Sara De Bellis

Mese: Maggio 2025

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Dieci tappe in tutta Italia per raccontare il cibo come strumento di inclusione: con “Giorgione: insieme è più buono” su Gambero Rosso TV celebra il valore delle persone e delle eccellenze agrifood che investono nel futuro di tutti. Nell’articolo il link alla prima puntata.

C’è un’Italia silenziosa che semina opportunità, raccoglie dignità e cucina con amore. È fatta di mani che impastano, occhi che sorridono e storie che meritano di essere ascoltate. Da venerdì 23 maggio, queste storie prendono voce – e volto – nella nuova serie firmata Gambero Rosso TV:
“Giorgione: insieme è più buono”, in onda ogni venerdì alle 21 su digitale terrestre (canale 257), Sky (415 e 133), e on demand su gamberorosso.tv dal 24 maggio.

Dieci puntate, dieci realtà italiane, un solo cuore grande.

Il protagonista è Giorgio Barchiesi, in arte Giorgione, l’oste più amato d’Italia, volto inconfondibile del Gambero Rosso e anima gentile di un progetto che va oltre il gusto: raccontare l’incontro tra eccellenza agroalimentare e inclusione sociale.

Con il sostegno del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il programma dà voce a chi crede che il cibo possa diventare uno strumento di emancipazione, relazione, formazione. Perché cucinare insieme, lavorare insieme, vivere insieme… è davvero “più buono”.

Orti, cucine, sogni e dignità.

Rubilandia a Teramo, La Semente a Spello, Le Orecchiette che Vorrei a Ostuni… sono solo alcune delle dieci realtà straordinarie coinvolte. Da nord a sud, le storie si intrecciano tra orti sociali, cucine inclusive, laboratori di pasta fresca, allevamenti e sale ristorante. In ogni luogo, persone con disabilità affiancano professionisti del settore agrifood, apprendono, crescono, si raccontano. Si fanno ponte tra due mondi che non sono mai stati così vicini.

“Raccontiamo storie di chi lavora con il cuore. E per un futuro in cui ogni persona sia vista per ciò che è: una risorsa.” Così racconta Giorgione, che con la sua inconfondibile autenticità ci porta a incontrare volti e vite che, in silenzio, cambiano il mondo.

“Ringrazio Gambero Rosso e Giorgio Barchiesi per il bellissimo progetto che stiamo realizzando insieme. Le puntate che abbiamo pensato e condiviso permetteranno di incontrare e conoscere molte realtà che nel nostro Paese sviluppano percorsi di inclusione lavorativa, in particolare nel campo della ristorazione – spiega il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli -. “Sono convinta che da qui e per il futuro la sfida più grande sarà quella di promuovere insieme un nuovo sguardo, per vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti. E vi assicuro che i ristoranti, i negozi e gli Enti che verranno incontrati da Giorgio nel corso delle puntate, trasmetteranno energie, professionalità, qualità e tanta allegria. Dobbiamo offrire occasioni, e tutti dobbiamo anche saperle cogliere”.

Una nuova visione del lavoro e del gusto.

Con “Giorgione: insieme è più buono”, il Gambero Rosso non solo accende i riflettori sulla buona tavola, ma illumina un percorso culturale: quello in cui la gastronomia diventa linguaggio di comunità, strumento di equità, bellezza che accoglie. Perché quando il cibo è condiviso, quando il lavoro è rispettoso, quando il racconto è sincero… davvero, tutto è più buono.

Le associazioni culturali coinvolte: Parvula Domus – Fattoria Culturale e Sociale (Pompei); Rubilandia (Teramo); La Semente (Spello); Le orecchiette che vorrei (Ostuni); Il Bottegaio Nostrano (Milano); La tela di Matilda (Lodi); CavaRei (Forlì); 21 Grammi (Brescia); Luna Blu (La Spezia); La Petite Ferme du Bonheur (Aosta)

Dal 23 maggio ogni venerdì su Gambero Rosso TV. La prima puntata Cliccando QUI!

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“Modius Cinema Paradiso” non è solo una rassegna cinematografica sul Rooftop del Radisson Collection Hotel Roma Antica: è un invito a vivere la città da una prospettiva unica. Ogni mercoledì, dal 21 maggio al 29 giugno 2025, un film cult ambientato a Roma con Roma intorno, animerà il grande schermo in terrazza accompagnato da Pop Corn, Plaid, Drink e Aperitivo d’autore.

C’è una terrazza nascosta nel cuore di Roma con Roma tutta intorno. Qui la sera scende lenta e il cinema incontra l’incanto. È la terrazza del Radisson Collection Hotel Roma Antica, su via delle Botteghe Oscure, alle spalle di Largo Argentina. Da lì, la Città Eterna si mostra in una prospettiva nuova, verticale, quasi confidenziale. Il Pantheon, l’Altare della Patria, la Cupola di San Pietro, sono a portata di sguardo. E proprio lì, in alto, tra luci soffuse, cocktail d’autore e una brezza che già profuma d’estate, torna “Modius Cinema Paradiso”.

Dal 21 maggio al 29 giugno 2025, uno dei rooftop più spettacolare della Capitale si trasforma in un panoramico salotto sotto le stelle. Una rassegna che non è solo cinema, ma un rito contemporaneo: ogni mercoledì, un film cult ambientato a Roma animerà il grende schermo accompagnato da Pop Corn, Plaid, Drink e Aperitivo d’autore firmato dallo chef Simone Frezzotti. Un format elegante, emozionale e leggero, che mette in scena Roma come non l’avete mai vissuta: sospesa tra pellicola e skyline.

Il Programma e la magia delle pellicole romane.

  • Il sipario si apre il 21 maggio con La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, tributo cinematografico alla Roma decadente e sontuosa, perché l’incanto, a volte, può essere amaro quanto nostalgico.
  • Poi sarà la volta di To Rome With Love (28 maggio);
  • Vacanze Romane (4 giugno);
  • Perfetti Sconosciuti (11 giugno);
  • Il Gladiatore (18 giugno);
  • Come un gatto in tangenziale (25 giugno);
  • Il Marchese del Grillo (29 giugno), in un finale che sa di beffa e romanità autentica e in via d’enstizione.

Ad accompagnare ogni proiezione, l’Aperitivo del “Modius on The Roof”: un gioco di sapori e texture, che cambia ogni settimana, abbinato a un signature cocktail pensato per l’occasione. Non è solo un modo di mangiare, è un modo di entrare nel film con tutti i sensi.

📍 Modius on the Roof – Radisson Collection Hotel, Roma Antica
Via delle Botteghe Oscure, 46, 00186 Roma

🎬 Ogni mercoledì dal 21 maggio al 29 giugno 2025
🎟 Costo: 35 € a persona
📲 Prenotazioni su eventbrite.com

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La cucina del Giardino di Pietra, il ristorante fine dining guidato dallo chef Giuseppe Bonaccorso nelle preziose stanze del Castello San Marco (CT), è in ascolto. Parla la lingua della stagionalità, della cura e del territorio. Le materie prime sono di ricerca, mentre quelle vegetali provengono dall’orto biologico del Castello, dal frutteto e dall’uliveto della famiglia Murabito. I piatti sono narrazioni silenziose, capaci di far risuonare la voce della terra senza bisogno di artifici. Tra tutti la rilettura del “Macco di Fave” colpisce per contenuti ed eleganza.

Castello San Marco tra mare, Etna e nobile memoria di Sicilia

Ci sono luoghi che non si raccontano. Si vivono. Castello di San Marco, a Calatabiano, ai piedi dell’Etna catanese, è uno di questi. Un tempo prestigiosa residenza del principe di Palagonia, risalente al tardo Seicento (1689), oggi questa dimora storica si è trasformata in uno charming hotel di pregio ed emozioni miste. La struttura conserva intatto il fascino e lo spirito di un’epoca passata, immersa tra agrumeti dal profumo inconfondibile, generosità mediterranee e antichi muri di pietra lavica. Qui l’essere si perde e si ritrova in un’isola nell’isola, circondato dalle grandezze della terra, che spaziano dalla maestosità dell’Etna all’azzurro intenso del Mar Ionio.

Accolti dalla famiglia Murabito, custodi di questa dimora dal 1971, si entra in una dimensione che coniuga ospitalità autentica, benessere e bellezza naturale, tra la famosa Taormina e le suggestioni della Sicilia più vera.

Un viaggio nel cuore del vino etneo

All’interno del resort vive uno dei palmenti più antichi dell’Etna – struttura in pietra, tipica delle aree vitivinicole del Mediterraneo (e in particolare della Sicilia e dell’Etna), utilizzata tradizionalmente per la pigiatura dell’uva e la produzione del vino – risalente al 1892. È qui, nel cuore di pietra e mosto, che prende forma il wine & cocktail bar del Castello: un tempio laico dedicato ai terroir vulcanici e al dialogo tra cultura del vino, miscelazione d’autore, arte dell’accoglienza e brividi a fio di pelle. Castello San Marco è anche tappa della Strada del Vino dell’Etna, a testimoniare la sua vocazione all’enoturismo di qualità.

29 camere, un giardino, una Spa d’autore e una Piscina tra gli agrumi

Gli antichi casolari annessi al Castello si sono oggi trasformati in 29 camere indipendenti immerse nel verde, dove ogni pietra racconta. A pochi passi, tra gli edifici seicenteschi, trova spazio la Spa ricavata nei granai seicenteschi: una coccola moderna nel cuore storico della residenza, ideale rifugio di benessere. E poi la piscina contornata dagli alberi di agrumi, il bar-bistrot, il lido privato a 60 metri che si raggiunge attraversando una zona intatta di Macchia Mediterranea dalla quale appare la linea decisa dell’orizzonte marino.


Giardino di Pietra: il Fine dining etneo, green ed elegante.

Tra gli agrumi, essenze del Castello e stanze rinate da sapienti restyling, nasce Giardino di Pietra, il ristorante fine dining del Castello che omaggia l’anima più autentica della cucina siciliana con una visione contemporanea. Lo guida dal 2005 lo chef Giuseppe Bonaccorso, interprete sensibile della memoria gastronomica etnea e parte integrante della grande e bella Famiglia Murabito. Le sue creazioni parlano di stagionalità, sostenibilità, sapienza agricola e riletture creative che poggiano sui tanti ingredienti vegetali che arrivano direttamente dall’orto biologico del Castello, dal frutteto e dall’uliveto di proprietà.

La Location e la nuova luce del Castello San Marco

La nuova sala interna di Giardino di Pietra è molto più di uno spazio rinnovato: è un luogo che accoglie con eleganza e calore silenzioso, frutto di un sapiente intervento di restauro firmato dall’architetto Lucia Papa. Qui ogni materiale è scelto per dialogare con il tempo: pietra, legno, mosaico, luce morbida, toni naturali e dettagli contemporanei si intrecciano con l’anima antica del Castello.

A scandire lo spazio, tre le nicchie affrescate dal maestro Salvatore Pluchino: figure sacre, sospese e vibranti, che raccontano con grazia la spiritualità e l’estetica della grande tradizione iconografica italiana divendendo i custodi silenziosi di un’atmosfera rarefatta, intima, che profuma di storia, arte e devozione alla bellezza.

Essenza di Primavera: Il Macco di fave diventa un piatto da Re

Maggio è il mese in cui la Sicilia si trasforma: il profumo degli agrumi in fiore si fonde all’aria tiepida del mare e la luce del sud accende giardini, pietre e tramonti. È un tempo di passaggio, tra la dolce primavera e l’estate che bussa. Ed è proprio in questo tempo sospeso che un luogo come Castello San Marco, a Calatabiano, diventa teatro di una bellezza compiuta, dove natura, storia e cucina si incontrano. Con Essenza di Primavera, lo chef Giuseppe Bonaccorso reinterpreta uno dei piatti più identitari della cucina siciliana: il macco di fave. Ma lo fa con leggerezza, ascolto e poesia.

Nel piatto, una mousse vellutata di fave e finocchietto selvatico racchiude un cuore cremoso di piselli freschi, in un gioco armonico di consistenze e nuance vegetali. A completare il quadro, la cialda croccante di costolina siciliana: rustica, sapida, evocativa. Il gusto della terra e del fuoco, la memoria di una Sicilia contadina, restituita con eleganza contemporanea.

Totalmente green, questo piatto nasce dal desiderio di uno chef che non cucina solo per nutrire, ma per accogliere, rispettare, esprimere. Perché – come dice Bonaccorso – “la mia cucina si fonda sull’ascolto, sulla cura e sul rispetto per chi si siede a tavola”.

Ed è proprio questo il cuore di Essenza di Primavera: un abbraccio verde e profumato che parla di stagionalità, consapevolezza e bellezza etica. Un piatto che non si limita a raccontare la primavera, ma la onora. Con delicatezza. Con carattere. Con amore per la propria terra.

Vini e visioni

La carta dei vini – curata con passione da Mario Cutroneo, FB manager – è un inno alla Sicilia, con oltre 300 etichette che raccontano i mille volti dell’Etna, accanto a referenze internazionali selezionate con rigore. Qui ogni piatto ha un’anima, ogni bicchiere una storia.

Esperienza, emozione, esclusività

Castello di San Marco e Giardino di Pietra sono molto più di un resort e un ristorante: sono un progetto di bellezza consapevole e Sicilia autentica (così come recita il payoff ufficiale) che mette al centro il valore del territorio, il rispetto per la storia e una visione dell’ospitalità fatta di umanità, radici e futuro.

Che siate viaggiatori, enonauti o sognatori: qui, ogni passo diventa scoperta. E ogni scoperta, un ricordo indelebile, così come la loro Colazione nell’antica bottaia; un racconto che proseguirà sulle attese pagine di Colazioni da Collezione. A presto.

Chef Giuseppe Bonaccorso
Giardino di Pietra – Castello San Marco

Via San Marco, 40 – 95011 Calatabiano (CT)
📞 +39 095 641181
www.castellosanmarco.it

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20 anni di EmergenteChef, 15 di EmergentePizza, 10 di EmergenteSala. E la mia profonda riconoscenza.

Ci sono momenti in cui il tempo smette di essere solo una misura, e diventa un segnale. Un punto di svolta. L’edizione appena conclusa di EMERGENTE 2025 è stata proprio questo: un momento simbolico e straordinario, in cui – per la prima volta – le finali di EmergenteChef, EmergentePizza ed EmergenteSala si sono svolte insieme, intrecciando storie, talenti e visioni del futuro dell’ospitalità italiana.

Un’occasione speciale, non solo perché ha celebrato 20 anni di chef, 15 di pizzaioli e 10 di professionisti di sala, ma perché ha racchiuso, nella splendida cornice della Villa Reale di Monza, tutto ciò che questo progetto rappresenta: la crescita, la bellezza, il talento, e soprattutto i legami.

Questa edizione così significativa ha visto sfilare e sfidarsi i migliori giovani professionisti dell’ospitalità italiana. Giovani che portano con sé la voglia di fare bene, il desiderio di imparare, e quella fame buona che sa di passione. E oggi, sento il bisogni di dire grazie a chi ha cambiato il mio modo di guardare e vivere questo mondo.

Luigi Cremona è stato il mio primo e vero maestro.
Con lui ho imparato a riconoscere il valore dell’osservazione lenta, dello sguardo curioso e rispettoso verso il lavoro degli altri. Luigi non è solo un esperto, un pioniere, un talent scout o un organizzatore eccellente: è un mentore, un punto fermo, un esempio di coerenza e intelligenza. Devo a lui moltissimo del mio percorso: mi ha trasmesso il rigore gentile con cui affrontare questo mestiere e il rispetto profondo per chi lo fa davvero.

Lorenza Vitali è stata, ed è, una fonte inesauribile di gusto, visione e stile. Con il suo intuito, Lorenza ha saputo insegnarmi quanto conti saper “vedere prima”. La sua capacità di creare contesti, atmosfere, connessioni è qualcosa che ammiro profondamente. Da lei ho imparato l’importanza dei dettagli, la cura fotografica, il gusto dell’impaginazione. Senza Lorenza, molte cose non avrebbero avuto lo stesso colore.

La festa di “multianniversario”, come abbiamo detto, ha avuto luogo nei Saloni della Villa Reale di Monza in coincidenza con la Premiazione di EmergenteChef, EmergentePizza e EmergenteSala 2025.
Le varie gare si sono svolte all’interno di tre importanti e differenti location; La Villa Reale di Monza, con il
suo Teatrino di Corte in occasione della “Prova Teorica”, “l’Istituto professionale alberghiero “IPSSEC” Adriano Olivetti” di Monza, che mette a disposizione i propri laboratori per le gare di EmergenteChef e EmergentePizza e l’Hotel De La Ville per la “Cena di Gara” di EmergenteSala.

Questa Speciale edizione è stata davvero qualcosa in più: una celebrazione delle storie, degli anni, delle persone. Una festa che ha riunito istituzioni, studenti, professionisti e amici; un’occasione che ha riunito le nuove e le esperte generazioni in un’unico afflato, quello verso il futuro.

🏆 I Vincitori 2025

EmergenteChef:
🥇 Matteo Faenza – Mogano, Formello (Lazio)
🎖️ Menzione speciale: Pietro Giudici – Arnolfo**
🏅 Miglior Pane: Sabino Calabretto
🍷 Miglior Abbinamento Vini: Alessio Currò

EmergentePizza:
🥇 Antonio Coppola – Fratelli Coppola, Milano
🎖️ Menzione speciale: Antonello Scatorchia
🍟 Miglior Fritto: Antonio Mariniello
🌿 Premio Sostenibilità: Gianfranco Zanfradino
🍷 Miglior Abbinamento Vini: Antonello Scatorchia

EmergenteSala:
🥇 Elisa Agarinis – Agli Amici**, Godia
🎖️ Menzione speciale: Francesco Mario Passaretti
🍞 Miglior Pane: ex aequo Francesco Passaretti e Gabriele Bove


Un ringraziamento speciale va a tutti gli istituti, collaboratori e partner coinvolti. Emergente si conferma ancora una volta una fucina di talenti e un punto di riferimento per il futuro dell’ospitalità italiana.

Grazie Luigi, grazie Lorenza. Grazie a chi crede che il futuro della ristorazione si costruisca con la fiducia, con la cultura, e con l’entusiasmo. Ci vediamo alla prossima tappa.

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