Sara De Bellis

Mese: Febbraio 2020

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Il Carnevale di Viareggio dal Martedì Grasso del 1873 è divenuta la più spettacolare festa italiana, testimonianza e fusione delle migliori capacità artistiche, organizzative ed espressioni pasticcere nostrane.

Eravamo quattro amici al bar” cantava Gino Paoli, “che volevano cambiare il mondo“. Loro erano ricchi, borghesi e creativi. I tavoli erano quelli del Caffè del Casinò. Decisero di mascherarsi per protestare contro le tasse (oggi non lo fa neanche chi dovrebbe) con l’idea di una parata di carrozze sui toni dello sbeffeggio, per mettere a nudo ed esorcizzare i problemi della società, in linea con la tradizione carnascialesca. Quei ragazzi forse non hanno cambiato il mondo, ma ci hanno mostrato come canzonarlo pubblicamente.

Era il martedì grasso del febbraio 1873, data di nascita del Carnevale di Viareggio oggi conosciuto come un evento spettacolare tra i più belli e più artisticamente rappresentativi della creatività italiana.

Carri allegorici trionfali, si muovono grazie ad ingegnosi meccanismi e sono animati dalla musica e dai balli di centinaia di figuranti in maschera, monumenti in legno, scagliola e juta un tempo, modellati da scultori e messi insieme da carpentieri e fabbri che, sugli scali dei cantieri navali, nel porto di Viareggio hanno creato imbarcazioni per navigare un mare di gente attonita e divertita. Poi nel 1925, la cartapesta, duttile e leggera, per modellare maschere sempre più colossali, leggere e scenografiche, di satira politica, riflessioni sul mondo.

Enormi carri, i più grandi del mondo che, attraverso la satira, affrontano i grandi temi della contemporaneità dalla politica nazionale e internazionale all’ambiente, dal sociale, alla musica, dalla cucina allo spettacolo il Carnevale di Viareggio intona i temi più scottanti del momento e ci ride sopra. 

Fu così che la diretta del Carnevale di Viareggio tenne banco in diretta per diversi lustri nel palinsesto della TV di Stato mostrando i faccioni caricaturati dei personaggi della Prima Repubblica, dei Fanfani e dell’immancabile Andreotti, Craxi a Prodi, Berlusconi, Dario Fo, non c’è protagonista della vita pubblica italiana che non sia stato sbeffeggiato dai carristi viareggini e rappresentato in formato gigante, per esorcizzare gioie e dolori di un Paese che, sotto i raggi del sole della Toscana di mare, sembra quantomai più colorato, bello e divertente che nella realtà.

Burlamacco e Ondina

Nel 1930 Uberto Bonetti, pittore e grafico futurista, ideò Burlamacco, che quest’anno cmpie 90 anni e che è divenuta la maschera simbolo di Viareggio. Apparve per la prima volta nel manifesto del 1931, sullo sfondo dei moli protesi sul mare, in compagnia di Ondina, bagnante simbolo della stagione estiva.

Il 21 dicembre 1988 Burlamacco è entrato, come maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, al Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari di Roma. Una figura monumentale in carta a calco di Burlamacco è anche esposta al Musée de l’Homme di Parigi.

Prendendo spunto dalle maschere della Commedia dell’Arte e disegnandola in chiave futurista, Bonetti volle riassumere nella maschera di Burlamacco i due momenti clou della vita della città di Viareggio: l’estate (con i colori bianco e rosso tipici degli ombrelloni sulle spiagge negli anni Trenta) e il Carnevale.

Infatti Burlamacco è anche un insieme delle principali maschere italiane dell’epoca: il cappello di Rugantino, il mantello del dottor Balanzone, il costume a scacchi stile Arlecchino, la gorgiera bianca alla Capitan Fracassa (o Capitan Spaventa) e il bottone bianco del Pierrot francese. 

Ma Viareggio, capitale delle sfilate carnevalesche, non delude nemmeno sotto l’aspetto gastronomico. Dicono che il posto migliore per assaggiare i dolci tipici di Carnevale, sia una delle più conosciute pasticcerie Viareggine, la Pasticceria Patalani, situata su uno dei lati del Mercato cittadino, Via Zanardelli 183.

I dolci di Viareggio: frittelle di riso e cenci, bomboloni e ondine.

Per Carnevale tutti i dolci della tradizione, e anche di più. In questa Pasticceria che ha fatto un pezzo della storia di Viareggio, troverete dalle nostalgiche frittelle dolci con riso e uvetta, la più viareggina delle ricette – riso cotto nel latte con, zucchero e scorza di limone, poi arricchito con, tuorlo, albumi montati a neve; schiacciato e fritte – ai “cenci” (anche dette donzelline o nastrine di monache, molto simili alle chiacchiere o frappe ma che si differenziano per l’aggiunta di Vin Santo, oggi spesso omesso) fritti o in versione “leggera” al forno;

Insieme alle favolose brioches, bomboloni o ai mini-bomboloni al forno ripieni di chantilly, troverete le “Ondine” che prendono il nome dalla maschera di Ondina, la compagna/bagnante di Burlamacco, icona del Carnevale di Viareggio.

Tutta la provincia conosce e apprezza la Pasticceria Patalani per i dolci tipici come la torta coi bischeri (deliziosa crostata ripiena di riso, cioccolato e frutta secca) varie specialità da credenza, confetture e biscotteria secca: brioches, biscotti e torte che hanno fatto innamorare tanti personaggi famosi negli anni d’oro della mondanità versiliese.

Con attaccamento alla tradizione e qualità del prodotto, oggi come ieri Riccardo Patalani seleziona con cura i migliori ingredienti di qualità indiscussa ed utilizza preferibilmente le risorse del territorio ed eccellenze italiane come miele della Garfagnana, fragoline di bosco di Careggi (Maestà della Formica), mele Rotelle della Lunigiana e Garfagnana; per poi burro francese sul mercato, mandorle di Bari e nocciole del Piemonte.

Patalani | Viareggio (LU) | via Zanardelli, 183 | tel. 058 447279 | www.facebook.com/PasticceriaPatalani/

La Cittadella di Carnevale e le Botteghe di Cartapesta

Il 2001 ha segnato una data memorabile della storia del Carnevale di Viareggio con l’inaugurazione della Cittadella del Carnevale, la fabbrica dei sogni di cartapesta, un complesso polifunzionale di grande pregio architettonico che ospita i moderni laboratori per la costruzione dei carri, la scuola della cartapesta, il museo del Carnevale, un percorso multimediale proteso a valorizzare e diffondere la memoria storica e culturale del Carnevale di Viareggio e del Carnevale di tutto il mondo, mentre nella grande arena si svolge durante l’estate la rassegna “Sotto le stelle alla Cittadella”: intrattenimenti, spettacoli, concerti ed iniziative culturali.

Indirizzi Utili

Oggi, Martedì 25 febbraio – 6° Corso Mascherato, ore 17; al termine proclamazione dei vincitori e spettacolo pirotecnico
Info: viareggio.ilcarnevale.com
Per i soci Tci, sconto di 3 euro sul biglietto d’ingresso ordinario: basta presentare la tessera Touring alle casse. 

https://www.lebotteghecartapesta.it/

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Dal 19 al 23 febbraio torna in Val di Fassa “Trentodoc sulle Dolomiti”: cinque giorni di appuntamenti in alta quota, tra eventi culturali, sciate e degustazioni enogastronomiche.

Montagna, uve selezionate e metodo classico: sono questi gli ingredienti dell’edizione invernale per conoscere le diverse personalità del Trentodoc, tra rifugi di montagna, hotel, ristoranti ed enoteche della Val di Fassa, che è una splendida valle del Trentino con spettacolari aree sciabili inserite nel carosello sciistico delle Dolomiti.

Saranno oltre 20 le occasioni, tra esperienze sulla neve e degustazioni enogastronomiche, destinate agli appassionati di sci e di bollicine di montagna nello scenario naturale dei Monti Pallidi, una delle eccellenze turistiche del Trentino che, anche grazie all’ospitalità ladina e con una vasta programmazione, offrono molte opportunità per goderne bellezze e bontà che variano dall’aperitivo dell’Enoteca Valentini a Canazei e del Rifugio Carlo Valentini a Passo Sella al tradizionale menù del territorio, dal pranzo all’insegna del relax di QC Terme fino a esperienze insolite come la degustazione di Trentodoc in abbinamento alla flap meat del Nebraska prevista presso il ristorante El Pael.

In programma una suggestiva merenda al Rifugio Fuciade, presso il Passo San Pellegrino, con vista incantevole sulle Pale di San Martino. L’abbinamento con Trentodoc affinato in grandi formati è la proposta del ristorante El Cianton. I menù gourmet ispirati a Trentodoc – primo metodo classico a ottenere la DOC in Italia e tra i primi al mondo – completano il weekend offrendo momenti di sperimentazione delle più diverse declinazioni delle bollicine di montagna proposte in abbinamento ai piatti degli chef stellati Paolo Donei di Malga Panna e Stefano Ghetta de L Chimpl da Tamion.

Legato alla montagna, Trentodoc è l’espressione di un territorio unico per condizioni ambientali e varietà climatica: coltivato in altitudine fino a 900 m.s.l.m., è stato il primo metodo classico a ottenere la DOC in Italia e fra i primi al mondo. Oggi sono 54 le case spumantistiche trentine, grandi e piccole realtà, associate all’Istituto Trento Doc. 

IL PROGRAMMA

19 – 23 FEBBRAIO | VAL DI FASSA 

L’APERITIVO
Tutti i giorni
ALBERGO INTERNATIONAL
Dalle 11 alle 13 e dalle 18 alle 20
Aperitivo con Trentodoc
Strèda Dolomites, 195 – Canazei
Tel. +39 0462 601375

ENOTECA VALENTINI
Dalle 15.30 alle 20.30
Trentodoc, l’aperitivo local!
Strèda do Ruf de Antermont, 2 – Canazei
Tel. +39 0462 601134

RIFUGIO CARLO VALENTINI – PASSO SELLA
Dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20
Poltrone di neve e Trentodoc 
Strèda de Sela, 23 – Passo Sella
Tel. +39 0462 601183

VILLA RUGGERO WINE HOTEL
Dalle 16 alle 20
Trentodoc sparkling ski
Strèda Dolomites 100 – Campitello di Fassa
Tel. +39 0462 750442

X ALP HOTEL
Dalle 18 alle 20.30
Neve, Bollicine Trentodoc & Food4You
Strèda Jumela, 35 – Pozza di Fassa
Tel. +39 0462 764205

I MENU’ DEL TERRITORIO
EL CIANTON

A pranzo e a cena (escluso il mercoledì), dalle 12 alle 13.30 e dalle 19 alle 21.30
Trentodoc … “in grande”!
Strèda del Faure, 20 – Canazei
Prenotazione obbligatoria. Tel. +39 0462 606581

OSTERIA LA MONTANARA
Aperitivo e a cena
“Saores de zacan”. Sapori di una volta 
Strèda Dolomites, 185 – Canazei
Non si accettano prenotazioni. Tel. +39 0462 601593

FALORIA BISTRO’
A pranzo e a cena, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21
Trentodoc in Piazza
Piaz de Sotegrava, 17 – Moena
Tel. +39 0462 573267

STUA DEI LADINS
A pranzo e a cena, dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 23
Cime e bollicine, Trentodoc e montagna
Strèda de Pareda, 33– Canazei
Tel. +39 0462 600316

BAITA CHECCO
A pranzo, dalle 12 alle 15
La neve scende e le bollicine Trentodoc salgono al Ciampedie
Loc. Ciampedie – Vigo di Fassa
Tel. +39 338 1239694

QC TERME DOLOMITI
A pranzo, dalle 12 alle 15.30
Relax & Bollicine Trentodoc
Strèda di Bagnes, 21 – Pozza di Fassa
Tel. +39 0462 091117

RISTORANTE EL FILÒ
A pranzo e a cena, dalle 12.30 alle 13.30 e dalle 19.30 alle 21.30
La montagna in Bolla
Strèda Dolomites, 103 – Pozza di Fassa
Tel. +39 0462 763210

RAMPEÉR BIRRIFICIO E OSTERIA
Cena dalle 19.30 alle 22, aperitivo dalle 17
Una montagna di Bollicine Trentodoc 
Strèda Dolomites, 24 – Campitello di Fassa
Tel. +39 366 9355438

RISTORANTE RITA STUBE
A pranzo e a cena, dalle 12 alle 13.30 e dalle 18.30 alle 21
Le nostre prelibatezze con le bollicine Trentodoc… 
Strèda de Pareda, 16 – Canazei
Tel. +39 0462 601219

HOTEL RISTORANTE FORESTA
A pranzo e a cena
Trentodoc à la carte
Strèda de la Comunità de Fiem, 42 – Moena
Tel. +39 0462 573260

I MENÙ STELLATI
MALGA PANNA
Apranzo e a cena
Storie di latte, di alpeggi e di Trentodoc
Chef Paolo Donei
Strèda de Sort, 64 – Moena
Tel. +39 0462 573489

L CHIMPL DA TAMION
A cena (domenica esclusa)
Neve, stelle e Trentodoc
Chef Stefano Ghetta
Strèda de Tamion, 5 – Vigo di Fassa
Tel. +39 0462 769108

LE PROPOSTE INSOLITE
EL PAEL
A pranzo e a cena
Trentodoc e flap meat del Nebraska cotta a 800 °C
conRoberto Anesi – Miglior Sommelier d’Italia AIS 2017 – Premio Trentodoc
Strèda Roma, 58 – Canazei
Tel. +39 0462 601433

RIFUGIO FUCIADE
Merenda, dalle 15 alle 18
En Bon Merandel 
Loc. Fuciada, 1 – Passo San Pellegrino 
Tel. +39 0462 574281

LE GIARE
Nella nuova sala “Next Door”
A cena, dalle 18 alle 22
Umami …. dalla terra e dal mare
Piaza del Malgher, 20 – Pozza di Fassa
Tel. +39 0462 764696

ABOUT TRENTODOC

Trentodoc, bollicine di montagna

L’Istituto Trento Doc oggi è costituito da 53 produttori, ciascuno dei quali persegue la sua personale filosofia, conferendo a questo metodo classico sfumature diverse. Uvaggio selezionato, territorio esclusivamente trentino, rifermentazione in bottiglia e contatto con lieviti molto prolungato sono i caratteri distintivi di Trentodoc “bollicine di montagna”, la cui qualità è affidata al disciplinare di produzione, che fissa rigidi canoni e controlli lungo tutta la filiera. 

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Il Ristorante D’Amore in un tour americano per offrire tra New York e Washington D.C. un assaggio della dolce vita di caprese. Prima tappa, 12 febbraio 2020 alla James Beard House con la cena evento “Under the Capri Sun”, già sold out.

Definito “Decano della cucina americana” dal New York Times nel 1954, James Beard gettò le basi per la rivoluzione alimentare che hanno proiettato il modo di mangiare americano verso consapevolezza, scelta di materie prime sane e sostenibili.

Dopo la sua morte nel 1985, un gruppo di amici e colleghi di Beard guidati da Peter Kump dopo aver ascoltato una telefonata di Julia Child che proponeva di fare qualcosa con la casa di Beard che aveva sempre accolto studenti, autori, chef ed altri professionisti del settore alimentare divenendo un centro di scambio di idee e riflessioni gastronomiche; Kump organizzò una campagna di raccolta fondi per acquistare la residenza del Greenwich Village dal Reed College.

Il 5 novembre 1986, la James Beard Foundation apre ufficialmente la James Beard House per fornire un centro per le arti culinarie e continuare a promuovere l’interesse che James Beard ha ispirato per tutti le angolazioni del cibo.

Il cibo, sempre in equilibrio tra bisogno e gratificazione, mondo di infiniti paralleli e meridiani, diviene oggi anche una delle prime esperienze attraverso il quale il viaggiatore contemporaneo entra in contatto con la cultura e le tradizioni dei territori. Viaggio e Cibo diventano il mezzo, la vera scoperta dei luoghi il fine.

L’Italia, Maestra di bellezza, e le sue isole gemme del mare, offrono la possibilità di intrecciare esperienze dirette di bellezze artistiche e paesaggistiche nonchè di una straordinaria varietà di prodotti di qualità, di inimitabili sapori mediterranei e della coinvolgente cultura enogastronomica Made in Sud.

Esportare, promuovere e rinnovare l’occasione per nuovi indotti turistici significa sostenere questa offerta, generare valore e valori, importanti economie circolari per gli abitanti dei luoghi belli d’Italia, incentivando il sistema di ospitalità e di ristorazione di qualità. 

È un onore e un privilegio per noi essere stati invitati a condividere la nostra cucina, cultura e territorio unici con gli amici americani che conoscono l’isola e i suoi sapori fin dagli anni 50. Questo invito dalla James Beard Foundation, la più importante istituzione enogastronomica degli Stati Uniti, ci rende orgogliosi di poter constatare che i nostri sapori e la nostra  ospitalità sono ben apprezzati dagli americani e dai newyorkesi, grandi amanti di Capri”, afferma Marco D’Amore, proprietario del Ristorante D’Amore a Capri.

CAPRI, perla del Mediterraneo, definita da Pablo Neruda “Regina di roccia”, non ha bisogno di presentazioni. L’isola di Capri, probabilmente la più famosa del mondo, è stata sinonimo di romanticismo, bellezza, cucina appetitosa ed espressione della migliore vitalità, joie de vivre ed amore per gli eccessi che in Italia ha preso il nome di dolce vita e che ha connotato una sua indimenticabile epoca.

Consacrata da Star nazionali e internazionali ancora oggi un’esclusiva meta Vip grazie alle sue meraviglie naturali tutte da scoprire e alla sua cucina da capogiro, è dal 1996 che il Ristorante D’Amore Capri rappresenta una delle migliori destinazioni estive del gusto made in Italy per turisti, artisti e gente del posto e i suoi numerosi clienti newyorkesi.

Proprio da qui nasce l’occasione per il proprietario del ristorante Marco D’Amore e l’Executive Chef Pasquale Rinaldo di un tour americano per offrire tra New York e Washington D.C. un assaggio della dolce vita di caprese.

La prima tappa sarà alla The James Beard House con la cena evento “Under the Capri Sun”, che è già sold out. “Cucinare, per me, è amore e passione, ma allo stesso tempo è anche tradizione e innovazione. È il profumo della mia casa e della mia patria che condivido con i miei ospiti “, afferma lo Chef Pasquale Rinaldo

Il menu della serata presenta interpretazioni aggiornate dei piatti classici mediterranei dello chef Pasquale Rinaldo e una selezione dei preferiti napoletani del Pizzaiolo Antonio Fusco, che  con la sua pizza che “può soddisfare qualsiasi palato, in qualsiasi parte del mondo”. La cena si concluderà con il Panettone di Capri dello chef Pasquale Rinaldo, attualmente venduto a livello internazionale. Ogni corso sarà abbinato ai vini Terranera

A Washington DC, il duo culinario diffonderà anche l’amore in stile D’Amore alla Stellina Pizzeria (nella lista dei migliori 100 migliori ristoranti di Washington del 2020) dove saranno ospitati dallo Chef / Pizzaiolo / Co-proprietario Matteo Venini. 

L’evento di San Valentino chiamato “From Capri with Love” sarà aperto al pubblico dalle 17 alle 22 in base al principio “primo arrivato, primo servito”. Gli chef prepareranno un menu di tre portate in stile familiare composto da pizza fritta, ravioli Capresi, panettone dello chef Pasquale Rinaldo e una bottiglia di vino.

Gli eventi sono resi possibili dai generosi contributi di Ristorante D’Amore, Collezione Goeldlin, Grande Cheese, Olitalia,Gustarosso, Latteria Sorrentina, Ristorante del Pino, Molino Dalla Giovanna, Terranera Winery, Melissa’s Produce, Amy Riolo, LIFeSTYLE, Black Hawk Importse Alma Gourmet

About Ristorante D’Amore

Nato dall’ex ristorante “Sollievo” – voluto e creato dal padrone di casa Ernesto D’Amore – e divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento per gli ospiti dell’isola di Capri, nasce il Ristorante D’Amore, frutto della ‘Golden Age’ stile Caprese perfettamente sposato all’epoca attuale. Così, dall’idea di unire antichi sapori a nuove e raffinate prelibatezze, tutto fonde in un nuovo stile, unico sull’isola, già identificato come “new old image”, tanto da caratterizzare questo passaggio “da storico ristorante a icona dell’isola azzurra”. La vecchia cucina, insieme ai più accattivanti sapori di oggi, trova infatti albergo in un ambiente che riporta all’antico pur respirando i giorni nostri. Sta qui l’esclusività del Ristorante D’Amore: rivivere il passato senza dimenticare il presente, o meglio, godere del ‘new style’ respirando l’aria degli anni ’50. Chi entra nel Ristorante D’Amore respira senza forzature quel vento della Capri di un tempo che trova spazio nell’isola recente, unendo gusti e bellezze in un continuo interscambio tra antico e nuovo.

About Chef Pasquale Rinaldo 

Pasquale, è di Napoli, ha 30 anni. Dal 2019 è Chef di cucina presso il ristorante D’Amore a Capri. Dal 2018 Paco è ospite alla trasmissione “La prova del cuoco” in onda su Rai Uno. Chef Rinaldo ama definire la sua cucina “un po’ pop – nel senso etimologico di popolare, perché affonda le radici nella tradizione – ed un po’ rock” – perché asseconda la sua vena creativa ed il suo lato estroso. Nella cucina di Chef Rinaldo il gusto non viene stravolto, gli accostamenti sono semplici e di grande qualità.

About la Cucina del Ristorante D’Amore

Sposando il concept con cui nasce il Ristorante D’Amore, la cucina richiama perfettamente l’idea della “new old image” traghettando l’ospite dagli antichi sapori degli anni d’oro dell’isola di Capri attraverso i classici della rinomata cucina partenopea, fino alle fantasie dei palati più curiosi e accattivanti versioni contemporanee.  

Conosciuta per la sua cucina che rappresenta sia i sapori tradizionali di una delle isole più belle del mondo, sia le tendenze italiane all’avanguardia, il cibo servito al Ristorante destito della famiglia D’Amore, è un riflesso del fascino magico dei suoi dintorni naturali e dei sapori mediterranei. 

About Pizzaiolo Antonio Fusco

Nato ai piedi del Vesuvio, l’amore per la pizza di Antonio Fusco è fuoco che arde. Comincia a lavorare nella pizzeria di famiglia da adolescente, poi decide di farne una carriera. Nel 1996 entra a far parte del Gruppo Mario Leonessa e guida il team per consolidare e rilanciare la pizzeria del Ristorante Del Pino. Il famoso pizzaiolo è orgoglioso di rappresentare diversi marchi, tra cui il “Molino Dalla Giovanna”, “Latteria Sorrentina” e “Gustarosso” che gli consente di esibirsi in dimostrazioni, lezioni ed eventi in varie parti del mondo.

UNDER THE CAPRI SUN 

Wed, February 12, 2020

Menu

Hors d’Oeuvre

Montanara Fritta con Pomodoro San Marzano e Provolone del Monaco > Amalfi Coast–Style Flash-Fried and Baked Pizza with San Marzano Tomatoes and Provolone del Monaco

Pizza Fritta di Antonio Fusco Ricotta Romana Provola Affumicata Pomodoro e Pepe Nero > Antonio Fusco’s Fried Pizza with Roman Ricotta, Smoked Provolone, Tomatoes, and Black Pepper

Montanara Fritta a Quattro Mani con Carbonara Agli Agrumi > Pizzaiolo Antonio Fusco’s Flash-Fried and Baked Pizza with Chef Pasquale Rinaldo’s Citrus-Infused Carbonara

Welcome Toast

Dinner

La Caprese Sbagliata Dello Chef Pasquale Rinaldo > Chef Pasquale Rinaldo’s Signature Mistaken Caprese

Il Raviolo Caprese > Traditional Caprese-Style Ravioli Caciotta, Grana Padano, and Provolone del Monaco

La Guancia di Manzo al Taurasi > Taurasi Wine–Braised Beef Cheek

Insalatina di Finocchi ed Arance Pelate a Vivo > Fennel–Flash-Peeled Fresh Orange Salad

Il Panettone di Capri del Ristorante D’Amore Capri dello Chef Pasquale Rinaldo > Chef Pasquale Rinaldo’s Panettone di Capri

A selection of fine wines will be served with this dinner.

Per ulteriori informazioni o per programmare interviste con i media, si prega di contattare Amy Riolo, Ambasciatore del marchio, Ristorante D ”Amore Capri, inviando un’e-mail a amy@amyriolo.com.

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Se ne va così, a 55 anni, Alfonso Pepe, il Re pasticcere che ha ribaltato gli stereotipi dei grandi lievitati riportandoli a Sud.

Solo elementi naturali, nient’altro. Una scelta precisa sostenuta da tanto lavoro, dedizione, passione, pesi e misure senza mezze misure. Con la sua arte bianca declinata al dolce, ha scalato tutte le classifiche, partendo dalla sua pasticceria a Sant’Egidio del Monte Albino, piccolo paesino che annuncia la Costiera Amalfitana noto a chi sale e attraversa il valico di Chiunzi.

Pepe Mastro Dolciere. Una passione che inizia negli anni ’80, quando Alfonso Pepe si affaccia al mondo della pasticceria. Un mondo a cui sente subito di appartenere e di dover conoscere fin nelle sue trame più profonde perfezionandosi sempre più, frequentando scuole prestigiose come l’Etoile e Cast Alimenti. Unico obiettivo: avviare un’attività personale i cui prodotti portino il proprio nome di Famiglia.

Traguardo raggiunto grazie alla collaborazione con i due fratelli, Prisco e Giuseppe, e la sorella Anna. Un traguardo fatto di amore e dedizione per il proprio lavoro che portano Alfonso Pepe ad entrare, nel 1995, nell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani e a specializzarsi nella lavorazione dei lievitati fino a diventare uno dei primi in Italia, primo in Campania, nella preparazione del panettone, pluripremiato e riconosciuto tra le eccellenze italiane.

Sempre ottimista, dopo due anni di male che non perdona contro cui ha lottato con coraggio, il re dei pasticcieri è caduto. Fino all’ultimo Natale, instancabile, ha lavorato. I suoi Panettoni porteranno sempre con loro la sua precisa impronta nei dolci profumi del sud che dialogano armoniosi in una morbida pasta: una ricetta decifrata dall’arte e da una vita passata ad amare, tanto, questo mestiere.

Ciao Alfonso, Ciao.

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