QUI.

Anche in questa edizione si rinnova lo spazio di Stand Up Pizza, palcoscenico dedicato a 10 pizzaioli che vogliano mettersi alla prova e conquistare nuove scene attraverso una gara in cui talento e passione faranno la differenza. Cosa si vince? Una “casa” nella prossima edizione de La Città della Pizza.

La Pizza & il Beverage

Regalerà soddisfazioni anche l’offerta beverage, a partire dalla birra artigianale firmata Baladin, con diverse etichette da abbinare alle pizze; dalla bianca alla bionda, dall’ambrata a una proposta gluten free.

Non mancheranno naturalmente le bollicine italiane, e quali se non Prosecco DOC grazia alla collaborazione con Puntocuore per un brindisi all’insegna della convivialità. Fondamentale anche lo spazio dedicato alle aziende di qualità produttrici di materie prime come farina, pomodoro, latticini e salumi, artigiani del gusto che realizzano ingredienti protagonisti delle migliori ricette di pizza.

Questo l’elenco dei maestri pizzaioli protagonisti nelle case de La Città della Pizza Roma 2022:

Daniele Vaccarella, Pizzeria La Braciera – categoria all’Italiana – Palermo
L’Antica Pizzeria Da Michele – categoria Napoletana – Napoli
Ivano Veccia, Pizzeria Quinto – categoria Frittatina di Pasta Napoletana – Roma
Carmine Donzetti, Pizzeria Donzetti Pizza&Fritti – categoria Napoletana Senza Glutine – Casandrino (Napoli)
Samy El Sabawy, Pizzeria A Rota – categoria Romana – Roma
Marco Manzi, Pizzeria Giotto – categoria Napoletana – Firenze
Salvatore Kosta, Pizzeria Foorn – categoria al Taglio – Mariglianella (Napoli)
Luca Belliscioni, Pizzeria Stacce – categoria al Taglio – Roma
Rosario Ferraro, Ros La Pizza di Rosario Ferraro– categoria Napoletana – Napoli
Mirko Rizzo, Pizzeria L’Elementare – categoria Romana – Roma
Salvatore Gatta, Pizzeria Fandango – categoria all’Italiana – Potenza
Giacomo Garau, Pizzeria Olio e Basilico – categoria Fritta – Calvi Risorta (Caserta)
Daniele Donatelli, Pizzeria 3011 – categoria all’italiana – San Giovanni Lupatoto (Verona)
Douglas Barillaro, Pizzeria Teresina La Tradizione – categoria Senza Glutine – Roma
Enzo Bastelli, Pizzeria La Rosa Pizza&Cucina – categoria Napoletana – Trentola Ducenta (Caserta)
Angelo Tantucci, Pizzeria Capriccio – categoria a Degustazione – Monsano (Ancona)
Pino Di Gaetano, Pizzeria Lievitalmente Pino – categoria Napoletana – Caserta
Raoul Rotundo, Pizzeria Fiori di Zucca – categoria Napoletana – Roma
Vincenzo Esposito, Pizzeria Carmnella – categoria Napoletana – Napoli
Savino di Noia, Pizzeria Forentum Food Evolution – categoria Napoletana – Lavello (Potenza)
Giorgio Moffa, Antica Pizzeria da Ciro 1923 – categoria Napoletana – Gaeta
Alessio Mattaccini, Pizzeria Spiazzo – categoria Fritti all’italiana – Roma
Ciro Spinelli, Pizzeria Giallo Datterino – categoria Napoletana – Villaricca (Napoli)
Mattia Lattanzio e Giovanni Giglio, Pizzeria Extremis – categoria all’Italiana – Roma
Cristian Cennamo, Pizzeria Pizze di Ricerca – categoria all’Italiana – Cassino
Alessio Muscas, Pizzeria Sbanco – categoria all’Italiana – Roma
Paolo Amerina, Pizzeria Amerina la Pizzetta – categoria a degustazione – Roma

A selezionare tutti i maestri de La Città della Pizza, provenienti da ogni angolo della Penisola, la squadra di autori composta da Emiliano De Venuti, ideatore dell’evento e CEO di Vinòforum e dai giornalisti ed esperti di pizza Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli e Tania Mauri. New entry Alessandro Tartaglia e Simone Mascagni fondatori di Al.ta Cucina, uno dei più importanti network italiani dedicati al mondo della cucina. Passione, qualità, ricerca, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione, ma anche creatività e crescita, i criteri usati per la selezione ed enunciati nel “manifesto” dell’evento .

COLPO D’OCCHIO – LA CITTÀ DELLA PIZZA ROMA 2022
LOCATION: Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, Roma.
GIORNI E ORARI DI APERTURA:
Sabato 28 maggio dalle ore 11 alle ore 24
Domenica 29 maggio dalle ore 11 alle ore 22.
Ingresso gratuito.
Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

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Arrivano le feste di Primavera che animeranno parchi e mercati romani con eventi speciali ad ingresso gratuito per godere di spettacolari fioriture, ghiotti street food, spumeggianti birre, succulente amatriciane, degustazioni di grandi artigiani nei mercati rionali, giornate mondiali della biodiversità e call to action per salvaguardare il nostro futuro che è indissolubilmente legato a quello delle api. Di seguito la top five dei migliori in programma a Roma dal 20 al 22 maggio con tutte le informazioni e i protagonisti.

Spring Beer Festival, Città dell’Altra Economia dal 19 al 20 maggio

Torna, dal 19 al 22 maggio, il Festival brassicolo più amato di Roma dedicato alle birre artigianali, nella sua location preferita, quella della Città dell’Altra Economia nel quartiere Testaccio.

Quattro giorni dedicati alla birra, alla qualità e alla spensieratezza con una panoramica dell’offerta brassicola italiana, 20 birrifici presenti, street food, musica, workshop e atmosfere di primavera a ingresso rigorosamente gratuito.

Per la sua settima edizione la manifestazione aprirà anche a pranzo, ma la formula dell’evento resta invariata, ciascun partecipante verrà munito di bicchiere celebrativo e sacca porta bicchiere. L’acquisto di birra e cibo verrà fatto con i gettoni del Festival.

L’Unione Degustatori Birre coordinerà una serie di esperienze a tema birrario coinvolgendo i birrifici ospiti. In particolare UDB organizzerà piccoli tour a tema che toccheranno 5 stand con altrettante degustazioni, preceduti da una breve introduzione al tema portante scelto per l’occasione: insomma, un vero e proprio “Beer Trail”, nuovo e dinamico approccio alla degustazione guidata.
Orari della manifestazione: 19 e 20 maggio: 18.00-02.00. 21 maggio: 12.30-02.00; 22 maggio: 12.30-00:00

La birra verrà rigorosamente servita in bicchieri di vetro, con una comoda sacchetta portabicchiere, acquistabili in cassa al costo di 3€.
All’interno del Festival troverete Birre Gluten Free che saranno segnalata sulla lista delle birre.

Non mancherà cibo di qualità e street food che accompagneranno le birre, con l’offerta vivace e variegata di: ARROSTICINI TORNERE; MAULBEERE; OMAKASE – お任せ; ALARI; GEPPOMUSICA.

Tutti giorni musica di sottofondo con dj set da orario aperitivo fino a sera e attività per i bambini più piccoli a cura di Perfareungioco, perchè lo Spring Beer Festival è un manifestazione a prova di famiglia!

Roma Flowers Park: a Via Castel di Leva la festa dedicata ai fiori e all’icona abruzzese, il 21 e il 22 maggio

A Roma c’è un posto magico, dove tra il profumo dei fiori e la natura, sarà possibile vivere una giornata fantastica insieme alla tua famiglia:

infatti il Roma Flowers Park garantisce divertimento a grandi e piccini, che potranno affrontare viaggio tra 400mila meravigliosi bulbi di anemoni italiani, ranuncoli, rose, viole cornute: oltre a tutto questo, nel weekend del 21 e 22 maggio vi si svolgerà anche la Festa dell’Arrosticino, dove potrete deliziare la tipica pietanza abruzzese tra le meraviglie del Roma Flowers Park.

Oltre agli Arrosticini, potrete pranzare nel fornito ristoro, dove ad attendervi troverete primi piatti, secondi e contorni tipici della tradizione romana (disponibili anche per celiachi)

L’ingresso, al costo di 5 Euro e gratis per i bambini fino ai due anni, vi lascerà passare un fantastico weekend, inebriati dal profumo dei fiori, mentre i vostri bambini potranno giocare e socializzare con gli altri bambini, oltre all’ampia collina in cui saranno liberi di correre e divertirsi. Ci sarà anche un’area dedicata ai pony dove sarà possibile fare piccole cavalcate.

Per tutte le donne ci sarà anche una rosa in omaggio, mentre per acquistarne altri ci sarà anche il mercatino dei fiori pronto a soddisfare ogni richiesta del botanico che c’è in voi!

“La Festa di Primavera” al Mercato Trionfale, Venerdì 20 e Sabato 21 maggio

Venerdì 20 e sabato 21 maggio al Mercato Trionfale di Roma, storico mercato rionale di Prati, 5 artigiani e produttori etici hanno deciso di organizzare “La festa di primavera” per far conoscere al grande pubblico che frequenta lo storico mercato di Prati i propri prodotti.  

Dalle 12 alle 14 sarà possibile assaggiare le proposte ideate da Giovale Formaggi, Bottega Gamberoni, Piccola Bottega Merenda, Fattoria Pulicaro e Fattoria Faraoni in una degustazione dinamica e divertente aperta a tutti e gratuita. 

I banchi protagonisti saranno: Box 242 – Bottega Gamberoni e Piccola Bottega Merenda; Box 227/228 – Giovale Formaggi; Box 197 – Fattoria Pulicaro e Fattoria Faraoni. Ogni Box presenterà assaggi legati alla primavera, proprio per mettere in luce la propria attitudine all’etica delle stagioni e alla qualità del proprio lavoro.

I Prodotti in degustazione: Giovale Formaggi- formaggi a latte crudo di produzione propria di Primavera e Vino “Esprit Garibaldien” (il vino fatto da Barraco in esclusiva per Beppe e i suoi formaggi); Fattoria Faraoni -Tartare di manzo pezzata rossa; Fattoria Pulicaro – Porchetta di maiale nero brado + Uova di gallina al pascolo con guanciale croccante e spolverata di formaggio Giovale; Bottega Gamberoni – Paste ripiene della primavera; Piccola Bottega Merenda – degustazione di Sidro.

 tra ricette classiche e proposte speciali

Da Eataly la Festa dell’Amatriciana, dal 20 al 22 maggio 2022

Da venerdì 20 a domenica 22 maggio il terzo piano del punto vendita romano a Ostiense ospiterà “La  Festa della Amatriciana” per un lungo weekend in cui la ricetta di Amatrice verrà proposta in gustose declinazioni creative, come i Tortelli ripieni di amatriciana con burrata, coulis di sedano e menta e la Lasagnetta fritta alla gricia con ripieno di guanciale e cicoria di Casadora – Pasta e Bottega; lo Gnocco riccio con sugo di pecora e lo Spaghettone all’amatriciana di Ma-Trù – Il ristorante di Amatrice.

Da Viveri Pigneto si potranno degustare le Polpettine di manzo all’amatriciana e la Rosetta con polpette di manzo, fondente di pecorino, guanciale croccante e ‘nduja e da  Bottega trattoria De Santis i Bucatini all’amatriciana e gli Gnocchi alla gricia con zucchina e menta.

E ancora Paccheri acqua e farina all’amatriciana e Maritozzo salato ripieno di ricotta di bufala, sugo all’amatriciana e pecorino di fossa da Angelina a Testaccio; Supplì all’amatriciana, Crocchè di patate con sugo di pomodoro e guanciale croccante, Frittatina di pasta con bucatini all’amatriciana da Bordo – La Pizzeria del Pigneto.

Spazio anche al Pane casareccio cotto a forno a legna con porchetta, alla Pizza bianca con mortadella e a un assaggio di pasticceria secca, crostata e ciambelline da assaggiare sul posto o da portar via di Forno Ceralli.

La proposta beverage sarà affidata al Birrificio Alta Quota con le sue birre artigianali e al Bar di Eataly con vini, bibite e birre gluten free.

La Festa della Amatriciana, grazie alla collaborazione con l’Associazione Terra di Amatrice, sarà ravvivata anche dalla presenza del Mercato dei Produttori che porteranno al primo piano di Eataly Roma le loro specialità. Sabato 20 e domenica 21 maggio, dalle ore 10 alle ore 18, si potranno degustare le eccellenze di: Forno Marini dal 1955, Panificio Amatriciano, Forno Cicconi, Casale Nibbi, Cierre distribuzione di Roberto Casale Sommati, Pastificio Strampelli, Salumificio Sa.No.

Non mancherà l’intrattenimento musicale che prenderà il via venerdì 20 maggio, dalle 20.30 alle 22.00, con il dj set di Brad Fongusto e a seguire fino alle 24.00 con Alessandro Sciarra.  Sabato 21 maggio, dalle 20.30 alle 22.00, dj set di Marco Colozzo e a chiudere Dandywolly. L’ultimo giorno della manifestazione sarà animato, dalle 12.30 alle 14.30, da Beat Soup e dalle 19.00 alle 21.30 da Mister Stereo 8. 

Maggiori informazioni sono disponibili QUI.

ORARI FESTA DELLA AMATRICIANA

Venerdì 20 maggio dalle 19.00 alle  24.00 (chiusura casse 23.30)
Sabato 21 maggio dalle 19.00 alle  24.00 (chiusura casse 23.30)
Domenica 22 maggio dalle 12.00 alle 16.00; dalle 18.00 alle  22.00 (chiusura casse 22.00)

Eataly Torino, Milano, Roma, Genova: la Giornata mondiale delle Api e quella della Biodiversità, dal 20 al 22 maggio

Dal 20 al 22 maggio, le sedi di Eataly di Torino, Milano, Roma, Genova regaleranno, a chi acquista una bustina di semi Bee the Future a scelta, una paletta da giardinaggio personalizzata con grafica Bee the Future, per incentivare le persone a seminare sui balconi e terrazzi di casa i fiori amici delle api.

L’iniziativa ha lo scopo di trasmettere il messaggio che salvaguardia delle api e tutela della biodiversità sono azioni che possono partire anche dal singolo individuo e che ognuno può fare la sua parte. Inoltre, dal 20 maggio in tutti gli Eataly arriverà anche una edizione limitata di Beeopak con la grafica di Bee the Future, la pellicola ecologica realizzata con cotone e cera d’api biologici, ideale per conservare il cibo fresco più a lungo rispettando l’ambiente.

Bee the Future, progetto nato nel 2018 con la collaborazione di Slow Food e Arcoiris, sta attraversando la seconda fase che si è posta l’obiettivo di donare, entro il 2023, 10 milioni di semi amici delle api a Enti, Comuni e associazioni impegnate nella cura del verde urbano e a chiunque voglia aderire al progetto e battersi per questa giusta causa. In questo primo anno sono stati donati oltre 4 milioni di semi destinati alle aree verdi di Milano, Torino, Roma, Piacenza, Genova e Pollenzo (Cn). Un piccolo gesto dal grande significato in difesa della biodiversità del Pianeta.

Contenuti Extra: I progetti nelle Città

Passando dai campi agricoli alle città con l’obiettivo di tutelare l’ecosistema degli impollinatori negli spazi verdi urbani, i semi di Bee the Future sono già stati seminati in sei diverse città.

Eataly Torino Lingotto, dopo l’inaugurazione del 2021, prosegue le attività didattiche per i più piccoli nel vicino spazio del “Bee Garden, il Giardino del Rispetto”, un angolo verde completamente riqualificato, realizzato in collaborazione con Green Pea, e destinato alla biodiversità, dove trovare fiori e piante che contribuiscono alla salvaguardia degli insetti impollinatori. È stata inoltre realizzata un’area didattica per la semina e delle sedute a forma di celle esagonali per offrire un angolo di relax alla comunità del quartiere Lingotto. I semi di Bee the Future hanno poi arricchito l’“Or-TO urbano di Nizza Millefonti” e soprattutto hanno dato il via a una importante sinergia con gli Orti Metropolitani di Torino in collaborazione con Apes Apicoltura di Ariele Muzzarelli per la semina in altri sei orti della città: “Innesto”, “St’Orto”, “Barriera Rete Agro”, “Generali”, “Bunker” e “Raffinerie”.

A Pollenzo (Cn) è nata un’occasione unica frutto della collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche che ha portato alla semina di un orto sperimentale e di un orto didattico e all’organizzazione di attività con il coinvolgimento degli studenti dell’Università e delle scuole primarie di Pollenzo che parteciperanno alla costruzione di bug hotel mediante l’impiego di materiali di recupero. “Sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza della biodiversità è uno dei punti centrali delle attività educative svolte nell’orto di Pollenzo e nei corsi di agroecologia del nostro ateneo, così come sottolineare il ruolo fondamentale degli insetti impollinatori che svolgono un ruolo vitale di regolazione dell’ecosistema” ci ricorda Paola Migliorini, docente di Agroecologia UNISG e coordinatrice del progetto Orti Educativi a Pollenzo.

Eataly Milano Smeraldo ha lanciato una vera e propria chiamata alle armi ai responsabili dei circa 15 “Giardini Condivisi” della città per coinvolgerli nella semina. All’appello hanno risposto il “Giardino condiviso Lea Garofalo”, il “Giardino condiviso Via Scaldasole”, gli “Orti di Via Padova”, il “Giardino nascosto Elda Iannone”, il “Giardino condiviso delle Culture”, il “Giardino condiviso Terra Rinata”, il “Giardino condiviso via Cosenza/Bovisasca”, il “Giardino Bing Greco Pirelli” e il “Giardino Oreste del Buono”. Inoltre, fino al 2023, Eataly Smeraldo continuerà a curare le aiuole di Piazza XXV Aprile, già coltivate con una selezione di fiori e piante per la salvaguardia delle api.

Eataly Roma ha dato vita a una serie di iniziative tra cui quella con il Luneur Park: attraverso i semi Bee the Future verrà donata nuova vita all’area dello “Sferorto” all’interno del parco, creando un’oasi di rispetto dove sarà possibile organizzare attività didattiche con i visitatori del parco e raccontare il progetto di salvaguardia dei fiori amici delle api. 

Anche Eataly Genova ha dato il suo contributo al progetto mediante un accordo stipulato con il Comune per piantare i semi nei giardini del Parco Storico Villa Duchessa di Galliera a Voltri dove sarà possibile dar vita ad attività didattiche e informative sui temi della biodiversità.

Eataly Piacenza sta portando avanti delle iniziative di semina e biomonitoraggio all’interno del Parco della Cavallerizza

Scrivendo all’email beethefuture@eataly.it è possibile richiedere di essere inclusi nel progetto di semina nei contesti urbani di fiori amici delle api.

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Il 14 maggio in tutta Italia sarà il “Sabato del Vignaiolo”, la giornata pensata dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) per mettere in contatto pubblico e appassionati con le realtà territoriali dei 1400 soci FIVI.

Abbiamo scambiato qualche parola con il Consigliere nazionale della FIVI Ludovico Maria Botti – dell’azienda vitinicola biologica Trebotti – che ospiterà 30 Vignaioli indipendenti di Lazio, Umbria e Abruzzo, cercando di capire l’importanza e l’unicità di questo Sindacato che ha come valori fondanti tutela, valorizzazione del territorio, viticoltura artigianale e di qualità.

1.400 vignaioli in Italia, 10.000 nel mondo. Nata già da 12 anni in Italia, la FIVI è l’unico Sindacato rappresentato direttamente dai Vignaioli nonchè quello più grande d’Europa.

Alla FIVI partecipano solo i Produttori di Vino che vendono direttamente il proprio prodotto, che non acquistano uve, ammenoché non ci siano perdite eccezionali dovute alle annate, e coloro che producono imbottigliando all’origine, cosa che piuttosto rara nel mondo del vino, e preservano il territorio.

Il sabato Vignaiolo è la prima attività a livello italiano, è un evento che vuole comunicare la nostra filosofia, il nostro impegno, perchè sono 18 eventi che si svolgeranno in contemporanea in tutta Italia.

Lo Spirito degli Eventi FIVI

Sabato 14 Maggio 2022, saranno 18 gli appuntamenti organizzati da nord a sud in varie località della Penisola dalle delegazioni locali: Nord Piemonte, Franciacorta, Trentino, Treviso, Colli Berici e Euganei, Friuli Venezia Giulia, Alessandria, Oltrepò Pavese, Modena – Reggio Emilia, Romagna, Piacenza, Chianti Classico – San Gimignano, Marche, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia Orientale e Puglia.

Tutti gli eventi saranno strutturati in modo diverso, a libera interpretazione delle delegazioni, con lo scopo di creare un’atmosfera di festa e convivialità. Il pubblico sarà accolto direttamente nelle aziende vitivinicole socie FIVI, con alcune eccezioni. Verranno proposti banchi d’assaggio, degustazioni guidate e abbinamenti gastronomici, nel modo più adatto a far conoscere la storia, i territori e i vini dei Vignaioli Indipendenti.

“Abbiamo pensato questo Sabato come una giornata di condivisione, un invito a venire a conoscerci dove lavoriamo ogni giorno, tra campagna e cantina, per incontrare il pubblico locale dei territori in cui viviamo – sottolinea Diletta Nember, vice presidente di FIVI – Per chi non ci conosce ancora, sarà un’occasione per comprendere meglio il nostro lavoro e i valori in cui crediamo; per chi invece ha già avuto modo di entrare nel mondo FIVI, una possibilità di rincontrarsi e approfondire ancora questa realtà. La nostra è un’associazione che ha come valori fondanti la tutela e la valorizzazione del territorio, attraverso una viticoltura artigianale e di qualità”.

All’interno di tutte le Cantine italiane coinvolte banchi d’assaggio, degustazioni guidate e abbinamenti gastronomici: il modo più buono per far conoscere la storia, i territori e i vini dei Vignaioli Indipendenti.

La Delegazione FIVI del Lazio

L’evento inizierà a Castiglione in Teverina, presso il MUVIS MUseo del VIno e delle Scienze gastronomiche (il più grande d’Europa nel suo genere), nel cuore della Tuscia.

Ore 9.00/12.00 Visite al MUVIS e convegno/tavola rotonda “LA LONGEVITA’ DEI VINI BIANCHI DEL LAZIO” vedrà più di 30 vignaioli ed esperti dibattere sui temi di terroir, vini vulcanici, coltivazione e vinificazione. Moderatore d’eccezione Gianluca Semprini, giornalista Rai ed esperto appassionato di vino, che accompagnerà i partecipanti verso l’imperdibile banco d’assaggio con i vignaioli e le loro migliori etichette selezionate con cura e passione di vecchie annate di vini bianchi (da 5 a 30 anni). 

Ore 12.30/18.00 – presso l’AZIENDA BIOLOGICA 3BOTTI – a due passi dal MUVIS – si svolgerà il MERCATO DEI VIGNAIOLI TRA LE VIGNE! – 30 Vignaioli, più di 150 vini tra i vigneti per conoscere vignaioli, per degustare i vini ed acquistarli direttamente dal produttore.

Ore 15,30 – 17.30 – LABORATORIO: “VITE IN VIGNA”, per conoscere da vicino la vita e le viti (varietà, portamento, potature ecc.): un modo per apprezzare le differenze tra le varietà che popolano le vigne italiane direttamente raccontate dai protagonisti, un’esperienza alla scoperta del lavoro del vignaiolo durante il germogliamento primaverile, uno dei momenti in assoluto più affascinanti dell’anno.

Ore 18,00 – 19.00 CONCERTO TRA LE VIGNE CON LA CARACCA TAMBURI ITINERANTI. Una banda di 20 musicisti farà vibrare i filari con le loro percussioni.

Durante la manifestazione tour guidati alla scoperta dell’azienda e della cantina Trebotti (vigneti, oliveto, orti, grotta etrusca, ecc.).

Lazio, Umbria, Abbruzzo e Molise “si riuniranno in 3Botti”, cosa vuol significare questa alleanza?

Vuol dire molto, questo è lo spirito diverso con cui affrontiamo questa giornata e portiamo avanti concretamente le nostre convinzioni.

Nelle mia Azienda ospiterò 30 Vignaioli, 22 del Lazio, 4 dell’Abruzzo e 4 dell’Umbria. Si potranno assaggiare più di 150 vini, si potrà parlare con i produttori e acquistare direttamente i vini. Questo è un altro impegno della FIVI, quello di accorciare la filiera per avere con il consumatore un rapporto diretto.

Quali sono, e quali sono stati, i passi e per favorire lo sviluppo di collaborazioni proficue tra Istituzioni e vignaioli?

Nel Lazio siamo cresciuti molto negli ultimi anni, io sono Delegato del Lazio, insieme a Luigi De Santis e Roberto Giacobbe, ma da pochi mesi sono anche Consigliere Nazionale.

La giornata di Sabato 14 Maggio inizierà all’interno del Museo del Vino di Castiglione, per far conoscere queste piccole realtà alle Istituzioni.

Siamo su diversi fronti, cercando di portare avanti un concetto di viticoltura giusto e corretto, sostenibile anche dal punto di vista sociale, ambientale ed economico.

Durante la Pandemia ci siamo fatti accreditare dall’Assessore regionale del Lazio al Tavolo Regionale per il Vino, siamo presenti in Commissione Europea, siamo presenti in Commissione Europea, al Ministero, in 11 regioni Italiane per preservare i veri produttori dall’industri a che acquista, trasforma e imbottiglia senza aver un legame con la tradizione e con il territorio.

Perchè è così importante “la giornata del Vignaiolo”?

Speriamo che questo sia il primo di tanti eventi. la FIVI è un sindacato diverso, abbiamo 4 persone in tutto che si occupano della segreteria. Il resto, è tutto in modalità indipendente: ci promuoviamo e rappresentiamo direttamente su tutti i tavoli di trattativa.

Questo è anche il primo evento a livello nazionale che si fa direttamente in Vigna, importante anche per dimostrare che i Vignaioli FIVI hanno le proprie Aziende, ma sarà anche un momento culturale che prevede un laboratorio in vigna, durante il quale accompagneremo gli interessati a conoscere le operazioni di questa stagione che ci coinvolgono – come il germogliamento della vite – e ci sarà anche un momento di festa e musica con una banca che si chiama “la caracca”, 20 percussionisti che verranno ad allietarci il finale della giornata tra i filari.

L’invito è quindi quello di scoprire quali sono gli eventi del Sabato del Vignaiolo più vicini a casa propria e di andare a conoscere personalmente le aziende FIVI, i produttori e i loro vini: una viticoltura autentica, che va dalla coltivazione dalla vigna all’imbottigliamento e alla vendita del vino, che nel calice esprime tutto l’amore per la terra. Per tutti gli appuntamenti in tutta ITALIA cliccare QUI. Per conoscere i Dettagli della Giornata del Vignaiolo presso l'Azienda Biologica 3Botti, Clicca QUI.

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Siamo oltre la pizza, negli stimoli per la mente, tra le sfide della contemporaneità. Un percorso degustazione di rottura, in rapporto dialettico, che sottrae e supera se stesso attraverso la ricerca di effetti di rilievo e profondità, nuovi contenuti e nuove sintesi, concretezze da mangiare ed espressività da captare. In una parola siamo da “i Masanielli di Francesco Martucci”, a Caserta. E, se si vuole capire, bisogna mollare le cime, abbandonare le certezze, cambiare approccio, fruizioni e riflessioni. 

Credo che il punto sia nelle domande che è in grado di farti porre. Mi spiego. Una pizza, nella sua accezione tradizionale, per quanto ottima, oltre l’ammirazione per la ricerca di ingredienti di nicchia, impasti e farine nobili, può riscuotere il massimo dell’appagamento del palato ma, per quanto sublime, quello rimane il suo regno, quelli i suoi confini.

Ma qui, nella degustazione di Francesco Martucci – percorribile parallelamente all’offerta più classica consacrata quotidianamente dai tanti commensali – siamo in un altro girone. Qui ci si siede e si esplorano terre ignote, senza coordinate, conquistate con audacia e pensiero, come farebbe un Re vichingo, che si muove alla scoperta di nuove assonanze gastronomiche e aderenze d’avanguardia alimentare. Si procede a ritmo in nuove dimensioni d’Arte Plastica Contemporanea.

Plastica. Una parola importante, che quotidianamente si esaurisce nell’indicazione del materiale, ma che invece ha dei significati ricchissimi. Nell’arte ciò che è “plastico” è ciò che viene modellato, che riceve una forma e la mantiene, che ha la capacità di toccare i nostri sensi.

Le arti plastiche sono infatti l’insieme di tutte le pratiche o attività che danno una rappresentazione artistica, estetica o poetica, attraverso forme e volumi. Parliamo di materia che assume tutte le forme possibili, caricandosi di significati.

Nel tentativo di trovare una risposta all’interrogativo «quali orizzonti stia esplorando oggi la Pizza», Francesco Martucci risponde con i fatti e con l’applicazione quotidiana.

Tutto inizia con le tonalità dell’amaro. Arriva un piatto nero.
Nel suo centro un cubo di focaccia asciutta, croccante. Sopra, come uno scoglio ammantato da alghe, la cicoria saltata, l’amaro vegetale. Sopra, l’essenza del riccio di mare, la sua polpa iodata. Le due dimensioni si inseguono, giocano, si scambiano le definizioni, aprono un percorso di comprensione introspettiva. Si Chiama Riccio e Cicoria.

Come per un artista, quella di Francesco Martucci è una tecnica mista su tela alveolata, lì dove lo spicchio di pizza isolato o il cubo di focaccia, fa sia da Palco sia da Sipario. E quando il morso si chiude, tutto si amalgama, lasciando ad ogni elemento la propria parte di scena.

Bufala e Capasanta. Latte e Mare. Una capasanta nuda, adagiata su un cuscino di bufala, impreziosita da plancton marino e dal polline d’api. La risultante è sofisticata, densa, il profumo penetrante, ammorbidito al palato dalla dolcezza di pepite di cipria di api operose. Intese freschezze di mare e campagna.

Poi,Sgombro e Camomilla. Per me il “Boccone Manifesto” di un nuovo modo di leggere la pizza. E’ la vetta inattesa nel viaggio dell’esplorazione dei sensi su una zattera di pizza. Piccola e forte, apre nuovi panorami e nuove modalità espressive in contrasto con il gusto corrente, tra riflessi e riflessioni sul tema. Questa è avanguardia.

Arriva. Anzi plana. Probabilmente dallo Spazio.
Si poggia sul tavolo. È lì per farsi osservare. Magnetica. Enigmatica. Pizza?
Sembra sia lei ad osservare te.

La parola pizza qui non basta più, rivoluziona il pensiero tradizionale a lei legato.

Il suo drappeggio di gel di camomilla protegge uno sgombro marinato in acqua di rose e, coprendo la pizza – un’operazione davvero inedita – getta le trasparenti basi per costruire nuove strade spinte oltre il limite. Sotto il velo ci sono poi il Mascarpone artigianale, il Sedano e scorza di limone.

Il concetto di velo, di per sé diafano, ha come caratteristica preminente quella di ammorbidire, attraverso la sua trasparenza, i contorni di ciò che avvolge. Di velare e di svelare ciò che c’è sotto. 

Questa è una “Pizza Velata”, che copre e invita scoprire ciò che c’è sotto. Il Velo. Elemento di modificazione ed esaltazione dell’identità, quinta teatrale che separa la realtà vera da quella immaginaria. Effetto di virtuosità compositiva offerto dalla duttilità dei materiali resi protagonisti.

Quando ho chiesto a Francesco “quale fosse il processo creativo che lo ha condotto a velare una pizza”, mi ha risposo così.

Velare una pizza è un’operazione completamente insolita che non esiste, bisogna farlo con criterio. Io ho immaginato un lenzuolo, qualcosa di delicato, che desse armonia, non solo effetto ottico. Pensavo alla pizza con lo sgombro crudo marinato alle rose, il mascarpone artigianale, il sedano… ma non mi piaceva.

Volevo qualcosa che quietasse la mente, che rilassasse il palato dell’ospite di fronte a questa complessità entusiasmante; così la camomilla, che è tranquillità. Così il viaggio tra i ricordi di terra, mare e giardini. Ad esempio, chi non ha mai annusato una rosa? Questa è la mia idea di interazione tra me e il cliente.

E’ con questa portata che il termine “avanguardia” trova senso. il senso di uno spirito che “guarda avanti” e per farlo non può avvalersi dei mezzi tradizionali: abbandona le convenzioni e trova la propria forma espressiva, spesso ponendosi in aperto contrasto con le esperienze artistiche passate o vicine.

Lo step successivo? Migliorarsi, sempre. Questa è la mia ossessione.

Si ritorna sulla terra con Fior di latte, Cavolo rapa fermentato, Roquefort in cera d’api, Arancia fermentata e Menta. Una bella giostra di sapori che passa dalla dolcezza della rapa all’intensità del Roquefort, poi le punta agrumata e quella aromatica della menta sono il biglietto per il prossimo giro su Fior di latte, Prugna in osmosi all’amaretto di Saronno, Fondo Bruno di Cervo e Buccia di limone, un viaggio a piedi nudi nei regali parchi casertani, tra il vigore dei cervi, il profumo dei limoni, prugne mature, e qualche nota alcolica in leggerissimo sottofondo.

Io voglio comunicare con te quando vieni a mangiare una pizza.

Poi c’è l’orto, la terra, i campi coltivati, le sinfonie vegetali in due visioni: Pomodoro San Marzano cotto per 10 ore, Pomodoro del piennolo secco, crema di soia e pomodoro, Pelle di pomodorino corbarino, origano di montagna, aglio; e Pomodoro San Marzano cotto nello zucchero di canna, misticanza di campo, menta, origano fresco, hummus di rapa rossa, Mayo senza uova al cavolfiore, capperi croccanti: Eden vegetale dal tutti possono cogliere e assaporare i frutti.

Quanto e come sei cambiato negli anni?

Da quattro anni a questa parte, tantissimo. Il lavoro mi ha sigillato. Adesso ho trovato il mio equilibrio. Sono più concreto e questo cambiamento ha fatto in modo che tanto impegno portasse le prime grandi soddisfazioni e riconoscimenti.

Prima ero molto più severo, adesso sono esigente, è diverso. Essere così severo non portava a nulla: la pesantezza stanca ed è controproducente.

Cosa auguri a questo settore?

Altri 100mila Masanielli! Il Banco è il mio regno, forse un giorno dovrò abdicare, non sarà facile, ma adesso sono troppo focalizzato a fare al meglio la pizza. La vera fissazione è piacere sempre di più, sempre a più persone. Ma non ho l’arroganza di piacere per forza.

Quando arrivi ad un certo punto ti nutri di emozioni, ti nutri della contentezza delle persone. Ne vuoi sempre di più. I soldi sono una conseguenza.

A proposito, parliamo di Gestione del Successo e gestione del Lavoro.

Avere un ruolo e saperlo gestire, è fondamentale. Bisogna avere grande lealtà, magari prima non la sapevo esprimere. Adesso si.

Nonostante il successo, rimango sempre quel ragazzo che è uscito dal rione. Ho ancora il rito di andarmi a prendere il caffè con gli amici di vecchia data. Io sono fatto così perchè ho vissuto una vita complessa.

A 10 anni già lavoravo e ogni conquista, ogni avanzamento che mi veniva concesso, era per me una conquista. Ancora oggi per me è lo stesso.

Quando facevo 7/7 non ho mai pensato di essere sfruttato, era un investimento su me stesso. Ma erano altri tempi. Sono altre generazioni. E il punto non è quanto lavorare. Si può lavorare anche quattro ore, ma in quelle ore devi dare il massimo, devi fare la differenza. Questo è il punto.

Ricette complesse da pensare. Qual è il processo creativo? Da dove vengono le tue pizze delle tue pizze?

Dal mio spazio personale, dalla mia sensibilità. Ci sono dei momenti in cui devo stare da solo, per creare. Ogni mio menu è inedito. Sto lavorando su quello estivo. Non devo godere, devi stragodere. E non ho chef che mi aiutano. Altrimenti non potrei dire “questa è la mia pizza”.

Chiude con effetto sorpresa la Montanarina, Tartare di ventresca di tonno marinata al burro di Normandia, Mayo al wasabi e Tartufo nero pregiato. Forte l’impatto perchè arriva su un teschio, che è “cielo del corpo”, elemento di unione con l’origine e la terra,‭ ‬in un rapporto di consapevolezza verso l’avanzare del tempo.

Sulla sua sommità una montanara aperta, offerta, come un cibo che, dissociandosi dalla profonda simbologia classica, affronta un tema severo con il maggior sarcasmo possibile,‭ ‬come a sfidare la fine che, in verità, fine non è mai.‭ ‬

Infatti arrivano leggiadri i dolci di Lilia Colonna, cammei di mousse e pasta frolla; idee di rosmarino, olio EVO di Coratina, zucchero, sale, grano, e ancora Gruè di cacao, pere in osmosi e pralinati di nocciola, da mangiare con le mani nell’attesa dei prossimi punti di vista e sapori d’estate, di dolci e di pizza.

I Masanielli di Francesco Martucci

Viale Giulio Douhet, 11, 81100

Caserta CE

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In occasione della sua undicesima edizione, Bererosa, la più grande manifestazione dedicata ai Vino Rosato, raddoppia il suo palinsesto con “Bererosa in Toscana”.

Sabato 14 e domenica 15 Maggio 2022, a Montecatini Terme, oltre 150 tra i migliori “Vini Rosa” d’Italia andranno in scena tra le suggestioni liberty delle Terme Tettuccio, divenute Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Come nella versione “romana” della più grande manifestazione dedicata ai Vini Rosati d’Italia (prevista per prossimo il 7 luglio 2022), “Bererosa in Toscana” si svolgerà con la formula ormai consolidata del Walk Around Tasting, che permetterà agli ospiti di degustare etichette di pregio passeggiando nelle incantevoli Terme Tettuccio di Montecatini. Immancabile poi l’offerta street food che accompagnerà i vini in degustazione, testimoniandone la flessibilità e la personalità.

“L’entusiasmo e il successo di pubblico sempre crescente che registriamo dalla prima edizione nel 2011 – racconta Francesco D’Agostino, direttore di Cucina & Vini – ci hanno spinto a portare il format in un’altra regione”.

Vino, Cibo & Libro

Bererosa in Toscana debutterà in occasione diFood&Book (ne abbiamo già parlato qui), il festival del libro e della cultura enogastronomica giunto alla settima edizione, che si terrà da venerdì 13 a domenica 15 Maggio 2022. La sinergia tra i due eventi è un’occasione di avvicinamento alle tematiche del vino e in generale dell’enogastronomia, anche da parte di un pubblico più giovane.

“Da molto tempo riscontriamo – riprende D’Agostino – un interesse deciso da parte dei giovanissimi, ovviamente maggiorenni, in special modo dal mondo femminile che vede nei vini rosa un prodotto di grande attualità”.

Sono ormai diversi anni che la popolarità dei vini rosati è in costante crescita, grazie soprattutto alla loro sorprendente versatilità.

“Il rosato italiano, fermo e mosso senza distinzione, conferma la sua poliedricità – spiega D’Agostino – sposandosi perfettamente con qualunque tipo di proposta gastronomica. Dalla pizza, alla cucina tradizionale, passando dagli hamburger per arrivare alla cucina fusion ed etnica, particolarmente apprezzate dei giovani.”

Sono inoltre disponibili convenzioni (info QUI) con alcune strutture alberghiere del posto al fine di agevolare il pernottamento e per incentivare le visite nel borgo termale.

La aziende presenti a Montecatini – elenco non definitivo

Barone Pizzini; Bortolomiol; Cantina Bolzano; Cantina Tramin; Carpenè Malvolti; Casale del Giglio; Castello di Montepò; Cesarini Sforza; Conte Collalto; d’Arapri; Ferghettina; Fratelli Berlucchi; Garofano Vigneti e Cantine; I Fauri; Il Borro; La Guardiense; La Scolca; Le Manzane; Lunae Bosoni; Marisa Cuomo; Mionetto; Monsupello; Montecappone; Mossi 1558; Muri Gries; Pasetti; Rivera; Rosa del Golfo; Ruffino; Tenuta di Artimino; Tenuta Monteti; Torrevento; Varvaglione; Vigne del Patrimonio; Vinea Domini; Zaccagnini; Olio extravergine di Oliva; Azienda Agricola Colletti; Azienda Agricola Di Nando

Bererosa in Toscana
Sabato 14 e domenica 15 maggio
Terme Tettuccio – Montecatini (Pt)
Prezzo del biglietto € 15,00 (include il calice e la sacca)
Prezzo riservato ai sommelier € 10 (necessario mostrare in biglietteria la tessera associativa)
Ingresso dalle ore 11 alle ore 19
Biglietteria online con prevendita
Informazioni: Tel. 06.98872584

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