Sara De Bellis

Mese: Maggio 2020

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La Trota – 2* Michelin – Chef Patron Maurizio e Sandro Serva – Rivodutri – (RI)

Vi può essere una grande cucina ma se questa non è supportata da un’accoglienza vera e spontanea, se non si trasmette in sala la passione e la filosofia del proprio lavoro, il ristorante non avrà un’anima”.

Ricerca dei migliori prodotti, tradizione in chiave moderna, territorio, una lunga e solida storia familiare sono le basi della cucina d’acqua dolce de La Trota che rielabora e concentra sapori sedimentati nella memoria dei fratelli Serva. Giocando sulle consistenze e le temperature con occhio attento alla leggerezza delle preparazioni, il sapiente e calibrato utilizzo delle erbe spontanee ed aromatiche, restituiscono a grandi piatti tutti i profumi delle terre sabine.

La nostra carta lascia molto spazio ai pesci d’acqua dolce perché le acque lacustri, fluviali e sorgive da secoli caratterizzano questo territorio hanno spesso ostacolato la vita e le attività delle popolazioni locali, ma il pescato per molti secoli è stato anche fonte di sostentamento primaria.

Ci sembra doveroso continuare a proporre tale materia prima nel rispetto dei luoghi e della tradizione, anche familiare, con pietanze creative e ricette rivisitate“. Nel menu Piatti storici e nuove proposte 2020 come Porcino e lumache; Carpa, maionese di rape rosse, sedano d’acqua; Bisque di gamberi di torrente, elicriso; Ravioli di patate affumicate, anguilla, genziana; Anguilla nel coniglio e viceversa e Trota fario, foie gras, pesche. 

La Trota dal 1963 – Via S.Susanna, 33 – Rivodutri (RI) – Tel. 0746 685078 info@latrota.com / sito

La Parolina – 1*Michelin – Chef Iside de Cesare – Acquapendente (VT)

Dal desiderio di coniugare l’arte della cucina con la grande accoglienza, e da quello di scoprire, stagione dopo stagione, il modo di interpretare un grande territorio nasce La Parolina, il ristorante con una luminosa stella Michelin che continua a brillare dal 2008, e che Chef Iside de Cesare e Romano Gordini hanno aperto con grande entusiasmo nel 2005.

Un’idea di ospitalità che si è rafforzata con l’apertura del Bed & Breakfast Locanda “La Letterina”, in cui l’esperienza si prolunga e si completa pernottando in camera calde e accoglienti e godersi una colazione servita in camera con panorama sulla val d’Orcia.

Da sabato 24 maggio il ristorante ha ripreso piena attività con molte nuove sorprese e ancora più spazio al territori e una proposta molto flessibile con tre menu degustazione e piatti storici: da 6 portate a € 55,00; 9 portate a € 70,00; fino a quello con 15 portate a € 125,00 o la scelta dal menu alla carta.


Per tutta l’estate iniziative giornaliere degne di nota: il lunedì è possibile portare la propria bottiglia senza pagare i diritti di tappo e la domenica l’aperitivo a € 15,00 con un calice di bollicine, degustazione di prodotti dell’alta Tuscia e sfizi firmati La Parolina.

Pranzare o cenare in questo luogo non significa soltanto regalarsi un’esperienza enogastronomica unica ma può essere anche la preziosa occasione per esplorare una zona dall’alto interesse culturale.

Un viaggio a Trevinano può offrirvi lo spunto per visitare tanti luoghi meravigliosi. Per scoprire il terriorio, clicca qui

Ristorante La Parolina Via Giacomo Leopardi, 1 / 01021 Trevinano, Acquapendente (VT) Tel.0763 717130 www.laparolina.it

Le Colline Ciociare – 1*Michelin- Chef Salvatore Tassa – Acuto (FR)

Mi aggiro tra i tavoli del mio ristorante ora immobili come sfingi che chiedono risposte ma che emanano un fascino corrotto da un tempo malato di virus. Si accavallano ricordi ma non nostalgia in questo vuoto così decadente, scuro come un nero caravaggesco da cui emerge la luce del rinnovamento. Non ho rimpianti ma una grande voglia di futuro, nuovo, innovativo. Via tutto. Mai come ora l’universo come una immensa tela bianca e infiniti colori della natura a disposizione per creare un nuovo pensiero. Ecco! Così vorrei la mia cucina e me stesso: una idea che è un pensiero che va oltre, in una dimensione dove la ragione si fonde con l’ incoscienza, perché solo così si può vedere nel fondo del proprio coraggio. Non so come ma ho fiducia nel mio credo.”

Così scriveva qualche giorno fa sulla sua bacheca facebook Salvatore Tassa, il Grande e Libero Cuciniere, “cuoco-poeta lontano da ogni moda e da ogni definizione” durante la sospensione dell’attività ristorativa data dall’emergenza Covid-19.

Questa grande parentesi ha portato nuova linfa e nuova voglia di sperimentare sapori ed accostamenti sempre attingendo al generoso territorio che lo abbraccia e che, tramite la sua visione, genera una cucina unica nel suo genere, perchè nutrita di ingredienti, di cotture e prospettive sempre nuove.

Le colline Ciociare – via Prenestina, 27 – 03010 – Acuto (Frosinone) – +39077556049 salvatoretassa.it info@salvatoretassa.it

Sora Maria e Arcangelo – 3 Gamberi Gambero Rosso – Chef Giovanni Milana – Olevano Romano (RM)

Ha riaperto venerdì 29 maggio dopo tanta attesa questo inossidabile presidio del buon gusto che si distingue per una cucina senza tempo incentrata su prodotti gastronomici eccellenti e grande sapienza nelle preparazioni.

L’attenzione, la cura, la continua ricerca di materie prime che sappiano raccontare un territorio, la tradizione culinaria laziale, il sapore delle stagioni, l’antica sapienza delle preparazioni, sono solo le principali cifre stilistiche di cui si veste la grande cucina di Giovanni Milana.

Una cucina che non smette mai di superare se stessa ed alza continuamente l’asticella senza mai anteporre la forma al contenuto. Il menu annovera piatti di contenuto mai anteposto alla forma come Fegatelli di maiale con mele e mosto cotto di Cesanese, “fini fini” alla genovese di pecora ciavarra, i mitici cannelloni della “Sora Maria”, Biancostato di bufalo di Amaseno (Fattoria Antonio Lauretti) glassato in salsa barbecue e patata al cartoccio gratinata allo Steccato di Morolo (di Massimiliano Scarchilli). Piatti che sono un inno continuo alla fisolofia di Milana incentrata sull’identità di un territorio che è fatta dagli artigiani che, come lui, reinterpretano la tradizione attraverso l’esperienza e le proprie mani.

Ristorante Sora Maria e Arcangelo – via Roma 42 Olevano Romano (RM)

Osteria del Borgo – Osteria Slow Food – Borgo di Sopra – Cesano (RM)

Un piccolo borgo, un’unica strada, un’insegna di Poste e Telegrafi. Una lavagna su cui vengono scritti i piatti del giorno. Poi la porta e l’ingresso in un mondo autentico e caldo, accogliente, rustico ma curato nel dettaglio.

La tavola sembra aspettarti, con la selezione di oli e aceti e fiocchi di sale Maldon. Poi arriva il cestino dei pani e grissini. Dal menu, schietto ed immediato, selezioni di salumi, presidi di slow food e una grande voglia di rendere omaggio alla grande cucina di contenuto e del territorio laziale: Fagioli di Sutri con le Cotichelle, Caciofiore di Columella – presidio Slow Food, Trippa alla romana; Fettuccine fatte in casa con funghi porcini e/o tartufo; Cinghiale, Carrè d’agnello e Baccalà. Grande selezione di carni, da cuocere rigorosamente alla (vera) brace.

Osteria del Borgo – Cesano (RM) – via Borgo di Sopra, 21 –www.osteriadelborgocesdano.com

In copertina / La parolina – Chef Iside De Cesare

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La novità è stata introdotta al fine di evitare di gravare sulle imprese, tenute ad adeguarsi alle nuove regole di distanziamento sociale per la prevenzione dei contagi da Covid-19: parliamo dell’ Occupazione Suolo Pubblico (O.S.P.) che prevede un 35% in più (e subito) per i dehors e l’esonero della COSAP per tutto il 2020. L’iter è semplificato e prevede tre casistiche principali. Perchè locali, bar e ristoranti con i loro spazi godibili all’aria aperta, sono tra gli elementi identificativi e caratteristici di Roma per colore, brio e bella accoglienza. La loro riapertura e potenziamento è un modo per tornare velocemente a vivere la città in sicurezza e nuova bellezza.

Più spazio subito per i dehors delle attività commerciali, turistiche e di ristorazione, oltre all’esonero dal canone di occupazione di suolo pubblico per tutto il 2020. È una delle nostre ricette per rilanciare il tessuto produttivo di Roma: ampliare gli spazi esterni a disposizione dei locali consentirà di bilanciare la riduzione di quelli interni, dovuta all’obbligo di distanziamento fisico. Una soluzione rapidissima, considerato che prima l’iter delle concessioni poteva durare mesi e mesi, soprattutto nell’area del Centro Storico. Sosteniamo la ripartenza di queste attività e le persone che vi lavorano, sempre nel rispetto della pubblica sicurezza e della tutela del patrimonio artistico capitolino”, dichiara la Sindaca Virginia Raggi.

La ratio è quella seconda la quale un soggetto privato che occupa un’area pubblica comportando il ridotto godimento di quello spazio alla collettività, debba essere oggetto di tassazione. A partire da lunedì 25 maggio, bar, ristoranti e altri esercizi di somministrazione di alimenti e bevande non solo possono procedere immediatamente ad un ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico (OSP), pari a un massimo del +35% da dedicare agli arredi esterni, ma saranno inoltre esonerati dal pagamento del Canone di Occupazione del Suolo Pubblico (COSAP) per tutto il 2020.

È il cuore della misura straordinaria approvata venerdì scorso dalla Giunta capitolina, subito applicabile in virtù di una delibera che ne anticipa gli effetti fino al passaggio in Assemblea Capitolina. Dopo il vaglio dell’Aula, questi provvedimenti saranno estesi anche alle strutture ricettive alberghiere in possesso di abilitazione alla somministrazione anche per i non alloggiati e alle casistiche di impossibilità di concessione OSP entro un raggio massimo di 25 metri dall’ingresso del locale.

L’Assemblea valuterà anche la proposta di eliminare l’obbligo per i gestori di adeguarsi al catalogo degli arredi urbani commerciali, e quella di mantenere l’ampliamento degli esterni per 12 mesi, con decorrenza dalla data d’invio della domanda.

L’iter – semplificato al massimo – prevede tre casistiche principali:

• Gli esercenti già in possesso di concessione OSP possono procedere all’ampliamento della superficie di occupazione di suolo pubblico già autorizzata fino ad un massimo del 35%, subito dopo averla comunicata al Municipio territorialmente competente, unitamente a una planimetria. La domanda di concessione sarà trasmessa, a partire da lunedì, telematicamente al Municipio sui moduli predisposti, con l’indicazione da parte dell’esercente del giorno di installazione dell’occupazione. In caso di accertamento negativo dei requisiti, l’occupazione d’urgenza deve essere rimossa entro sette giorni dalla comunicazione del rigetto della domanda.

• Gli esercenti che non siano già in possesso di una concessione OSP possono, in via eccezionale, richiedere una occupazione di suolo pubblico per una superficie massima del 35% della superficie interna del locale adibita alla somministrazione. Sempre a partire da lunedì, la domanda va trasmessa nella stessa modalità sopra indicata.

• In caso di impossibilità di ampliamento dell’OSP, o di nuova concessione in area attigua all’esercizio o confinante con quella già autorizzata, dopo l’approvazione in Assemblea Capitolina sarà possibile richiedere un’occupazione del suolo nelle immediate vicinanze del locale, entro una distanza massima pari a 25 metri di diametro dal fronte dell’esercizio, a condizione che siano rispettate le norme igienico-sanitarie relative al trasporto di generi alimentari.

Si sostanzia oggi il risultato di un mese di intenso lavoro, a dimostrazione del supporto al tessuto produttivo. Dalle aperture in termini di concessioni, fino alla sburocratizzazione e velocizzazione dei processi, lavoriamo senza sosta per dare ristoro alle attività economiche colpite da quest’emergenza senza precedenti. Il mio particolare ringraziamento va alla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma (MIBACT) oltre che alla Sovrintendenza Capitolina e alla nostra Polizia Locale, che con professionalità ed efficienza hanno collaborato alla semplificazione dei criteri necessari”, commenta Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale.

Quanto ai criteri tecnici minimi essenziali per l’istruttoria, sono già stati elaborati da una una task force composta da Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive di Roma Capitale, Soprintendenza Statale, Comando Generale di Polizia Locale e Sovrintendenza Capitolina.

Clicca Qui per le linee guida in materia di occupazione di suolo pubblico per emergenza da Covid-19 e modulistica

in copertina @elia-burelli photo

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Arriva la prima domenica di libertà e torna la voglia di assaporare nuovamente i Castelli Romani che ripartono con una marcia in più proponendo la bontà dei piatti della tradizione locale, divisi tra quelli informali di sostanza senza fronzoli, e quelli che apportano creatività, tecnica, pensiero ed estetica. Tutti però nel segno della grande qualità e dell’accurata selezione delle materie prime per restituire una fotografia quantomai fedele dei sapori del territorio. Mete sicure da segnare nel taccuino dei buongustai, arricchite da tocchi da chef, panorami, servizio e proposte vitivinicole di pregio.

Epos – Poggio le Volpi

Operativo dal 22 maggio Epos Wine&Food, il bistrot di Poggio Le Volpi dalla bellissima terrazza con vista sui vigneti che custodisce, nella sua barricaia, il ristorante gourmet Barrique, regno dello chef Oliver Glowig. Epos è un luogo di grande piacevolezza con, al centro della sala, una grande griglia dove vengono preparate e cotte le migliori carni selezionate provenienti da ogni parte del mondo. A fare gli onori di casa Rossella Macchia, che assicura il rispetto dei distanziamenti tra persone e tavoli, misurazione della temperatura all’ingresso, mascherina obbligatoria e igienizzante per le mani.

Il menu proposto è primaverile con la scelta delle materie prime di stagione. Tra le portate troviamo Tartare di branzino con avocado, mela verde e maionese agli agrumi, Fiori di zucca fritti ripieni di mozzarella e alici in salsa puttanesca, Ravioli caprese ripieni di caciotta e maggiorana in salsa di pomodorini, Fusilloni al ferro con pesto alla genovese e seppie e ancora Risotto con cozze e pecorino.

Tra i secondi Baccalà fritto con insalata di scarola riccia, olive di Gaeta e pomodorini, Polpette di vitello al limone con purea di patate e rucola fritta. Immancabili i tagli di carne con lunga frollatura, dalla Chianina al Black Angus, dall’irlandese al Kobe. Tra i dolci il Maritozzo con visciole e panna, il Semifreddo con vaniglia caramellata con composta di rabarbaro e fragole e il tortino caldo al cioccolato con gelato al vino rosso.

Epos Wine & Food – Poggio Le Volpi, Via Fontana Candida 3/C, Monte Porzio Catone (RM). Tel. 069416641. Sito

Cacciani – Frascati

Dal 18 Maggio ha riaperto Cacciani, che da quasi 100 anni propone una cucina creativa nel rispetto della tradizione e delle stagioni.

Oggi ancora più spazio in sicurezza nelle sale, così come sull’ampia quanto suggestiva terrazza panoramica, per raccontare, tra argenterie, porcellane pregiate e fiandre delicate, una lunga storia costruita sulla continua voglia di migliorare.

Punto di riferimento sicuro per ritrovare ricette storiche e sperimentare nuovi connubi di sapori, nel nuovo menu di Primizie di Primavera troverete L’uovo croccante con asparagi cotti e crudi (dal 2019); Il crostino “alla provatura” su pane fatto in casa “al nero” (dal 1990); La Porchettina frascatana con misticanza e cruditè (dal 1922); Gli strangozzi di farro con le zucchine in fiore e piccola gricia e spuma allo zafferano (dal 2009); I tonnarelli artigianali “a cacio e pepe” (dal 1922); L’abbacchio a scottadito con cicoriette (dal 1922); La Vignarola: carciofini di Sezze, fave al guanciale, pisellini al prosciutto (dal 1954). Rimane attivo il servizio di asporto e delivery con menu speciale dedicato a 40€.

Ristorante Cacciani, via A. Diaz, 13 – 00044 Frascati (Roma) Tel: 06.9401991 06.9420378 E-mail: info@cacciani.it

Ristorante Belvedere dal 1933

La sfida è quella di innovare rispettando la tradizione culinaria del Lazio. “Questa terra meravigliosa che porto nel cuore, con la sua storia antichissima e al contempo viva e in costante evoluzione, rappresenta per me un incessante fonte di ispirazione e di idee. La qualità dei prodotti tradizionali di questo territorio è altissima, ed è proprio la qualità a costituire per me il presupposto di una cucina volta a modulare le infinite varietà che i cibi locali ci offrono – così Racconta Alain Rosica, Chef di origine venezuelana con un twist di Abruzzo – Venendo da un paese molto diverso, la mia curiosità è ulteriormente amplificata e mi ritrovo a scoprire costantemente veri e propri tesori gastronomici, che mi si rivelano come inaspettate e continue sorprese.

Il menu, oltre alle proposte più tradizionali, riserva sempre qualche sorpresa come gli ultimi Pollo huli huli e i Ravioli di assoluto di carote, calamari arrostiti salsa agli agrumi, Mini burger di sfoglia di agnello, Cacio e pepe A/R Roma Caracas. La cucina è guidata dai fratelli Alain e Nelson.

Coperti: attualmente 24 terrazzo + 24 interni. Fra 10 giorni 40-50 esterni al terrazzo muretto Orario cena: 19:30-23:00 tutti i giorni tranne mercoledì
Pranzo solo Sabato e Domenica dalle 12:30-15:00 Delivery solo a menù fisso ed eventi a tema per riunioni private tipo: tacos e tequila con live cooking e drinks, oppure paella live con sangria e tapas, o grill con solo spiedini e cocktails.

Via Regina Margherita – Frascati (Roma), (+39) 06 9419004, staff@belvedere1933.com

Agriturismo Tenuta Santi Apostoli – Frascati

Un luogo ideale per provare il piacere di trattenersi, un ambiente in linea con la natura che lo circonda, che non chiede altro che di essere rispettato; dove gli spazi comuni sono un opportunità per conoscere e raccontare l’ospitalità, la ricerca culinaria e la sperimentazione vinicola che diventano occasioni di condivisione.

Un menu d’autore per interpretare la ricca tradizione del territorio circostante ci ricorda che ogni stagione ha il suo oro. Oltre all’ attesa riapertura permane il servizio di Delivery.

“Ci siamo presi tempo per adeguarci al cambiamento e garantire professionalità ed efficenza dedicando particolare attenzione alla sicurezza per la salute dei nostri clienti. Eccoci pronti a fare arrivare a casa vostra la bontà della nostra cucina e dei nostri orti biologici.”

Agriturismo Tenuta Santi Apostoli, Via S.S. Apostoli 20, 00044 – Frascati (RM) 338.467.36.85

F’Orme Osteria – PROSSIMA RIAPERTURA – STAY TUNED

Chef Alberto Mereu propone nuove esperienze gastronomiche. L’ambiente richiama quello rurale con pietre a vista e tavoli in legno senza tovaglia. Se I piatti per converso si mostrano di elegante elegante e non tralasciano i primi della tradizione romana, che hanno una carta a parte. Non manca il classico bancone a vista con taglieri di salumi e formaggi che all’occorrenza diventa sede per un ottimo food&wine tasting.

F’Orme Osteria, Via Michelangelo Caetani 8, Frascati (RM). Tel. 06 9416990. Sito

Hosteria Amedeo – Monte Porzio Catone

L’Hosteria da Amedeo nasce negli anni ’60 come tipica fraschetta dei Castelli Romani, dove gli avventori potevano portarsi i loro cibi e Nonno Amedeo forniva soltanto il vino da lui prodotto. Negli anni l’attività si è trasformata in una piccola trattoria e continua oggi con l’entusiasmo e la passione della famiglia Cristofari, ricercando costantemente nuove idee e il continuo rinnovamento nel rispetto dei valori tramandati nel tempo.

La posizione ideale, immersa nel verde, con il pergolato di uva pizzutella. In cucina chef Marco Ilii alterna proposte come Supplì classico e genovese pannicolo e zafferano e Wafer di baccalà mantecato con peperone arrosto alla Melanzana ripiena di parmigiana e la celebre Trippa, piatto storico.

Tra i Primi Cannelloni con pancia di vitella e funghi cardoncelli, Amatriciana, Vignarola, Abbacchio alla cacciatora con zucchine alla scapece, Pastrami di manzo picchiapò e Galletto al forno, Scarola olive e alici, Caponata al forno, Chiudono Tiramisù pesche e zafferano, Maritozzo ricotta e marmellata di visciole.

Hosteria da Amedeo, Via Monte compatri, 31, 00078 Monte Porzio Catone RM

La Galleria di Sopra – Albano

Ancorati al rispetto e alla memoria delle tradizioni enogastronomiche dei Castelli romani, la Galleria di Sopra propone una cucina sospesa tra la terra e il mare del vicino porto di Anzio, dove si rifornisce quotidianamente, che da vita a piatti come Tortelli di gallinella di mare in zuppa di pesce e Risotto con la tracina, e ancora Saltimbocca di tonno, Lombo di coniglio, carota e olive nere di Gaeta, Agnello con panure alle erbe.

La voglia di seguire la stagionalità genera un’interpretazione contemporanea della cucina tradizionale, ripensata totalmente con tecniche e prodotti provenienti dal territorio circostante. Il piacere di una location d’eccezione, chiude il cerchio assieme ad una cantina fornitissima. Per il momento tavoli distanziati nel rispetto delle regole e del buonsenso.

La Galleria di Sopra, Via Leonardo Murialdo, 10, 00041 Albano Laziale RM

Casa Brunori – Grottaferrata

La passione per la cucina è nel DNA della famiglia Brunori che è nella ristorazione dal 1978, anno in cui aprirono “Casa Brunori”, che oggi lo chef Bruno (presenza frequente a La prova del cuoco) porta avanti con grande orgoglio e verace passione per la cucina schietta e casereccia, con prodotti tutti rigorosamente locali e biologici. Qui l’atmosfera è decisamente informale. Dal menu Tagliolini fatti in casa con rucola e tartufo, Agnolotti con macinato di chianina e aromi di campo, carni alla griglia e salumi. Tanti e squisiti i dolci fatti in casa. L’atmosfera è decisamente informale e la terrazza esterna a disposizione dei clienti gode di una vista mozzafiato su Roma.

Casa Brunori, Via Montiglioni, 42, 00046 Grottaferrata RMInfo: Tel. 069456343 – Cell. 3290207216  Sito

Osteria Pelliccione – Genzano di Roma

Locale tipicamente Romano con cucina Casereccia a gestione familiare, è situato nel centro di Genzano, a pochi passi dal cuore della “Vecchia Genzano”. Conta circa 70 posti all’ interno e in estate se ne aggiungono una cinquantina all’esterno. Molto bella e suggestiva da visitare è la Grotta sita all’ interno del locale che viene usata attualmente come Cantina dove si possono degustare aperitivi e distillati.

Punto di riferimento per la cucina casareccia una vasta scelta di piatti tipici della cucina Romana (circa 90), il Cacio e pepe, Gricia, Matriciana, Rigatoni con la pajata, Pasta e fagioli, Gnocchi e secondi come Coda alla vaccinara, Coratella d’abbacchio, Fagioli con cotiche, Trippa, Ossi buchi, Carciofi alla Romana, Puntarelle; sono alcune delle nostre specialità. I dolci rigorosamente fatti in casa sono tutti da assaggiare. Inoltre, vasto menù per celiaci.

Piazza Giuseppe Mazzini 13/14 – 00045 Genzano di Roma – Tel. 06 9364480

Macelleria Bisteccheria Ulivieri – Ciampino

Format informale quanto degno di nota, snello e di grande sapore, nato in un box di mercato che adesso fa “scuola di carne” e rimane immancabile meta per i carnivori veri, appassionati dei tagli pregiati, delle cotture e delle non cotture.

Una macelleria a conduzione familiare che si veste da bisteccheria e propone specialità come, crudi di carne, dalla classica tartare agli spaghetti di carne cruda cacio e pepe. Per chi avesse voglia di cucina “Mamma Ferminia” prepara dei contorni e coratelle degne di nota. Carta dei vini molto ampia e curata nonostante l’informalitá sia del locale che del servizio.

Macelleria, Bisteccheria, Griglieria Ulivieri, Via Mura dei Francesi, 88, 00043 Ciampino RM

Livello 13 LOFT – Frascati

Dopo il successo di Livello 13, i proprietari hanno recentemente esteso il proprio locale potenziando gli spazi per dare vita ad un luogo e menu davvero originali con tanto di musica live, eventi e perfino stand up comedy che si distingue per la vivacità dello staff e la voglia di fare le cose fatte bene.
Lo stile industriale ed il piccolo palco alle spalle del bar,la grande cucina a vista con tanto di Chef table, ci riportano subito alle atmosfere di New York.

Curiosità: Nel locale è possibile studiare e lavorare negli orari fiori dalle fasce di pranzo e cena. Il menu è un viaggio tra i sapori del mondo dalle Arepas venezuelane ripiene di pollo e avocado al Polpo a la Gallega. Carta dei vini con più di 60 referenze e lista dei cocktail creati appositamente per accompagnare i piatti del menu.

Livello 13, Via Borgo S. Rocco, 1, 00044 Frascati RM

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Tanta è la voglia di uscire, ancora di più quella di andare al mare e ritrovare luoghi, spiagge, sapori e piatti del cuore. Quella che segue è una stretta selezione dei luoghi di sole e salsedine accumunati dalla grande qualità della cucina, dalla passione per la materia prima, dalle stagioni e suggestioni del mare e, soprattutto, dal grande ingrediente dell’accoglienza.

Pascucci al Porticciolo – 1* Michelin Chef Gianfranco Pascucci – Fiumicino

“Alcuni, per trovare il cuore, devono prima perdere la testa.”
(F. Nietzsche) Vi aspettiamo, testa e cuore, con e come il nostro Gambero.
Come prima, più di prima.” così si legge sul profilo di Pascucci al Porticciolo, cui segue “Carissimi, è giunto il momento, siamo felici ed emozionati come ragazzini. Sono stati mesi di attesa, mesi in cui non ci siamo mai fermati per esservi vicini, abbiamo studiato, abbiamo ascoltato e guardato l’orizzonte aspettando che la tempesta si calmasse, senza mai perderci d’animo. Ma il mare chiama, e soprattutto siamo di nuovo pronti a salpare e riprendere il viaggio con voi.

Le porte del Porticciolo si riaprono, e non vediamo l’ora di avervi di nuovo nel vostro approdo del gusto preferito. Ci saremo con tutta la nostra attenzione e rispetto, ma con la gioia di tornare ad accogliervi come facciamo da 15 anni. Vi aspettiamo.”

Oltre alla carta, il Porticciolo offre tre menu degustazione: il Menu degustazione classico, Un viaggio nel sole e nel sale, e Come è profondo il mare, menu attuale di punta di 9 portate che è la narrazione di una giornata nel mare di Pascucci. Prenotazione necessaria.

Viale Traiano 85 / 00054 Fiumicino (Roma)
Telefono: +39 06 65029204 / Telefono: 329 4603566 / Sito web

Quarantunododici – (Il Tino – 1* Michelin) – Chef Daniele Usai – Fiumicino

Cucina di mare a bordo fiume. Sono le ultime rive del Tevere prima di confondersi nel mare. Siamo all’interno del Nautilus, destinazione di benessere a pochi passi da Roma. Si chiama “QuarantunoDodici” come le coordinate per raggiungerlo.

Presidio di dolce salsedine dello Chef Daniele Usai, qui troverete appetitose idee ispirate da pescato del locale, basate su materie prime eccellenti e curate in ogni dettaglio. Freschezza e veracità sono le cifre stilistiche della versione pop dei piatti de Il Tino, il ristorante con una stella Michelin che si trova al piano superiore, espressione di una cucina del territorio strettamente legata alle locali tradizioni ripensata con estro e grande capacità. “Limpido, brillante e sanificato”, il QuarantunoDodici offre ampi spazi interni ed esterni da vivere e respirare. Prenotazione necessaria.

Via Monte Cadria, 127, 00054 Fiumicino / sito web

Osteria dell’Orologio – Chef Marco Claroni – Fiumicino

 Nel centro storico di Fiumicino, nel famoso edificio progettato dall’architetto Valadier, Chef Marco Claroni, Gerarda Fine in sala e i ragazzi de L’Osteria dell’Orologio riaprono i battenti e tornano a proporre una cucina vibrante, rispettosa delle stagioni del mare, dinamica ed istintiva, che non si pone limiti di creatività, ma allo stesso tempo rimane rassicurante, legata alla tradizione nonchè all’uso della materia prima nella sua totalità per ridurre al minimo lo scarto 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑎𝑟𝑚𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 in piatti come “A tutta Arzilla”: ala per al tegame, fegato in spuma, guancia saltata e cartilagine in tempura.

Per quanto concerne le norme, distanziamento tra clienti, dispenser di gel, frequente sanificazione dei locali e delle superfici e tanto altro.

Nel rispetto di tutte le prescrizioni imposte abbiamo deciso da subito di tornare a fare, nella massima sicurezza, quello che ci riesce meglio: offrirvi la nostra idea di cucina e provare ad emozionarvi. Saranno aperti a pranzo e cena dal martedì alla domenica.”

Via della Torre Clementina, 114 – 06/6505251 – sito web

La Vecchia Pineta – Ostia

La prua di una nave forse darebbe la stessa emozione, su questo terrazzo bordo mare al centro del Lido di Ostia. Una semplicità aristocratica, esempio di architettura razionalista, che fa da palcoscenico ad una cucina di mare solida costellata da materie prime selezionate con grande cura. Oltre la bellissima vista, sul carrello abbonda il pescato del giorno.

Dal menu ostriche, carpacci di ombrina e tartare di tonno, crostacei in tempura e polpo arrosto, gamberoni e leoni di mare che descrivono una cucina solida così come la realtà che la ospita: una struttura edificata negli anni trenta per conto della società Elettro Ferroviaria Italiana per attirare, oggi come allora, una clientela romana altolocata, raffinata, amante delle gioie. Per compensare le restrizioni di questo periodo, La vecchia Pineta da domani, aprirà anche l’esclusiva terrazza potenziando la gioia di un panorama tinto di blu. Aperto 7 giorni su 7, a pranzo e a cena. Doverosa la prenotazione.

Lungomare Lutazio Catulo, 6C, 00122 Lido di Ostia RM /  06 5647 0255/ sito web

La Baia – Fregene

“Pesce, mare e cortesia”, la parafrasi del titolo del famoso film con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica sintetizza bene l’idea e il progetto della “Trattoria di Mare” alla Baia, nel villaggio dei pescatori di Fregene.

La struttura del ristorante è interamente realizzata in legno e presenta uno stile essenziale, con vetrate perimetrali che lasciano lo sguardo libero di cercare il mare, e ancora ampi spazi esterni e piedi nella spiaggia.

Ritrovo e meta affidabile, il menu spazia dai sapori classici a quelli più moderni e comprende numerosi piatti a base di pesce fresco. La cucina, inoltre, garantisce sempre la qualità e la freschezza delle materie prime utilizzate, prodotti locali e ricette “everblue” come le bruschette, paste fritture, soute, brodetti, marinati e crudi.
La carta dei vini è divisa per regioni e per tipologia, con un occhio speciale per le bollicine.

Via Silvi Marina, 1, 00054 Fregene RM / 06 6656 1647 / sito web

Rosario presso AlbosClub – Chef Rosario Malapena – Fregene

Lasciatevi alle spalle il Villaggio dei Pescatori, navigate ancora sul lungomare di Levante e sarete arrivati in questa palafitta sul mare, distinta da arredi bianchi, ricercate ceramiche e pennellate di colore.

La cucina è ricercata quanto semplice, delineata nel gusto, presso lo stabilimento Albosclub, un locale gradevole con valida cucina di mare secondo il pescato giornaliero. Dopo il salottino-anticamera per fumatori e caffè, ecco la sala calda con la veranda sulle onde, il pavimento a listoni bianchi e i tavoli a giusta distanza.

54, Lungomare di Levante, 52, 00054 Fregene / 06 6656 0539 / sito web

La Scialuppa di Salvatore – Chef Fabio Di Vilio -Fregene

Piatti colorati alle pareti, barattoli di conserve, profumo di pane fatto in casa, veranda fronte mare e servizio in spiaggia. Location vivace e piena di carattere versatile, così come la cucina dello chef Fabio Di Vilio, che apporta un tocco di modernità ai piatti iconici della tradizione marinara e mette in tavola proprie proposte di sapore e dinamismo, giocate sulle consistenze e sulle tecniche sempre più affilate, descrivendo una cucina quantomai interessante e creativa completata da un menu tradizionalmente di mare in cui il pesce, freschissimo, è protagonista assoluto dei piatti. Menzione speciale per la cottura alla brace.

 Via Silvi Marina, 69, 00054 Fregene RM / 06 6656 0002 / sito web

Romolo al Porto – Chef Walter Regolanti – Anzio

Re indiscusso della ristorazione di Anzio, Walter Regolanti e suo fratello Marco, guidano con successo, grande passione abnegazione Da Romolo al Porto, storico ristorante di famiglia aperto nel lontano 1968 dal papà Romolo, da cui prende il nome (ne abbiamo parlato qui).

Ambiente semplice, senza fronzoli, impreziosito dalla qualità e dalla varietà del pesce, dal livello di cucina, dal tripudio di antipasti caldi e freddi che arrivano con ritmo incalzante e dalla fornitissima cantina che vanta 50 etichette di Champagne in carta.Nel menu solo pesce fresco di stagione, pescato poche ore prima, per questo sono possibili le variazioni nei piatti.

Da non perdere una degustazione di crudi, tra cui una coloratissima zuppetta fredda invernale di pesce con l’estratto di melagrana e barbabietola e la celebre minestra di pesce alla portodanzese, un piatto tradizionale dei pescatori, eseguito magistralmente. Necessaria la prenotazione.

Via Porto Innocenziano, 19, 00042 Anzio RM / 06 984 4079

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Pronti, partenza, via. Il bollettino dell’Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, restituisce una nuova quanto incoraggiante fotografia sul turismo italiano che rappresenta ben il 13% del Pil invitando, una volta di più, a riflettere sulle inesauribili potenzialità italiane nell’indirizzare i flussi turistici anche grazie ad una cultura enogastronomica unica, inimitabile preziosa risorsa. Incrementata anche la percentuale di sentiment positivo sui social (da 4,0% a 4,3%) che si accompagna a manifestazioni di solidarietà nei confronti dell’Italia, i cui valori sono di tendenza e il vivere all’italiana è sempre più esemplare.

Con l’estate alle porte, e nonostante la paura covid, il desiderio di vacanza aumenta, la voglia d’Italia è tanta e la ricerca della parola “turismo” impazza sul web.

Nel corso delle ultime due settimane è cresciuta progressivamente l’incidenza percentuale delle citazioni che contengono riferimenti al tema turistico che abbraccia il turismo enogastronomico fatto di buona tavola e cultura alimentare che attrae visitatori da tutto il mondo.

Dal 18 marzo al 30 aprile, si sono contate un totale di 617,4 mila mention della Penisola – di cui 32,6 mila comparse sul web e 584,8 mila dai social – che hanno prodotto 186,4 milioni di interazioni, che hanno definito i contorni di una campagna promozionale spontanea da 331 milioni di euro.

Per il periodo turistico estivo da giugno ad agosto il numero delle prenotazioni aeroportuali riporta il trend tra i diversi Paesi europei in equilibrio: in Italia si contano 407 mila prenotazioni, in Spagna 403 mila ed in Francia 358 mila.
Le strutture ricettive registrano una minore disponibilità di posti letto per il mese di giugno, un segnale che lascia ben sperare. E anche il prezzo medio delle camere, che aveva subito un calo generalizzato a febbraio e marzo, si sta risollevando in tutta Italia in previsione del mese di giugno.

Anche se, come era prevedibile, la settima settimana appena osservata dall’ufficio Studi Enit ha rilevato un andamento ancora molto debole dovuto alla domanda internazionale fermata dalle restrizioni antivirus, l’analisi degli scenari economici a breve termine indica un recupero completo nel triennio, il turismo complessivamente avrà recuperato i volumi del 2019 e li supererà con un totale di visitatori del +4% rispetto al 2019, trend dettato dal turismo domestico.

Come Viaggeremo? Quali Saranno le misure di prevenzione?

Dal 3 giugno l’Italia riapre le frontiere. Accesso libero e abolizione della quarantena preventiva e delle autocertificazioni. E’ questa la novità della Fase 2 pensata dal Governo per dar modo al turismo nostrano di ripartire, dando via libera ai turisti di spostarsi in tutta la nazione, senza abbassare completamente la guardia. 

Tutto avverrà sotto l’occhio dell’Ecdc, l’Agenzia Ue per le malattie, a cui toccherà mappare tutto il territorio europeo per eventualmente bloccare il flusso di viaggiatori tra aree con una alta densità di contagio.

1) Coronavirus Response Investment Initiative, ovvero una manovra che permetterà alle autorità pubbliche di riorientare gli importi non utilizzati nell’ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei anche nel settore del turismo. Con il via libera del Parlamento europeo, ricevuto nella sessione plenaria straordinaria del 26 marzo, l’iniziativa è entrata in vigore il 1° aprile.

2) la Commissione ha fornito 1 miliardo di euro dal bilancio dell’UE come garanzia al Fondo Europeo per gli investimenti, per rafforzare gli strumenti finanziari esistenti (il COSME). Ciò dovrebbe mobilitare 8 miliardi di euro di finanziamento del capitale circolante e sostenere almeno 100.000 piccole e medie imprese e piccole società a media capitalizzazione nell’UE, anche nel settore del turismo.

3) SURE – strumento per mitigare i rischi della disoccupazione in caso di emergenza, per coprire la cassa integrazione e favorire la riduzione degli orari di lavoro in direzione dei Part-Time. Il fondo dovrebbe mobilitare risorse finanziarie fino a 100 miliardi di euro.

Con il bollettino è disponibile la panoramica aggiornata della status del turismo all’estero nella fase 2 del Covid, in base al monitoraggio delle 30 sedi Enit nel mondo.

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Si è svolto nella notte tra il 16 e il 17 maggio 2020 il confronto tra Regioni e Governo sul Decreto che dovrà riaprire l’Italia a partire da lunedì. Di seguito le ultime ulteriori misure per la prevenzione, la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 e per il riavvio di attività economiche, produttive e sociali a decorrere dal 18 maggio 2020.

Dopo un lungo braccio di ferro che rischiava di mettere in discussione l’intesa tra Governo e Regioni sulle riaperture previste per domani 18 maggio 2020, un nuovo accordo è stato raggiunto alla presenza del Premier Giuseppe Conte. Nella premessa del Dpcm, che deve dare attuazione al Decreto Legge varato ieri dal governo, verrà inserito un richiamo al protocollo unitario delle regioni, che verrà poi allegato al testo del Dpcm nella sua interezza.

”La verità – sostengono fonti di governo all’agenzia Adnkronos – è che alcuni governatori hanno paura delle responsabilità e volevano più garanzie, però Stefano Bonaccini” che è il Presidente della Conferenza delle Regioni, ”è stato bravo e la maggior parte dei Presidenti ci ha aiutato a chiudere”.  

“Nell’accordo le linee guida delle Regioni saranno recepite nel Decreto, in modo da dare sicurezza a tutti gli operatori economici con regole certe e applicabili.”, scrive il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook. ”Legittime le richieste delle Regioni”, dice il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, “l’accordo riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze e sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra regioni e governo”, ”spesso serve un’assunzione ulteriore di responsabilità”, conclude il ministro. Bonaccini: “Linee guida delle Regioni saranno riferimento” “Alla fine il risultato è arrivato”.

Così il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro notturno con il Governo che ha chiuso una lunga giornata di confronto.   

“In un’ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l’accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro – ha concluso Bonaccini – omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese”.

“Non basta stanziare risorse ingenti, i soldi devono arrivare in fretta a famiglie, imprese, cittadini -osserva – il governo ha fatto bene durante l’emergenza, ma adesso bisogna accelerare: nella ricostruzione bisogna fare di più e meglio. Tutti, noi compresi”.   

“Qui – dice Bonaccini parlando della sua regione – se abbiamo retto è stato grazie al sistema sanitario che abbiamo costruito in questi 40 anni, servizi e assistenza diffusi nel territorio e poli ospedalieri d’eccellenza, oltre agli straordinari professionisti e che vi lavorano. Per questo ribadisco che sull’autonomia non intendo arretrare di un centimetro: servono invece livelli essenziali garantiti a tutti i cittadini, da nord a sud. Proprio oggi festeggiamo i 50 anni di nascita delle Regioni, mi lasci direi che i padri costituenti avevano visto lungo”.

LE REGOLE della REGIONE LAZIO per la RISTORAZIONE

  • Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche
  • se collocati nell¶ambito delle attività ricettive, all¶interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l¶attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all¶interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).
  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
  • Potrà essere rilevata ai clienti la temperatura corporea, impedendo l¶accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • Gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a 37,5°C.
  • È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
  • Si suggerisce di dotare i bagni di asciugamani e copriwater monouso.
  • Il gestore assicura l’igienizzazione almeno due volte al giorno e la sanificazione quotidiana dei locali, degli ambienti, delle postazioni e strumenti di lavoro, dei tavoli, sedie e oggetti che vengono a contatto con i clienti, ove possibile con prodotti usa e getta.
  • Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’ elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 30 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale piùclienti di quanti siano i posti a sedere.
  • Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
  • Laddove possibile, privilegiare l¶utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
  • I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale preferibilmente di almeno 1 metro e mezzo tra le persone, comunque non inferiore ad almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
  • Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate prevenire il contagio tramite droplet, tenendo comunque conto del passaggio del personale di sala e fermo restando il divieto di assembramento.
  • Ove possibile, devono essere indicati percorsi differenziati in ingresso e in uscita, occorre regolare l’afflusso alla cassa e ai bagni, e pi in generale organizzare gli spostamenti all’interno del locale anche mediante segnaletica a terra, al fine di garantire il distanziamento interpersonale ed evitare incroci tra le persone.
  • La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti
  • non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
  • La consumazione a buffet non è consentita.
  • Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
  • Ove possibile il personale, in particolare il personale di cucina, deve indossare guanti in nitrile monouso.
  • Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
  • La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
  • I clienti devono usare le mascherine all¶interno dei locali quando non consumano (ad esempio per raggiungere i bagni o per pagare alla cassa). Le mascherine rimosse non devono essere poggiate sul tavolo.
  • Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l¶uso, oppure cartacei a perdere.
  • Ê preferibile l’utilizzo di tovaglie e tovaglioli monouso. In caso contrario tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola devono essere sostituiti per ogni cliente, essere messi in specifici sacchi e lavati ad almeno 60 gradi per 30 minuti.
  • I clienti sono invitati ad adottare comportamenti rigorosi al tavolo, e in generale nel locale, soprattutto innalzando la supervisione dei minori accompagnati e limitando gli spostamenti nel locale alle sole attività necessarie. Si fa leva, quindi, sul senso di responsabilità di tutti.
  • Non è consentito l¶uso di appendiabiti comuni e del guardaroba.
  • Deve essere data informazione sulle misure di sicurezza dei lavoratori come da normativa vigente; deve, altresì, essere fornita completa informazione sulle norme di comportamento dei clienti, mediante esposizione di cartellonistica all’ingresso.
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Sono due le date da segnare in rosso sul calendario: 18 maggio e 3 giugno. Il Consiglio dei ministri, durante la notte, ha approvato il nuovo decreto-legge con il quadro normativo per disciplinare gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive, sociali, ricreative, ristorative, turistiche e ricettive. Di seguito le novità e le linee di indirizzo elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Dal 18 maggio 2020, riparte l’Italia della Ristorazione. Via libera e serrande alzate anche e finalmente per le attività commerciali: bar, stabilimenti balneari, palestre, piscine, parrucchieri, negozi al dettaglio. E si potrà farlo non più in base ai restrittivi (e contestati) parametri di sicurezza fissati dall’Inail ma in base a un protocollo meno “stringente” adottato, dopo una tesa quanto collaborativa trattativa tra tutti i governatori regionali.

10 metri quadrati per ombrellone in spiaggia, distanza tra i clienti di bar e ristoranti ridotta a un metro: il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida regionali comporta la sospensione dell’attività.

Per la mobilità extraregionale bisognerà aspettare invece il il 3 giugno, anche se resta la possibilità di spostarsi tra una regione e l’altra (con autocertificazione) per stato di necessità, salute e lavoro. Sempre dal 3 giugno riaprono anche le frontiere. Saranno possibili l’uscita e l’entrata dai confini italiani.

LA RISTORAZIONE

Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
▪ Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
▪ Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
▪ I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
▪ La consumazione a buffet non è consentita.
▪ Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere a una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
▪ I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
▪ Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.
* La Regione Campania ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo.

LE STRUTTURE RICETTIVE

Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.).
▪ La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile.
▪ L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
▪ Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.
▪ Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale dipendente.
▪ Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo.
▪ L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di viaggiatori.
▪ Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
▪ Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.

Per un idoneo microclima è necessario:
▪ garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
▪ aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
▪ in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
▪ attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;

▪ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
▪ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure
organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
▪ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
▪ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo
per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
▪ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
▪ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
▪ Per le attività di ristorazione, si applica quanto previsto nella specifica scheda.


ATTIVITÀ TURISTICHE
(STABILIMENTI BALNEARI E SPIAGGE)

Le presenti indicazioni si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.
▪ È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto
▪ Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
▪ Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
▪ Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.
▪ Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.
▪ Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

▪ Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.
▪ È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.
▪ Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

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Da lunedì 18 maggio un nuovo indirizzo gastronomico si aggiunge quindi alla scena capitolina: nasce door to door – Zia pasticceria by Zia restaurant, ristorante dello Chef Antonio Ziantoni, nel cuore di Trastevere. Dalle monoporzioni alle torte, dalle proposte per la PRIMA colazione al gelato, dalla biscotteria ai pralinati fino alle boxes componibili a scelta.

Nato dal desiderio dello chef Antonio Ziantoni di affrontare una nuova sfida, condividendo con la clientela la passione verso il dessert con una proposta di qualità realizzata dal pastry chef di Zia restaurant, Christian Marasca, door to door – Zia pasticceria in Via Luigi Santini 7a poggia la sua dolce filosofia su pochi ingredienti espressi al massimo delle loro potenzialità declinati su diverse combinazioni di gusto, contrasti e sapori.

Materie prime eccellenti e tecniche tradizionali accostate con garbo a idee innovative: classico e contemporaneo vanno di pari passo per portare in tavola dei dolci di alto livello.

“Abbiamo sfruttato questo momento di inattività per riflettere e, come ogni cosa negativa, ha portato con sé una grande voglia di ripartire al massimo, mettendoci in gioco di nuovo, aprendo una nuova porta davanti a noi.

La nostra secret door, una porta verde nella via adiacente il ristorante, porta inizialmente di ingresso per lo staff che è diventata il simbolo di una nuova avventura, mai affrontata, delle consegne a domicilio, ecco il perché  di door to door” afferma Antonio Ziantoni. “Oltre al delivery, c’è la possibilità di usufruire dell’asporto  e presto nascerà anche il nostro store on line”.

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L’emergenza ha messo tutti nell’esigenza di trovare soluzioni alternative e necessarie per non arrestare il grande e piacevolissimo meccanismo della ristorazione. Tra resistenze e titubanze anche i grandi si sono rimessi in gioco creando menu alternativi ad hoc e ribadendo la propria capacità di resilienza; altri si sono spinti oltre creando oltre ad un’offerta gastronomica pensata per resistere al trasporto una serie di felici e godibili “cortesie per gli ospiti”.

Un BREAKFAST DELIVERY diverso e che fa la differenza. Perchè? Perchè a Katia Minniti e Chef Ornella De Felice piace coccolare i loro clienti anche a distanza, restituendo il piacere di un servizio esclusivo. Così, ogni busta è personalizzata e al suo intero ci sono biscotti in omaggio e un centrino per fare una colazione bella, oltre che buonissima.

Consultando il menu su www.coromandel.it potrete scegliere tra PANCAKES (la ricetta qui), BAGEL, SANDWICH, TORTE di MELE, CENTRIFUGHE e CAFFè AMERICANO, tutti consegnati a domicilio ogni Venerdì, Sabato e Domenica per rendere il momento del risveglio ancora più speciale.

Per ordinare o prenotare la vostra COLAZIONE A DOMICILIO telefonate o inviate un messaggio via whatsapp al 3505181233 con un MINIMO D’ORDINE di 20 euro. Ordinazioni entro le ore 13:00 del giorno precendente alla consegna desiderata.

PIPEROHOME e il Servizio a Domicilio UNICO nel suo genere.

Operativi da circa una settimana, lo spazio del gusto, il PIPEROME, una proposta in menu di sette piatti che variano da antipasti, primo, secondo, dolce, pane fatto in casa e olio evo denocciolato Muraglia frantoio pugliese.

Una nuova sfida, lontano dagli chef anche la possibilità di immaginare pietanze che possano arrivare troppo lontane dalla propria cucina perdendo, allentando quel legame tra esecuzione espressa e fruizione.

Una nuova avventura che risponde bene. Va molto bene il menu completo annessa la possibilità di creare un percorso degustazione al costo di 90€.

I piatti del Delivery non sono (chiaramente) quelli del menu originale PIPERO, ma sono stati immaginati appositamente per reggere il viaggio ed assicurare tutta la piacevolezza di pietanze pensate e preparate dal bravo chef Ciro Scamardella come la lasagna di carbonara, la pluma panate nel panko, citronette e salsa verde; Maritozzo, insalata di Rombo chiodato e Puntarelle, Tiramiscù e kit per la “carbonara perfetta” (che, come dice Pipero, pure se non viene bene, sarà sicuramente “bona”).

I menu sono stati tutti provati ad intervalli di tempo di 15 minuti per comprovare la tenuta del sapore e delle consistenze. Ma la vera particolarità qual è? Le consegne.

Si perchè PIPERO non si è voluto legare a nessuna piattaforma di Delivery, ma per assicurare un servizio esclusivo da stella Michelin, le consegne vengono fatte una per volta e sono Alessandro Pipero e Achille Sardiello in persona ad assicurasi che arrivino a destinazione, riconvertendo l’idea di servizio che dalla sala si sposta a domicilio senza tralasciarne cura ed approfondimenti sul menu.

Operativi a pranzo e a cena con il nostro servizio di delivery e asporto. Scopri tutti i menù e le info ➡️ https://www.piperoroma.it/portfolio-item/menu-piperhome/ Per Ordini:
☎️ +39 339 7565114 – 06 68139022
📩 info@piperoroma.it

Marzapane, la MARZANATRA e le illustrazioni di Biscalchin

Marzapane, il bistrot nei pressi di Piazza Fiume vocato alla tradizione, alla memoria, agli ingredienti di piccoli fornitori che si arricchiscono di una cucina piena di gusto e lavorazioni semplici che cercano la miglior combinazione fra passione, passato e futuro, nell’attesa che possa riaprire i battenti in totale sicurezza, dal 12 maggio parte con un servizio delivery e take away davvero singolare.Oltre al menu composto da piatti inediti studiati ad hoc che comprende 4 proposte proposte di Bao , 2 focacce di patate, 2 sandwich con pane fatto in casa da loro con farina siciliana Tuminia, sorprendenti dolci, carta dei vini e cocktail Drink|It di Emanuele Brocatelli, la vera special particolarità risiede nel box Marzanatra con i disegni del grande Gianluca Biscalchin, illustratore dal tratto inconfondibile che ha dato il suo prezioso contibuto creativo al box compostabile. La box è studiato per due persone e comprende: petto d’anatra, stracotto di coscia d’anatra, patè di fegatini, insalata di campo, pane e vinaigrette con il fondo d’anatra da usare come dressing per l’insalata o come condimento per il pane al costo complessivo di 39 euro.

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Questa che segue è la voce unita, allarmata e furente delle 29 realtà associative (più di 100.000 associati) del progetto #FareRete contro le troppo drastiche misure restrittive ipotizzate che confermano la poca conoscenza del settore e delle logiche che lo regolano.

Il comparto della ristorazione riunito nel progetto #FareRete alza la voce prendendo nettamente le distanze dalle notizie che stanno rimbalzando su tutti i media. Altrettanto prive di logica appaiono le troppo drastiche misure restrittive ipotizzate per i sistemi di aerazione e condizionamento; o
ancora palesemente ingiuste le ipotesi di attribuire al titolare del locale la responsabilità diretta in relazione al comportamento individuale di terzi all’interno dell’attività.

“Se queste notizie pubblicate dalla stampa trovassero corrispondenza nelle linee guida in emanazione, avrebbero come conseguenza la chiusura permanente di oltre l’80% dei locali presenti nel nostro Paese. Riteniamo folle e privo di senso anche solo ipotizzare misure di tale portata che confermano la poca conoscenza del settore e delle logiche che lo regolano. Non c’è più tempo, servono urgentemente misure pertinenti alla realtà esistente. Chiediamo al Governo di consultarci prima di emanare le nuove disposizioni, coinvolgendo rappresentanti della
ristorazione al tavolo decisionale”.


“A poche ore dall’emanazione del Decreto Legge ribadiamo anche la necessità che vengano previste misure di finanziamento a fondo perduto, destinate specificamente alla ristorazione e vincolate all’acquisto di prodotti alimentari italiani. Solo in presenza di tali risorse, l’horeca
sarà in grado di riappropriarsi del proprio ruolo, quello di leva economica, imprescindibile, per la filiera agroalimentare, necessario per la ripartenza dell’intero Paese” – ribadisce Gianluca De Cristofaro parlando a nome del progetto #FareRete.


Un appello sostenuto da Filiera Italia il cui consigliere delegato Luigi Scordamaglia ricorda come “Il perdurare della chiusura del canale della ristorazione stia provocando un effetto domino sull’intera filiera agroalimentare italiana con crolli di produzione fino al 40% del settore del vino, del 45% dei formaggi tipici e del 35% dei salumi di maggiore pregio, mettendo a grave rischio occupazionale parti rilevanti dei 3,6 milioni di lavoratori dell’intera filiera”.

Far ripartire subito la ristorazione con regole rigide ma applicabili e non tali da far chiudere comunque l’80% dei ristoranti italiani è l’appello della Fondazione che raccoglie il meglio dell’agroalimentare italiano.

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