Sara De Bellis

Mese: Dicembre 2019

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Dario Loison e Sonia Pilla rappresentano la terza generazione della Loison. Hanno affrontato insieme un cammino professionale mescolando le proprie passioni. Dario è il genio imprenditoriale, radici nella famiglia, testa nel futuro; Sonia è l’anima artistica e nostalgica, colei che ha creato l’inconfondibile Stile Loison.

Dario Loison si descrive con due semplici parole: genialità ed imprevedibilità. Una mente in continuo fermento sempre alla ricerca di un nuovo limite da superare. Disinvolto passa dai mercatini d’antiquariato alla ricerca di nuovi cimeli per il suo museo, eventi e viaggi in cerca di nuove ispirazioni: ecco perché è sempre capace di stupire.

Se da un lato propone il tradizionale Panettone in molteplici varianti di gusto (ultima novità il Panettone liquirizia e zafferano) dall’altra lo trasforma e, con la collaborazione degli amici chef, lo porta in tavola tutto l’anno, diventando un ingrediente base per primi piatti, nobili carni e raffinati pesci. Ecco quindi che Dario è stato capace di portare il nome Loison in tutto il mondo, sdoganando il Panettone dai vincoli tradizionali.

Sonia Pilla è l’anima romantica e nostalgica, colei che ha creato lo Stile Loison. Responsabile dell’immagine del brand, ha il compito di tradurre materialmente i sentimenti che fanno della Loison un’azienda fuori dal comune, proiettata verso traguardi sempre più ambiziosi, ma allo stesso tempo fedele alla tradizione familiare ed al proprio territorio.

Tutto ciò si coglie immediatamente dal packaging che lei immagina, progetta e disegna. Nel suo stile nessun dettaglio è lasciato al caso. Eleganza, precisione, bellezza. Ispirazioni di modisti cappellai, artigiani orologiai, fabbricanti di bottoni e di ventagli, mastri profumieri. Confezioni pensate come un omaggio al nostro quotidiano oltre la festività, cui dona una giusta dose di poeticità color pastello. La continua ricerca di materie prime eccellenti (Buono), la maniacale cura del dettaglio nel packaging (Bello) e il secondo destino della confezione (Utile) si aggiunge una sensibilità che si convoglia e si ammira anche nelle Maison di Casa Loison; ambienti e allestimenti capaci di far sognare anche le menti più realistiche.

L’ Eccellenza di casa Loison si distingue per la scelta di ingredienti pregiati. Certificazioni di origine controllata, uova fresche di allevamenti sicuri, latte, burro e panna di montagna, fior di farina, zucchero italiano di prima scelta e Sale Marino Integrale di Cervia.

E per gli aromi, Prosecco di Valdobbiadene, i canditi delle Arance di Sicilia o del Cedro di Diamante di Calabria o quelli esclusivi del Mandarino Tardivo di Ciaculli*, del Fico di Calabria e del Chinotto di Savona*, fino a quelli più esotici come la morbida Uvetta Sultanina della Turchia, il più pregiato Cacao del Sud America, l’aromatica e unica Vaniglia Mananara del Madagascar*, protagonisti di un lento processo di lavorazione. Attori pronti a diventare storie di sapori e consistenze ogni volta sapienti, antiche e moderne.

Dolci a pasta morbida, setosa, umida, che incorpora la dolce fragranza dei forni artigianali, la lenta lievitazione, il naturale raffreddamento, la paziente attesa. E tre generazioni di passione che, ognuna col proprio ardore e con le proprie intuizioni, hanno realizzato il sogno di una vera azienda familiare di successo.

Oggi è Dario a guidarla. Portando avanti 75 anni di esperienze e di progressi e traendo forza dalle sue radici. Oggi il successo internazionale della sua pasticceria sta nel coniugare arte e qualità, creatività e spirito di impresa, esperienza e innovazione, tradizione e web, celebrando con l’alta pasticceria ogni festività da portare in tavola tutto l’anno, fin dove non l’aspetteresti.

Il pandoro al caramello salato, la novità del Natale 2019.

Gli appassionati del dolce della tradizione veronese, celebre per la sua burrosa sofficità non ha eguali sia in versione classica che in quella farcita, a cui quest’anno si è aggiunta la ghiotta novità della crema al “Caramello salato”.

Sulla scia del grande successo che ha travolto il panettone Nerosale, novità 2018 con gocce di cioccolato fondente, Dario Loison ha ben pensato di restituire ulteriore gioia anche per gli amanti del pandoro. La crema di caramello salato che farcisce il Pandoro è 100% Made in Loison. La ricetta, firmata Dario Loison, che sapientemente bilanciato il dosaggio tra dolce e salato.

Per il packaging di questa collezione Sonia ha voluto rafforzare il forte legame col territorio Veneto attraverso un omaggio all’Architetto Andrea Palladio.

Ha infatti inserito la rivisitazione delle colonne Corinzie riportate in forma delicatamente stilizzata in sequenza sull’elegante incarto, poi fermato dal caratteristico fiocco piatto, che si ispira a quelli che usava indossare Audrey Hepburn.
Per sigillo una preziosa barretta in metallo dorato su cui è inciso il marchio: che trattiene l’etichetta esplicativa. Quest’ultima riporta un particolare non indifferente: l’anno di nascita del gusto del Pandoro.

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Vino e cibo di qualità, moda, lusso, trasporti, ristorazione, sala, ospitalità, innovazione tecnologica, narrazione, comunicazione. Il Made in Italy ha molti volti e tante sono le storie di Coraggio che si staccano dal coro e definiscono modelli di business vincenti in Italia e all’Estero. Parlarne, divulgare queste imprese, non è mai abbastanza, perchè capaci di generare forza e consapevolezza delle proprie capacità, e nuova luce e fiducia nel lungimirante sviluppo di idee e progetti. Visionari? No, Coraggiosi.

Il 17 è un numero importante della nostra storia, per tanti motivi diversi. Due anni fa nasceva la nostra Accademia dedicata alla sala perché siamo convinti che l’ospitalità non può prescindere dalla formazione. Intrecci è nata grazie al coraggio e alla perseveranza. Di coraggio però se ne parla poco, mentre questa dovrebbe essere un’epoca in cui noi tutti dovremmo avere una maggiore responsabilità nei confronti di noi stessi e dei giovani. Il coraggio va attualizzato, portato ai giorni nostri ed è per questo che oggi vogliamo raccontarvi storie di donne e uomini da cui bisogna prendere spunto” esordisce Dominga Cotarella, definita da Bruno Vespa “Miss Coraggio”.

Così, per il secondo compleanno di “INTRECCI”, Scuola di Alta Formazione di Sala  che fa riferimento alle belle e brave sorelle Dominga, Enrica e Marta Cotarella, il Convegno moderato lo scorso 17 Dicembre da Bruno Vespa presso il suggestivo Teatro Mancinelli di Orvieto, è stato tutto incentrato sul tema del “Coraggio”. Un coraggio che fa rima con visione e audacia di pensiero, ardimento, obiettivi, progettualità, abnegazione, sacrificio, resilienza. Sul palco, a tessere la trama di questo file rouge, si sono alternati i volti di chi ha messo grinta e coraggio senza sconti nella propria sfera professionale raggiungendo importanti obiettivi (di)mostrando come la quotidiana perseveranza porti al raggiungimento di grandi risultati.

La sala è il 50% del valore totale di un ristorante, perché il servizio di sala va al di là del piatto sul tavolo: noi ci dobbiamo occupare di luci, ambiente e molti altri particolari affinchè il cliente possa stare bene ” ha sottolineato il primo ospite Denis Courtiade, Direttore di Sala del Ristorante Plaza Athénée 3* Michelin, Parigi; seguiti da personalità di spicco come GIANFRANCO BATTISTI AD Ferrovie dello Stato Italiane; ELISABETTA FRANCHI Stilista e Presidente dell’omonimo marchio; STEFANO BARRESE Responsabile della Divisione Banca dei Territori; Intesa San Paolo;  FEDERICO VECCHIONI AD Bonifiche Ferraresi, LARA GILMORE, ideatrice del progetto Il Tortellante a Modena; LUCA BOCCOLI e la sua storia buia luce;  PAOLO MARCHI Giornalista enogastronomico e Fondatore Identità Golose, GENNARINO MASIELLO Vicepresidente Nazionale Coldiretti; MARCELLO NICETA Ricercatore Medico dell’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; ENRICO BUONOCORE Fondatore del marchio Langosteria; PADRE IBRAHIM FALTAS, della Curia Custodiale in Terra Santa; FIAMMETTA FADDA Giornalista gastronomica; e persino PEPPER, Robot di Intelligenza artificiale dell’azienda Vetrya che ha fluidamente chiacchierato con Bruno Vespa sottolineando, oltre le proprie abilità e applicazioni pratiche, gli aspetti di relazione e reciprocità umana che una macchina, seppur intelligente, non potrà mai sostituire.

Storie di Vino & INTRECCI di Sala – Marialuisa Piras

L’occhio di bue si è poi spostato sui temi della ristorazione e dell’ospitalità. Come già ribadito dalla giornalista gastronomica Fiammetta Fadda la ristorazione  contemporanea italiana necessita di valorizzare la sala, elemento fondamentale,  per troppi anni dimenticato rispetto alla ristorazione internazionale. Proprio questa criticità  porta alla nascita di Intrecci due anni fa.

Un centro di perfezionamento capace di creare una rete di conoscenza  trasversale volta a preparare giovani a un mestiere antico quanto innovativo, avvalendosi di professionisti formatasi sul campo e con tanto sacrificio.

Sono saliti sul palco del Mancinelli diversi ospiti, come esempio di coraggio e professionalità, volti ad affrontare e fornire nuovi spunti per la sala del futuro. Il dialogo si è aperto con Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria, la quale ha espresso totale volontà di promuovere l’Umbria attraverso un lavoro sinergico tra trasporti e turismo enogastronomico.

La parola è poi passata a Anthony Rudolf, Direttore di Sala del Ristorante Per Se *** Michelin di New York che con molta spontaneità ha ricordato i valori dell’accoglienza paragonando ospitalità al cuore e il servizio alla mano.

Due elementi differenti ed essenziali che rendono la ristorazione un’esperienza indissolubile. Cristiana Romito, Direttore di Sala Ristorante Reale *** Michelin, Castel di Sangro, ha portato con umiltà il suo percorso da autodidatta, ricordando quanto il crescere insieme alla squadra sia stato necessario per creare il suo stile di Hospitality. Con Vincenzo Donatiello, Direttore di Sala Piazza Duomo *** Michelin di Alba, è emersa invece l’importanza di spronare i giovani professionisti del futuro attraverso tirocini fuori dalle proprie mura affinchè possano ritornare con una visione internazionale e innovativa.

Un esempio vivente di “Intreccio” è il caso di Stefania Giordano, Direttore di Sala Ristorante Nerua * Michelin di Bilbao, che ci ha raccontato  quanto la sua formazione farmaceutica, poco affine alla ristorazione sia comunque stata utile per studiare gli accostamenti di infusi in sostituzione agli alcolici per un pubblico astemio.

L’importanza di cogliere in pochi minuti il carattere e le necessità dell’ospite per riuscire a cucire un’esperienza unica nel ricordo del cliente, è stata espressa da Beppe Palmieri, Direttore di Sala Osteria Francescana *** Michelin e da Enrico Baronetto, Direttore del Ristorante Alain Ducasse at the Dorchester *** di Londra come monito per le future generazioni. Nel panorama internazionale legato alla formazione erano presenti Meka Kiran Reddy, Direttore AIMS INSTITUTE; Anoothi Vishal Giornalista e Docente di Intrecci Academy in India che con entusiasmo hanno presentato in nuovi progetti e il nuovo centro studi dove si terranno i corsi per promuovere l’Hospitality con la stessa mission delle sorelle Cotarella.

Note A Margine, momento di approfondimento e confronto sulla Sala del Futuro, si è poi conclusa con un pranzo conviviale presso lo storico Palazzo del Capitano del Popolo di Orvieto, in pieno centro storico, dove gli chef Christian Di Asmara (Generi Alimentari Da Panino di Giuseppe Palmieri a Modena) e Ciro Scamardella (Ristorante Pipero Roma) hanno deliziato il palato degli ospiti e relatori. In occasione degli auguri natalizi e dei Panettoni artigianali e al cioccolato dello chef Niko Romito.

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Il bon ton prescrive che i dolci natalizi – panettone, pandoro, panforte, e tutti i mille “pani dolci” della tradizione – vadano mangiati rigorosamente con le mani, per non toccare con il metallo delle posate quello che la simbologia cristiana ci presenta come Pane di Vita.”
(Barbara Ronchi della Rocca)

CHIOSTRO DEL BRAMANTE – 7/8 DICEMBRE

 Il 7 e l’8 dicembre, al Chiostro del Bramante, Stefano Manili -ideatore del servizio di quality delivery Cosaporto, per celebrare il Natale in arrivo organizza due giorni di degustazioni di Panettoni d’Autore in collaborazione con alcuni degli artigiani romani che hanno aderito alla sua rete di distribuzione.

Presso la Caffetteria del Chiostro, le quattro insegne d’eccellenza della pasticceria e dell’arte bianca capitolina – Pasticceria De Bellis (il 7, dalle 11 alle 16), l’Antico Forno Roscioli (sempre il 7, dalle 16 alle 19), il Panificio Bonci e la pasticceria Bompiani nella giornata di domenica, rispettivamente dalle 11 alle 16 e dalle 16 alle 19 – si avvicenderanno contestualmente alla mostra dedicata a Francis Bacon e Lucien Freud.

La degustazione è libera ed è aperta anche a chi visiterà la mostra durante questo fine settimana avendo modo di assaggiare gratuitamente una selezione di panettoni d’autore, acquistarli sul posto oppure ordinarli per riceverli direttamente a casa tramite il servizio di consegna a domicilio di Cosaporto (senza escludere l’idea di inviare un panettone regalo a parenti e amici).

PALAZZO MONTEMARTINI – 14 DICEMBRE

 A Palazzo Montemartini Rome, A Radisson Collection Hotel, nel cuore di Roma, è tutto pronto per dare il via alla stagione delle festività. Sabato 14 dicembre appuntamento “Merry Christmas” al Senses Restaurant & Lounge Bar, un pomeriggio dedicato al panettone artigianale, con una serie di appuntamenti che si susseguono fino agli aperitivi creati per l’occasione e alla cena. Alle 17.00 il via con “tea time”, infusi e tisane, accompagnati da una selezione di piccola pasticceria.

Dalle ore 18.00 è possibile assistere al cooking show dello chef Pasquale Rinaldo del Ristorante D’Amore di Capri nonché presenza fissa al programma La prova del cuoco, accompagnato da Alessandro Tognacci, sous chef del Senses Restaurant & Lounge Bar. Insieme mostreranno al pubblico come servire, decorare e abbinare un panettone artigianale. A seguire, dalle 19.00 alle 20.00, degustazione de il Panettone di Capri, il dolce artigianale firmato dallo chef Pasquale Rinaldo, accompagnato dagli abbinamenti con bollicine e passiti a cura del pluripremiato bartender Riccardo Di Dio Masa che, per l’occasione, ha ideato anche due nuovi cocktail: “American Christmas” con vermut al panettone, bitter martini riserva, bitter orange e ginger beer e “Noel Daiquiri” con marmellata d’arancia amara, bitter chocolate, rum scuro, succo di lime e cannella. L’ingresso all’evento con degustazione: € 20 euro. Per i partecipanti alla degustazione, cena con sconto del 20%.

PASQUALE RINALDO

Pasquale, “Paco” per gli amici, è di Napoli e ha poco più di 30 anni. Ha trascorso la sua infanzia a pasticciare con uova e farina. Quando si iscrive all’Istituto Alberghiero di Aversa (CE), si appassiona allo studio ed inizia, appena tredicenne, la sua “carriera” di giovane cuoco. La voglia di crescita professionale è il leit motiv di tutto il suo percorso. I primi approcci sono con la ristorazione tradizionale campana e la cucina delle massaie. Nel frattempo, si diploma all’alberghiero con il massimo dei voti. Dopo Viaggie confronti con le cucine estere, negli ultimi anni ha collaborato con il ristorante stellato “Sud” di Marianna Vitale, in veste di capo partita ai secondi e con il ristorante dell’Hotel “Radisson Blu” a Roma come capo partita agli antipasti. Dal 2019 è Chef di cucina presso il Ristorante D’Amore a Capri. Dal 2018 Paco è ospite alla trasmissione “La prova del cuoco” in onda su Rai Uno dove glie è stato attribuito il titolo di “Cupido dei fornelli”.

Nasce così, grazie al suo estro, la sua solarità e passione per i grandi lievitati, il primo Panettone made in Capri, un soffice inno al sole, l’aroma degli agrumi e la piacevolezza delle albicocche semisecche al posto dei canditi. IL PANETTONE DI CAPRI sarà presentato in esclusiva a Roma il 14 Dicembre con relativa possibilità di acquisto ad un prezzo speciale per gli ospiti della manifestazione.

BOSCOLO CIRCO MASSIMO – 15 DICEMEBRE

Il Natale è alle porte e tra le strade della Capitale, già addobbate a festa, si sente il profumo inebriante dei dolci lievitati tipici delle Feste. Tra torroni, pasticcini e pandori però, il re indiscusso del focolare domestico, in questo periodo dell’anno, è il panettone. 

Ed è proprio per celebrare questo meraviglioso prodotto artigianale che racchiude in sé tutto il calore della famiglia riunita intorno alla tavola per il Natale, domenica 15 dicembre – dalle 11:30 alle 19:30 – al Boscolo Circo Massimo si terrà Panettone Maximo, il 1° Festival del Panettone di Roma, organizzato dal magazine online MangiaBevi e RistorAgency.

“Panettone Maximo nasce dall’esigenza di dare un palcoscenico ai pasticceri della Capitale che producono artigianalmente il panettone. – spiega l’organizzatore Fabio Carnevali – Il panettone infatti, pur essendo nato a Milano nel ‘500, è il dolce tipico delle feste in tutta Italia e in ogni regione si produce con maestria, secondo un disciplinare che non ammette deroghe. Con questo evento vogliamo appunto dare la possibilità di far conoscere al grande pubblico il panettone prodotto dalle migliori pasticcerie romane, assaggiandolo, acquistandolo o regalandolo ai propri cari”.

Tante saranno le attività in programma per questa prima edizione della kermesse che coinvolgerà adulti e bambini alla scoperta delle migliori produzioni artigianali di Roma in materia di grandi lievitati delle Feste.  Banchi di degustazione, incontri a tu per tu con i grandi pasticceri, talk di approfondimento e un contest mozzafiato che vedrà in gara le migliori pasticcerie della Capitale. 

I Partecipanti

Un incantevole Christmas Market di alto rango con i prodotti tipici per le feste, alcune eccellenze enogastronomiche laziali e l’immancabile presenza di Babbo Natale, che sarà a disposizione dei più piccoli per le foto di rito.

Spazio anche alla beneficenza. Panettone Maximo infatti darà l’opportunità di regalare un sorriso ai pazienti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù grazie alla raccolta dei panettoni da consegnare alla casa famiglia Istituto delle Suore Francescane della Croce del Libano.

All’evento saranno presenti le più rinomate pasticcerie della Capitale con gli artisti dei dolci lievitati che presenteranno, agli ospiti e alla giuria di esperti, le loro creazioni per aggiudicarsi il titolo di “Miglior Panettone di Roma”.

Tra i partecipanti ci saranno Achilli Caffè, Antonini, Barberini, Bompiani, Casa Manfredi, D’Antoni, Gruè, Le Levain, Nero Vaniglia, Panzini (Subiaco), Patrizi (Fiumicino), Pompi e Santi Sebastiano e Valentino.

Gli Show Cooking

Non mancheranno ospiti d’eccezione ed entusiasmanti show cooking ad opera di alcuni tra i più noti pastry chef della Capitale che si cimenteranno, davanti agli occhi degli spettatori, con ricette straordinarie di dolci basate sul gusto e l’aroma inconfondibile del panettone artigianale. 

I pastry chef protagonisti degli show cooking saranno Giuseppe Amato (La Pergola), Marion Lichtle (Il Pagliaccio) e Marco Nuzzo (Imàgo).

Il Contest

Come detto, le pasticcerie presenti all’evento parteciperanno alla competizione che decreterà il “Miglior Panettone di Roma”, in due differenti categorie: panettone tradizionale (secondo disciplinare*) e panettone al cioccolato (tema libero).  

Alla giuria, composta dai più autorevoli esperti del settore, verranno sottoposti dei panettoni rigorosamente senza etichetta o segni di riconoscimento, per ciascun concorrente. Al termine degli assaggi, sarà proclamato il vincitore. 

La Location

Boscolo Circo Massimo è un Boutique Hotel con spazio eventi unico in quanto si sviluppa all’interno del Palatino e delle Mura Romane, proprio di fronte al Circo Massimo. Un vero e proprio museo a cielo aperto nel cuore del Centro Archeologico Monumentale, tra le mete preferite dai romani e dai turisti di tutto il mondo. I corridoi e le pareti della struttura, comprese quelle della Sala degli Eventi, sono patrimonio artistico e culturale del Palatino. Nella Corte principale dove si sviluppa lo spazio esterno, si trova l’abside di Santa Anastasia. La facciata, eretta nel tardo ‘600, funziona come maschera della struttura stessa, quasi un fondale scenografico: su di essa, a coronamento del motivo a oculi che caratterizza il cornicione, si trova la “mano di Cicerone” come ancora viene denominato questo calco in gesso. Il prospetto, in un gioco architettonico di pieni e vuoti, si sviluppa tra le finestre di varia geometria e le due porte laterali, tutte incorniciate a stucco con i gigli farnesiani. L’edificio fu infatti eretto come Monastero annesso alla limitrofa Chiesa di S. Anastasia.

Una location suggestiva, colma di storia, che offrirà l’opportunità a tutti i partecipanti di visitare eccezionalmente la mostra sulla storia della cucina e della gastronomia italiana ideata dal noto chef Rossano Boscolo, proprietario dell’edificio.

I Media PartnerPartner dell’evento saranno alcuni importanti media come Roma Today, MangiaeBevi, Radio Radio, Gusto Sano, Bio Magazine, So Wine So Food e Food Confidential.

Ingresso: 10 euro adulti, 5 euro bambini fino a 12 anni

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Quanto sei buona Roma? Quali sono le tue grandi promesse della ristorazione, quali le tue migliori sale e le tue cantine meritevoli di attenzione; e quali sono i tuoi migliori osti, quelli che (ancora) sorridono e tendono le braccia, dandoti la sensazione di essere tornati a casa? Giovedì 5 dicembre arriva in libreria I Cento di Roma, la guida che racconta le migliori insegne capitoline.

Sono CENTO, sono gli indirizzi Top&Pop di una Capitale in continuo movimento, che apre locali, che investe e continua a credere nel sapore; sono ristoranti e trattorie, indirizzi storici e nuove aperture fotografate per il settimo anno dalla bella guida tinta d’azzurro “I Cento Roma 2020”.

Condottiero di questa armata un serissimo “Pagliaccio”, due stelle Michelin, che ha aperto le porte al pubblico nel 2003 in via dei Banchi Vecchi, nel cuore di Roma, e che è stato capace di rinnovarsi, di aggiornarsi mutando stile, anima e cuore in un percorso contemporaneo che abbraccia sala, cucina,  tecniche  francesi  e  orientali,  materia  prima  italiana e influenze  internazionali, sempre con il tocco distintivo ed incisivo di Anthony Genovese.

Non è un’impresa facile stilare una lista dei cento migliori indirizzi di una città come Roma”, ammettono nell’introduzione gli autori della guida Federico De Cesare Viola e Luciana Squadrilli. “Non solo perché è una città enorme, popolosa e divisa in municipi grandi quanto cittadine; o per lo sterminato numero d’insegne che impone assaggi ripetuti e ragionamenti
attenti. Ma anche perché forse mai quanto nel corso degli ultimi dodici mesi sono state davvero tantissime le nuove aperture, gli avvicendamenti, i cambi di rotte e, ahinoi, anche le saracinesche abbassate. Il risultato è una guida piuttosto diversa da quello scorso anno, con cambiamenti importanti anche in cima alla classifica degli indirizzi Top
”.

COME é IMPOSTATA LA GUIDA

I 100 locali recensiti sono divisi in due sezioni: i cinquanta migliori ristoranti per le grandi occasioni – ordinati in classifica – cui seguono le recensioni di cinquanta trattorie e soste popolari adatte a chi mangia fuori tutti i giorni. Tutte le mete raccolte in questa seconda sezione hanno in comune una fascia di prezzo, al di sotto di 40 euro (prezzo medio calcolato su tre portate, bevande escluse), ma comprendono cucine molto diverse: da quella orientale alla pizzeria (di qualità), dall’osteria fino al bistrot. In questa edizione della guida si contano 24 nuovi indirizzi segnalati, 10 TOP e 14 POP.

Sezione POP – Dalla trattoria alle “stuzzicherie etniche”

In questa sezione si trovano gli indirizzi dove poter tornare ogni giorno, volendo, certi di trovare un luogo che conforta la pancia e lo spirito senza troppo impegno e con un conto che difficilmente sfora i 35-40 euro. Un insieme eterogeneo, dove si ritrovano trattorie d’antan e bistrot contemporanei, enoteche super fornite e pizzerie di tendenza, semplici ma goduriose paninoteche e ramen bar.

L’aria che spira dall’Est – profumata di zenzero, lemongrass e salsa ponzu – ha ormai conquistato del tutto la capitale”, scrive Luciana Squadrilli nell’introduzione. “Ma non per questo l’animo Pop di Roma si
limita a parlare giapponese, tutt’altro. È un viaggio attorno al mondo A/R. Da un lato la pizza, che sia quella sottile e scrocchiarella o quella soffice e gonfia, dall’altro l’amore viscerale per i sapori della tradizione che non molla di un centimetro
”.

Tre esempi per rendere l’idea: Eataly che porta dagli Usa a Ostiense il format Terra, con carne e pesce che dal banco arrivano in tavola passando dalla grande griglia a carbone; a poca distanza Marigold conquista tutti sfornando pagnotte e cinnamon bun (e molto altro) in puro stile nordico; mentre Centocelle si conferma quartiere d’avanguardia popolargastronomica con Legs, nuova avventura dedicata a pollo fritto, patatine e panini firmata dal duo di Mazzo.

Si aggiungono le altre new entry: Doozo, Enoteca La Mescita, Epiro, La Punta Expendio de Agave, Matière Bar-à-vin, Osteria del Borgo, Piatto Romano, Santi Sebastiano e Valentino, Shiroya, Trattoria Popolare L’Avvolgibile e Trattoria Verbano; le altre? Sono da scoprire sfogliando!

LE CLASSIFICA DEI 50 migliori ristoranti di ROMA 2020

l. Il Pagliaccio / 2. La Pergola – Rome Cavalieri / 3. Pascucci al Porticciolo / 4. Idylio by Apreda – The Pantheon Iconic Rome Hotel [novità 2020] / 5. Per Me – Giulio Terrinoni / 6. Metamorfosi / 7. Pipero Roma / 8. Tordomatto / 9. Glass Hostaria / 10. Aminta by Marco Bottega / 11. Enoteca LaTorre–Villa
Laetitia / 12. Retrobottega / 13. ilSanLorenzo / 14. Antonello Colonna Resort & Spa / 15. Enoteca Achilli al Parlamento / 16. Marzapane / 17. Il Tino / 18. Osteria dell’Orologio / 19. Zia Restaurant /All’Oro – The H’All Tailor Suite / 21. Il Convivio Troiani / 22. Salumeria Roscioli / 23. Imàgo –
Hotel Hassler / 24. Osteria Fernanda / 25. Adelaide – Hotel Vilòn [novità 2020] / 26. Barrique Poggio Le Volpi by Oliver Glowig [novità 2020] / 27. Giulia Restaurant / 28. Acquolina – The First Roma Arte / 29. Acciuga / 30. Marco Martini Restaurant / 31. Jacopa [novità 2020] / 32. F’orme
Osteria [novità 2020] / 33. Chinappi / 34. The Cesar – La Posta Vecchia Hotel / 35. L’Arcangelo / 36. Al Ceppo / 37. Armando al Pantheon / 38. Da Rosario all’Albos Club / 39. Livello 1 / 40. Sushisen / 41. Cu_cina Food Roots / 42. La Terrazza – Hotel Eden / 43. Da Romolo al Porto / 44. La Baia / Bistrot 64 / 46. Bunker Kitchen Club [novità 2020]/ 47. Moi [novità 2020] / 48. VyTA Enoteca
Regionale del Lazio / 49. Atlas Coelestis [novità 2020] / 50. Trattoria Sora Lella [novità 2020]

I PREMI SPECIALI

Ogni anno la guida I Cento di Roma premia il lavoro dei ristoratori, assegnando riconoscimenti a chi si è maggiormente distinto nel lavoro in cucina e in sala. Per questa edizione annuale, segnaliamo:
• il Premio “Miglior Ristorante di Roma 2020”, assegnato a Anthony Genovese e al suo Il Pagliaccio;
• il Premio Gin Mare “Cocktail & Cucina”, assegnato a Spazio Niko Romito Bar e Cucina
• il Premio Lavazza “Novità 2020”, assegnato a Idylio by Apreda
• il Premio Salvia & Limone “La dolce vita”, assegnato a All’Oro – The H’All Tailor Suite
• il Premio TartufLanghe “Una grande promessa”, assegnato a Francesco Capuzzo Dolcetta di Marzapane
• il Premio Eataly “Miglior Trattoria di Roma 2020”, assegnato a Trattoria Popolare L’Avvolgibile
• Il Premio Varvello “La cantina curiosa”, assegnato a Aminta by Marco Bottega
• il Premio Sparea “In punta di sala”, assegnato a La Pergola – Rome Cavalieri
• il Premio “Osti che sorridono”, assegnato a Trattoria Pennestri

Gli autori
Federico De Cesare Viola e Luciana Squadrilli
Insiema a loro, hanno collaborato all’edizione de I Cento di Roma 2020 anche Erica Battellani, Marco Castaldi, Salvatore Cosenza, Luca Sessa e Fabio Turchetti.

Ognuno dei cento indirizzi in guida è stato visitato, assaggiando la cucina, testando la cantina e magari chiacchierando con osti e chef (oltre che pagando il conto, naturalmente). Tutto, per cercare di rendere le pagine de I Cento di Roma un’affidabile bussola per chi vuole scoprire le mille facce dell’enogastronomia cittadina.

EDT
144 pagine | € 10,90 / In libreria dal 5 dicembre / ISBN 978-88-5925-861-2

Info e approfondimenti su
www.edt.it

Della stessa collana
I Cento di Torino 2020, di Cavallito & Lamacchia e Iaccarino, in libreria dal 21 novembre; I Cento di Milano 2020, di Cappelletti, Corazzari, Pellegri e Porro, in libreria dal 28 novembre

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